La situazione riguardante il plesso scolastico “Virgilio” di Pozzuoli ha visto un significativo aggiornamento con la revoca parziale dell’ordinanza di chiusura, precedentemente emessa a causa di registrazioni elevate di anidride carbonica. Il provvedimento, approvato dal sindaco Luigi Manzoni, indica un passo avanti per la ripresa delle attività scolastiche, mantenendo comunque un forte focus sulla sicurezza degli studenti e del personale. La decisione è il risultato di un protocollo complesso, frutto del lavoro congiunto tra il Comune di Pozzuoli e la Città metropolitana.
Le cause della chiusura
Il provvedimento di chiusura era scattato dopo che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva segnalato livelli di CO2 superiori alla soglia del 0,5% nella palestra dell’istituto. Queste misurazioni sono state influenzate dalla vulcanicità del sottosuolo della zona, nota per la sua attività sismica e geotermica. Durante le riunioni del Centro Coordinamento Soccorsi, tenutesi presso la Prefettura di Napoli, sono state discusse le problematiche legate alla qualità dell’aria e alla sicurezza degli edifici.
Le analisi effettuate hanno evidenziato l’urgenza di un monitoraggio costante della situazione, con l’impegno dell’INGV di continuare le rilevazioni giornaliere fino a quando non sarà fornita attrezzatura adeguata al personale scolastico per il controllo della qualità dell’aria. In questo modo, le autorità mirano a garantire un ambiente più sicuro per la comunità scolastica.
Misure di sicurezza implementate
La parziale riapertura del plesso scolastico implica una serie di misure di sicurezza ben definite. L’accesso rimarrà interdetto a specifiche aree, tra cui la palestra e i locali seminterrati, come tutte le zone esterne limitrofe e la porzione del piano primo accanto all’ingresso. La limitazione degli accessi è fondamentale per prevenire eventuali rischi per la salute degli studenti e del personale.
In conformità alle indicazioni delle autorità competenti, le misurazioni quotidiane dei livelli di anidride carbonica saranno condotte inizialmente dal personale dell’INGV. Successivamente, una volta installata l’attrezzatura necessaria, queste operazioni passeranno al Responsabile della sicurezza e al personale formato. Qualora le misurazioni rilevino concentrazioni di CO2 superiori ai limiti stabiliti, l’accesso all’istituto sarà negato e le autorità informeranno tempestivamente le istituzioni competenti.
Responsabilità degli addetti e comunicazioni
Particolare attenzione sarà data alla formazione del personale dedicato al monitoraggio della qualità dell’aria. L’Ispettorato del Lavoro e l’ASL sono stati incaricati di sviluppare corsi di formazione specifici per dotare il personale di tutte le competenze necessarie. Questo approccio non solo rappresenta una risposta immediata alla situazione attuale, ma pone anche le basi per una gestione della sicurezza a lungo termine all’interno dell’istituto.
Inoltre, lungo i perimetri delle aree interdette e corredati da avvisi, sarà presente una segnaletica specifica per indicare i divieti di accesso e i pericoli connessi. Durante le attività didattiche, le aree esterne dovranno essere costantemente sorvegliate al fine di garantire un’adeguata gestione della sicurezza scolastica.
Questi interventi rappresentano una risposta alle preoccupazioni derivate dalla situazione ambientale, evidenziando l’importanza della prevenzione e del monitoraggio costante all’interno delle strutture educative.