Riflessioni sull'apertura e l'innovazione: l'inaugurazione dell'anno accademico all'Universitas Mercatorum

Riflessioni sull’apertura e l’innovazione: l’inaugurazione dell’anno accademico all’Universitas Mercatorum

L’Universitas Mercatorum inaugura l’anno accademico con una visione educativa inclusiva, enfatizzando apertura e innovazione, e sottolineando il ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro della didattica.
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Riflessioni sull'apertura e l'innovazione: l'inaugurazione dell'anno accademico all'Universitas Mercatorum - Gaeta.it

L’inaugurazione dell’anno accademico all’Universitas Mercatorum ha messo in risalto la visione dell’ateneo telematico per un futuro educativo inclusivo. Giovanni Cannata, rettore dell’università, ha esposto una filosofia basata su apertura e flessibilità, proponendo un ambiente accademico che sappia rispondere alle esigenze di un pubblico giovane e variegato. Con circa 62 mila studenti attivi e un passato che vanta 110 mila iscritti, questa istituzione rappresenta una risorsa importante per la formazione moderna nel nostro Paese.

I numeri dell’Universitas Mercatorum

L’Universitas Mercatorum si distingue per l’approccio inclusivo nei confronti dei suoi studenti. Come sottolineato dal rettore, il profilo degli iscritti è estremamente diversificato. Oltre un terzo degli studenti ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, mantenendo una forte componente di gioventù nell’ambito accademico. Un altro terzo è rappresentato da giovani adulti fino a 34 anni. Questi numeri denotano una comunità vivace e pronta a recepire le sfide del futuro.

Con 260 docenti a contratto, 142 unità di personale tecnico e amministrativo e 160 docenti di ruolo, l’università ha costruito un corpo docente che supporta questa vasta popolazione studentesca. Cannata ha messo in evidenza quanto sia fondamentale il contributo del personale docente e amministrativo, elementi chiave che garantiscono un servizio di alta qualità agli studenti. L’ateneo è dunque orientato a mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, mirando a una didattica moderna che si adatti alle nuove esigenze.

Partecipazione istituzionale e innovazione

La cerimonia si è svolta nella suggestiva Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna e ha visto la partecipazione di diversi nomi di spicco. Luciano Violante, presidente di Multiversity, ha dato il via ai festeggiamenti, seguito da Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity e presidente dell’Universitas Mercatorum, nonché Andrea Prete, presidente di Unioncamere. Un momento di particolare rilievo è stato segnato dalla Lectio Magistralis tenuta dal Premio Nobel Ouided Bouchamaoui, intitolata “Formazione, economia e istituzioni per la stabilità e la pace nel bacino del Mediterraneo”.

La presenza di figure illustrate denota un forte impegno da parte dell’ateneo nel tessere relazioni con il mondo accademico e istituzionale. La ministra Bernini ha partecipato a un dialogo costruttivo sulla didattica a distanza, segnando un passo importante verso il riconoscimento ufficiale delle università telematiche, in un contesto legislativo in continua evoluzione.

L’intelligenza artificiale come fondamentale nella didattica

Fabio Vaccarono ha enfatizzato il ruolo dell’innovazione nel processo educativo, citando l’intelligenza artificiale come una delle forze trainanti delle trasformazioni contemporanee. Ha spiegato come le tecnologie digitali aprano nuove opportunità di apprendimento, responsabilizzando le istituzioni a garantire che tutti gli studenti abbiano accesso a risorse di qualità, indipendentemente dalla loro situazione sociale ed economica.

L’Universitas Mercatorum si è proposta come un “ponte” tra il mondo dell’istruzione e quello delle imprese, distinguendosi per un modello educativo che si propone di formare professionisti pronti ad affrontare le sfide globali. Questa affermazione rivela l’intento dell’ateneo di rispondere alle necessità emergenti con un approccio proattivo, spronando gli studenti a diventare protagonisti del loro futuro.

Verso un futuro di collaborazione e apertura

La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con il messaggio forte e chiaro di Ouided Bouchamaoui, che ha sottolineato l’importanza dell’istruzione e del dialogo come strumenti fondamentali per costruire un Mediterraneo migliore. Il suo appello alle università di adattarsi alle sfide del nostro tempo è un richiamo alla responsabilità, ma anche una sollecitazione a considerare le università digitali come piattaforme che uniscono diverse realtà, per un’istruzione accessibile e di alta qualità.

Il futuro dell’istruzione, secondo Bouchamaoui, risiede nella capacità delle istituzioni di abbracciare e sfruttare le nuove tecnologie, superando confini geografici e proponendo soluzioni che possano dare risposte concrete ai bisogni di una società in cambiamento. Questa visione condivisa tra i presenti dimostra un percorso ambizioso verso un’istruzione moderna e inclusiva, con l’intento di plasmare, per le future generazioni, un contesto accademico aperto e ricco di opportunità.

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