Riflessioni sul 25esimo anniversario del crollo di Viale Giotto a Foggia

Riflessioni sul 25esimo anniversario del crollo di Viale Giotto a Foggia

Il 25esimo anniversario del crollo di Viale Giotto a Foggia ricorda le 67 vittime, sottolineando l’importanza della memoria collettiva e della responsabilità nella sicurezza edilizia per prevenire future tragedie.
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Riflessioni sul 25esimo anniversario del crollo di Viale Giotto a Foggia - Gaeta.it

Il 25esimo anniversario del drammatico crollo della palazzina in Viale Giotto a Foggia rappresenta un momento di profondo dolore e riflessione per la città e per le famiglie delle 67 vittime. L’evento, avvenuto l’11 novembre 1999, ha segnato la comunità, richiamando l’attenzione sulla necessità di ricordare e di mantenere viva la memoria di quei tragici eventi. Gli interventi del procuratore Ludovico Vaccaro e delle autorità locali hanno messo in luce l’importanza della commemorazione e del dovere di trasmettere la memoria alle future generazioni.

Il crollo: dinamiche e responsabilità

Il crollo della palazzina di Viale Giotto, situata al civico 120, è stato causato da gravi errori nella progettazione e nell’utilizzo di materiali scadenti. L’edificio a sei piani, in quel tragico giorno, si è abbattuto, causando una strage che avrebbe potuto essere evitata. Le indagini hanno accertato responsabilità che hanno portato a una difficile conclusione, in quanto i professionisti coinvolti, il progettista e il collaudatore, hanno perso la vita negli anni successivi, mentre il costruttore è deceduto nel crollo stesso. Questa situazione ha reso ancor più complessa la questione della giustizia e del risarcimento per le famiglie delle vittime, lasciando un vuoto che persiste ancora oggi.

Il ruolo della memoria collettiva

Durante la cerimonia di commemorazione, il procuratore Vaccaro ha evidenziato come l’atto di ricordare non sia soltanto un atto di ricordo, ma rappresenti un modo per garantire che simili tragedie non accadano più. Il desiderio di preservare la memoria è una forma di rispetto verso coloro che hanno perso la vita e verso le famiglie che vivono quotidianamente con il dolore di questa perdita. Vaccaro ha sottolineato la necessità di documentare la storia attraverso diverse forme di narrazione, dai documentari ai testi scritti, affinché le nuove generazioni possano apprendere e comprendere la gravità di quanto accaduto.

Emozioni e testimonianze delle famiglie

La commemorazione ha dato voce anche ai familiari delle vittime, che hanno condiviso le loro esperienze e il dolore che provano ogni anno. Una delle parenti ha espresso il suo continuo tormento, ribadendo che la memoria di quel giorno è indelebile e che ogni anno, all’orario del crollo, rivive il dramma della sua perdita. La sua testimonianza mette in luce l’importanza del ricordo, non solo come un atto di commemorazione, ma come un bisogno emotivo e umano, che spinge a mantenere vivi i legami e le storie di chi non c’è più.

La cerimonia ha rappresentato non solo un momento di ricordo, ma un richiamo collettivo alla responsabilità in materia di sicurezza e qualità nella costruzione degli edifici, affinché tragedie simili non si ripetano nel futuro. Foggia, attraverso il ricordo e la commemorazione, continua a coltivare una memoria che, nel dolore, si trasforma in un impegno per il futuro.

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