La questione della riqualificazione delle periferie a Napoli, sia quelle più lontane dal centro città che quelle all’interno del contesto urbano, è al centro dell’agenda politica dell’amministrazione comunale. Durante il recente Meeting di Rimini, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha esposto le sue idee in merito, sottolineando l’importanza del Terzo settore e l’integrazione di iniziative pubbliche e private.
L’importanza della riqualificazione urbana
Una priorità per l’amministrazione cittadina
Il sindaco Manfredi ha chiarito che la riqualificazione degli spazi urbani non è solo una necessità estetica, ma rappresenta una questione fondamentale per la dignità e il benessere dei cittadini. “Riqualificare i luoghi è una funzione essenziale delle amministrazioni pubbliche perché riportare decoro urbano, servizi, e il diritto alla casa è fondamentale,” ha affermato. Queste parole riflettono un impegno concreto a migliorare le condizioni di vita nelle aree più svantaggiate della città.
L’amministrazione ha già delineato alcuni piani d’azione, puntando a incrementare l’offerta di servizi pubblici e sostenere il recupero degli spazi abbandonati. La scelta di intervenire nelle periferie è vista come un passo cruciale per garantire un benessere sociale più equo e diffuso.
Riflessioni storiche e necessità contemporanee
Manfredi ha tracciato un parallelo tra le attuali necessità di Napoli e i piani di ricostruzione dell’Italia del Dopoguerra. Ha evidenziato l’importanza di due piani fondamentali di quel periodo: uno dedicato alla costruzione di abitazioni e l’altro alla realizzazione di scuole. Queste azioni, ha sottolineato, hanno rappresentato momenti cruciali per la costruzione della democrazia italiana. Oggi, il focus è nuovamente sul diritto alla casa, un aspetto che richiede un grande piano di intervento.
Sinergia tra pubblico e privato
Mobilitare risorse per il recupero sociale
Il sindaco ha rimarcato che un’iniziativa efficace deve mobilitare risorse sia pubbliche che private. “Il pubblico da solo non può farcela,” ha dichiarato Manfredi, evidenziando l’importanza di un’alleanza strategica. Tale collaborazione potrebbe risultare nell’attuazione di programmi di recupero sociale delle comunità, unendo i contributi di enti pubblici e privati.
Un aspetto cruciale di questo approccio è l’esigenza di sviluppare una regia consapevole che coordini i vari interventi, evitando di limitarsi ad azioni di mera carità. Manfredi ha condiviso la sua opinione sull’inadeguatezza di un approccio che consideri solo donazioni o aiuti sporadici, ponendo invece l’accento sull’importanza di progetti ben pianificati che possano trasformare le comunità.
Modelli di integrazione e aggregazione
Un esempio concreto di tale sinergia è rappresentato dalla creazione di poli sanitari e spazi di aggregazione nella città. “A Napoli, abbiamo molte fondazioni che stanno investendo nella città,” ha spiegato il sindaco, facendo riferimento all’impegno collettivo per costruire luoghi di incontro e assistenza. Queste iniziative mirano a soddisfare i bisogni tipici delle popolazioni marginalizzate.
Uno dei progetti chiave menzionati è il polo sanitario nel quartiere di Ponticelli. Qui, grazie alla cooperazione tra il Comune e organizzazioni come Emergency, è stato creato un centro di assistenza che risponde alle richieste di una comunità spesso disinformata rispetto ai servizi disponibili. Questo modello rappresenta un approccio innovativo verso la salute e il benessere, portando i servizi direttamente a chi ne ha bisogno.
Prossimità e inclusione sociale
L’importanza della prossimità
In un contesto complesso come quello di Napoli, il tema della prossimità è centrale. Manfredi ha sottolineato non solo la necessità di fornire servizi, ma anche di garantire che siano accessibili a tutti. I cittadini, specialmente quelli delle aree più isolate, possono facilmente trovarsi in una situazione di marginalizzazione, ignorando l’esistenza dei diritti e delle risorse di cui potrebbero usufruire.
La presenza attiva di chiese, associazioni e comunità laiche si rivela essenziale per colmare questo gap. Questi gruppi sono in grado di informare i cittadini sui servizi disponibili, rendendoli partecipi del sistema di welfare.
Un futuro inclusivo per Napoli
Il sindaco Manfredi ha concluso il suo intervento esprimendo la necessità di costruire una Napoli più inclusiva, in cui ogni cittadino possa riconoscere e rivendicare i propri diritti. Sono le iniziative locali a fare la differenza, creando reti di supporto che possano rinvigorire le comunità e garantire una vita dignitosa a tutti. La strada da percorrere è lunga, ma con una visione collettiva, Napoli potrà sperare in un futuro luminoso e partecipato.