Rheinmetall si prepara a rinnovare le forze armate italiane con Panther e Lynx

Rheinmetall si prepara a rinnovare le forze armate italiane con Panther e Lynx

Rheinmetall punta a modernizzare la difesa italiana con i veicoli Panther e Lynx, collaborando con Leonardo per garantire lavoro locale e partecipare allo sviluppo di un carro armato europeo.
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Rheinmetall si prepara a rinnovare le forze armate italiane con Panther e Lynx - (Credit: www.ilsole24ore.com)

La recente dichiarazione del generale Luciano Portolano ha messo in luce le ambizioni di Rheinmetall nel settore della difesa italiana. Con la necessità di sostituire i vetusti mezzi dell’Esercito, come i carri armati Ariete e i blindati leggeri Dardo, l’industria tedesca si propone come fornitore chiave. Con questa mossa, la Germania punta a rivitalizzare le linee di difesa italiane, specialmente considerando l’assenza di nuove produzioni da parte di Leonardo, storica fornitrice dei sistemi in uso.

Panther e Lynx: i veicoli scelti per il rinnovamento

Rheinmetall ha individuato nel carro armato pesante Panther Kf51 e nel veicolo cingolato leggero Lynx due soluzioni strategiche per equipaggiare le forze armate italiane. Il Panther Kf51, attualmente in fase di sviluppo da circa due anni, rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai modelli precedenti, sebbene la produzione industriale non sia ancora iniziata. Questo carro pesante si preannuncia come uno degli asset più preziosi per l’Esercito italiano, con tempi di consegna stimati intorno al 2027.

Il Lynx, d’altro canto, è già pensato come un veicolo versatile per il trasporto della fanteria e ha come cliente di lancio l’Ungheria. L’italianizzazione dei due veicoli è parte di un accordo strategico con Leonardo, finalizzato a garantire una quota significativa di lavoro per le aziende italiane. Il generale Portolano ha affermato che “le prime unità del Lynx dovrebbero arrivare in Italia dalla Germania entro la fine dell’anno, permettendo una rapida integrazione nei reparti operativi.”

Il ruolo di Leonardo nella filiera produttiva

Nonostante la sua assenza in termini di nuovi veicoli, Leonardo, attraverso Oto Melara, continua a rivestire un ruolo cruciale nel programma di modernizzazione. L’azienda costruirà torrette e si occuperà della fornitura di elettronica e trasmissioni per il Panther. Tuttavia, la struttura fisica e il motore del veicolo rimarranno di produzione tedesca. Il modello di collaborazione prevede una divisione paritaria del valore complessivo delle commesse tra le due aziende, con il 60% delle operazioni di assemblaggio finale e supporto logistico che verrà realizzato in Italia.

Inoltre, una quota di lavoro sarà destinata a Rheinmetall Italia, una controllata del gruppo tedesco, consolidando ulteriormente la sinergia tra le industrie di difesa di Italia e Germania. Questo approccio congiunto mira a garantire non solo la creazione di nuovi posti di lavoro in Italia, ma anche la trasmissione di know-how tecnologico.

Le prospettive future per un carro armato pesante europeo

Rheinmetall non si limita a ottimizzare le capacità difensive italiane, ma punta anche a un futuro più ampio nel panorama della difesa europea. L’azienda mira a partecipare attivamente nello sviluppo di un nuovo “Main Battle Tank” europeo. Quest’iniziativa è supportata da una recente dichiarazione d’intenti firmata tra i governi di Francia e Germania, in collaborazione con le rispettive industrie. Nexter rappresenta la Francia, mentre Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall sono le controparti tedesche.

Tuttavia, l’accordo con Leonardo ha sollevato interrogativi riguardo la collaborazione franco-tedesca, suggerendo una potenziale divergenza nelle strategie industriali. L’iniziativa di Papperger, CEO di Rheinmetall, di siglare un’intesa con un partner italiano evidenzia un cambiamento significativo nelle relazioni industriali europee, creando una nuova alleanza strategica nel settore della difesa. Con questa operazione, l’Italia si posiziona come un attore chiave nella futura evoluzione delle capacità militari in Europa, consolidando un legame sempre più stretto con le forze armate tedesche e altre potenze europee.

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