La gestione associata dell’ufficio unico del personale tra i comuni di Castel Frentano, Frisa, Mozzagrogna, Paglieta e Treglio è stata ufficializzata per proseguire fino al 2030. L’accordo, decisivo per ottimizzare le risorse e le procedure amministrative, interessa una struttura che coordina la gestione del personale in diverse aree chiave. L’intesa è arrivata al termine della conferenza dei sindaci, che ha visto la presenza delle principali autorità di questi comuni abruzzesi.
Il rinnovo della collaborazione tra i comuni di Castel Frentano, Frisa, Mozzagrogna, Paglieta e Treglio
I rappresentanti dei cinque comuni hanno confermato con una decisione unanime il proseguimento della collaborazione per la gestione unificata del personale. L’incontro si è svolto a Paglieta, dove i sindaci e vicesindaci coinvolti hanno discusso l’estensione dell’accordo fino alla fine del 2030. Questa gestione condivisa, nata per razionalizzare le attività burocratiche e amministrative, aveva già garantito risparmi e una miglior organizzazione negli anni precedenti.
Il sindaco di Castel Frentano, Mario Verratti, e il sindaco di Frisa, Nicola Labbrozzi, hanno ribadito l’importanza della continuità dell’ufficio unico. Si sono uniti al sindaco di Mozzagrogna, Domenico Cianfrone, e al sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, nel sottolineare come questa unione rafforzi la capacità dei comuni di gestire in modo coordinato le questioni del personale. Paglieta manterrà il ruolo di ente capofila, un compito già assunto dal 2021, mentre precedentemente la guida era affidata a Castel Frentano.
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Funzionamento e novità previste per l’ufficio unico del personale dal 2026
L’ufficio unico del personale opera dal 2015, portando avanti la gestione giuridica, economica e previdenziale del personale di tutti e cinque i comuni, che insieme contano oltre 60 dipendenti. Da anni si occupa anche della pianificazione del fabbisogno di personale e del controllo delle performance lavorative. Le attività di coordinamento, affidate prima a più uffici separati, ora sono centralizzate.
Dal 2026 entrerà in vigore una novità importante: l’ufficio unico curerà anche le procedure di reclutamento e selezione del personale per tutti i comuni coinvolti. Questa nuova competenza risponde alla necessità di uniformare e semplificare le modalità di assunzione, evitando duplicazioni e riducendo i tempi di attesa. Sarà un passo avanti verso una maggiore trasparenza e uniformità nelle selezioni, oltre a creare risparmi economici.
Il sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, che guida anche la convenzione, ha sottolineato il valore di questo intervento per dotare tutti gli enti locali partecipanti di strumenti più solidi e uniformi nella gestione del personale. Ha definito la gestione associata uno strumento di tutela efficace dei territori interessati, che mantiene invariate le modalità operative, ma con un potenziamento dei servizi.
L’organizzazione dell’ufficio e vantaggi della gestione centralizzata
L’ufficio unico sarà diretto dal dottor Lorenzo Scaglione, funzionario amministrativo di Paglieta, al quale spetta il coordinamento dei servizi e la supervisione delle attività. Ogni comune avrà inoltre un referente specifico, incaricato di mantenere il collegamento diretto tra l’ufficio centrale e l’amministrazione locale. Questo modello di lavoro collaborativo punta a rendere più snelli i processi affrontati quotidianamente dai cinque enti.
La gestione comune elimina sovrapposizioni e frammentazioni. Prima di questa convenzione, ogni comune si occupava in autonomia delle pratiche relative al personale. Oggi, invece, il lavoro è concentrato e condiviso, con vantaggi sia organizzativi sia economici. L’ottimizzazione dei tempi e delle risorse si traduce in un risparmio sul costo del personale amministrativo e in una maggiore efficacia del servizio offerto ai dipendenti e ai cittadini.
Esperienza e vantaggi consolidati negli anni
L’esperienza maturata in questi anni ha dimostrato come la centralizzazione di funzioni amministrative possa portare a una razionalizzazione di risorse spesso limitate nei piccoli comuni. Anche la capacità decisionale e la competenza tecnica si sono consolidate, grazie alla continuità e alla condivisione degli strumenti di lavoro. Questo modello ora confermato per altri sette anni punta a garantire una gestione più omogenea e trasparente per tutti i territori coinvolti.