Rilevato megamaser a 5 miliardi di anni luce grazie al telescopio meerkat in sudafrica

Rilevato megamaser a 5 miliardi di anni luce grazie al telescopio meerkat in sudafrica

Un team di astronomi ha rilevato un megamaser a 5 miliardi di anni luce con il telescopio Meerkat in Sudafrica, aprendo nuove prospettive per lo studio delle collisioni galattiche e dell’universo remoto.
Rilevato Megamaser A 5 Miliard Rilevato Megamaser A 5 Miliard
Astronomi hanno rilevato un potente segnale laser a onde radio, chiamato megamaser, a 5 miliardi di anni luce dalla Terra grazie al radiotelescopio Meerkat in Sudafrica, aprendo nuove prospettive nello studio delle collisioni galattiche e dell’evoluzione cosmica. - Gaeta.it

Un nuovo segnale laser a onde radio, denominato megamaser, è stato individuato da un gruppo di astronomi a circa 5 miliardi di anni luce dalla Terra. Questo tipo di fenomeno si manifesta in seguito allo scontro tra due galassie e rappresenta una fonte molto intensa di emissioni radio. La sua luce ha viaggiato per distanze incredibili prima di raggiungere il telescopio meerkat, situato nella regione del Karoo, in Sudafrica. Qui spieghiamo come si forma questo evento e il ruolo degli strumenti che hanno consentito la sua osservazione.

I megamaser e l’incontro tra galassie: cosa succede davvero

Quando due galassie si avvicinano e si scontrano, il gas denso presente nei loro nuclei viene compresso e innesca reazioni che producono radiazioni intense. Questo processo genera emissioni conosciute come megamaser, laser naturali a onde radio estremamente potenti. Questi segnali si distinguono per la loro grande luminosità dovuta all’amplificazione stimolata del segnale radio. È proprio durante una sessione di osservazione recente che il telescopio meerkat ha catturato la luce di un megamaser, segnando la prima volta che questo fenomeno viene rilevato in modo così chiaro a distanze così grandi.

L’area dove si trova il meerkat nel Karoo è stata scelta per minimizzare le interferenze radio provocate dall’uomo, facilitando lo studio di eventi astronomici remoti. Il telescopio è composto da 64 antenne che lavorano in sinergia per fornire immagini radio dettagliate del cielo. Queste caratteristiche lo rendono particolarmente adatto a individuare fonti radio deboli e distanti come i megamaser.

Il segnale di questa fonte ha percorso circa 58mila miliardi di miliardi di chilometri prima di raggiungere il nostro pianeta. Questo dato rivela non solo la distanza dell’evento, ma anche la sua antichità, visto che la luce osservata è partita milioni di anni fa, ben prima della formazione del nostro sistema solare.

Meerkat e l’avventura verso il square kilometer array

Il telescopio meerkat rappresenta un passo fondamentale nel cammino verso la realizzazione del Square Kilometer Array , un progetto che coinvolge Sudafrica e Australia per costruire il più grande radiotelescopio del mondo. Lo SKA avrà migliaia di parabole e fino a un milione di antenne a bassa frequenza, distribuite su un’area totale superiore a un chilometro quadrato.

Questa struttura distribuita sarà in grado di osservare il cielo in modo più rapido ed esteso rispetto agli attuali strumenti, aumentando significativamente la capacità di rilevare fenomeni radioastronomici anche molto deboli o rari. La raccolta dati combinata da varie antenne permetterà agli studiosi di analizzare meglio eventi come megamaser e offrire nuove informazioni sull’evoluzione delle galassie e della materia nell’universo.

Il meerkat, attivo dal luglio 2018, ha già contribuito a scoperte importanti nel campo della radioastronomia, ma l’arrivo dello SKA rappresenterà un cambiamento radicale. Le antenne saranno sincronizzate per funzionare come un unico telescopio, quindi, sfruttando tecnologie avanzate, garantiranno immagini estremamente nitide del cosmo e la possibilità di indagare aree della volta celeste finora inesplorate.

L’importanza delle nuove scoperte e del telescopio meerkat

La rilevazione del megamaser conferma che il meerkat è uno strumento capace di osservare eventi distanti e complessi. Questi segnali radio forniscono dati preziosi su come si aggregano e interagiscono le galassie, fenomeni che incidono profondamente sulla formazione delle strutture cosmiche. La collisione di galassie e la creazione di fasci luminosi a onde radio aiutano a ricostruire la storia dell’universo e comprendere l’origine di alcuni tipi di emissioni.

Avere telescopi così potenti a disposizione significa poter studiare galassie lontane mantenendo un dettaglio elevato. In più, grazie alla posizione remota del meerkat, si riducono problemi dovuti all’inquinamento radio, che invece condiziona molti altri osservatori nel mondo.

Questo evento è un segno concreto del progresso nella radioastronomia e una base per i numerosi studi che future generazioni di telescopi, come lo SKA, potranno portare avanti. Le osservazioni di megamaser offrono la possibilità di analizzare la dinamica dell’universo a scale e distanze prima impossibili, avvicinando la comunità scientifica alla comprensione di come la materia si comporta in condizioni estreme.

La scoperta segna un avanzamento significativo e dimostra l’efficacia di telescopi come meerkat nelle sfide più impegnative dell’astronomia moderna. Osservare la luce partita da eventi così lontani apre nuove finestre sulla storia cosmica e la struttura dell’universo.

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