Rimozione forzata di imbarcazioni dal demanio marittimo a Praia a Mare: operazione coordinata

Rimozione forzata di imbarcazioni dal demanio marittimo a Praia a Mare: operazione coordinata

A Praia a Mare, rimosse illegalmente dieci imbarcazioni dal demanio marittimo. L’operazione, coordinata da Guardia Costiera e carabinieri forestali, mira a garantire il rispetto delle normative e la tutela dell’ambiente.
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Rimozione forzata di imbarcazioni dal demanio marittimo a Praia a Mare: operazione coordinata - Gaeta.it

Nella mattina odierna, un’operazione di rimozione di natanti è stata condotta a Praia a Mare, località della costa tirrenica cosentina. Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea ha collaborato con i carabinieri forestali e l’ufficio tecnico comunale per liberare la spiaggia da una decina di imbarcazioni, che occupavano illegalmente spazi appartenenti al demanio marittimo. Questa azione segue le disposizioni impartite un mese fa, quando un avviso era stato comunicato ai proprietari riguardo all’urgenza di rimuovere i natanti.

Operazioni di rimozione delle imbarcazioni

Il personale competente ha avviato la rimozione delle imbarcazioni in seguito al termine fissato nell’avviso ufficiale. Quest’ultimo aveva richiesto ai proprietari di provvedere autonomamente a liberare le aree occupate entro una scadenza prescelta. La scadenza si è conclusa oggi, giustificando così l’azione intrapresa. Circa dieci imbarcazioni, di piccole dimensioni e senza identificativo, sono state spostate attraverso l’ausilio di mezzi meccanici.

Queste azioni fanno parte di un controllo più ampio, in cui la Guardia Costiera ha accertato circa 40 occupazioni abusive nelle scorse settimane. L’ordinanza emessa dal Comune ha dato il via a controlli mirati su tutto il litorale, per garantire la regolarità dell’occupazione del suolo marittimo e prevenire ulteriori abusivismi. Il personale di vigilanza ha dimostrato un impegno significativo per ripristinare la legalità nelle aree marittime, molto frequentate da turisti e residenti.

Custodia e restituzione delle imbarcazioni rimosse

Le imbarcazioni rimosse non sono state abbandonate al loro destino, ma sono ora sotto la custodia dell’ente competente. Gli attuali proprietari possono richiederne la restituzione, previa pagamento di una sanzione amministrativa che varrà anche come deterrente contro futuri illeciti. Questa assunzione di responsabilità consente non solo di tutelare l’area marittima, ma anche di recuperare i costi sostenuti per la rimozione e la custodia dei natanti.

La misura si rivela necessaria per mantenere l’equilibrio tra l’uso del demanio marittimo e la protezione delle risorse naturali della zona. Le operazioni di oggi dovrebbero rappresentare un monito a chi intende violare le regole di occupazione delle aree pubbliche, sottolineando l’importanza della regolamentazione in ambiti così delicati come quello marittimo.

La situazione a Praia a Mare serve da esempio reale delle misure adottate per salvaguardare il patrimonio naturale e la bellezza della costa, richiamando l’attenzione su come l’amministrazione pubblica possa intervenire concretamente per garantire il rispetto delle normative vigenti.

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