Lo sciopero dei lavoratori del teatro Carlo Felice di Genova, annunciato ieri dalla Fistel Cisl e che avrebbe bloccato lo spettacolo dell’Opéra National de Paris al festival internazionale del balletto di Nervi, è stato ritirato. L’evento conferma la sua programmazione per questa sera, garantendo la presenza della celebre compagnia francese, tra le più attese della rassegna.
Incontro decisivo tra sindacati, teatro e amministrazione comunale
La decisione di revocare lo sciopero è stata presa dopo un incontro durato diverse ore nella mattinata, tenutosi nei locali del teatro Carlo Felice. A sedere al tavolo di confronto c’erano rappresentanti del Comune di Genova, tra cui l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari e il vicesindaco Alessandro Terrile, insieme ai sindacati coinvolti, compresa la stessa Fistel Cisl e altri gruppi che rappresentano i lavoratori.
Ruolo del sovrintendente nella trattativa
Il sovrintendente Michele Galli ha partecipato attivamente alla trattativa, cercando di avviare un dialogo costruttivo. La discussione ha portato a una prima intesa sulle questioni sollevate dal personale, indispensabili per riaprire la porta a un clima più sereno nel teatro e per permettere lo svolgimento regolare degli eventi in calendario.
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Richieste dei lavoratori e temi aperti sul futuro del teatro
La Fistel Cisl aveva proclamato lo sciopero soprattutto per la mancanza di certezze sul futuro lavorativo dei dipendenti precari del teatro. Tra le loro richieste principali c’era l’impegno da parte della fondazione a reperire risorse necessarie per la stabilizzazione di questi lavoratori, che garantiscono buona parte delle attività quotidiane della struttura.
Altri punti rilevanti emersi dal confronto
Oltre a questa questione, nel confronto sono emersi altri punti rilevanti: la creazione di un osservatorio permanente dedicato al monitoraggio delle condizioni di lavoro e della gestione del personale, la necessità di rinforzare l’organico, e l’istituzione di un’accademia di formazione per favorire la crescita professionale interna.
Si è parlato anche di aspetti più immediati, come i buoni pasto per i dipendenti durante il festival, sollecitata in particolare da altri sindacati come Snater e Slc Cgil. Questi temi riflettono un quadro articolato delle esigenze di chi lavora nel teatro e la volontà di trovare soluzioni condivise.
Stato di agitazione e prospettive future per i lavoratori del Carlo Felice
Anche se lo sciopero è stato cancellato, la Fistel Cisl ha dichiarato che resta attivo lo stato di agitazione. Questo significa che la protesta non è completamente chiusa e la situazione è da monitorare con attenzione, in attesa di sviluppi concreti dalle promesse fatte durante l’incontro.
Il mantenimento dello stato di agitazione indica che i lavoratori non intendono abbassare la guardia sulle condizioni e sui diritti acquisiti. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se l’amministrazione e il teatro riusciranno a sostenere le richieste emerse e a pianificare interventi strutturali a lungo termine.
Ruolo del teatro nella cultura di genova
Il teatro Carlo Felice resta, così, una realtà centrale per la cultura a Genova, ma anche un luogo dove le tensioni interne trovano spazio e si traducono in richieste precise di migliori garanzie per chi opera dietro le quinte di uno degli eventi più significativi della città.