Forte tensione sul porto di genova per la concessione spinelli-hapag e la tutela dei posti di lavoro

Forte tensione sul porto di genova per la concessione spinelli-hapag e la tutela dei posti di lavoro

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiedono un tavolo permanente per garantire la stabilità occupazionale al terminal Spinelli-Hapag nel porto di Genova, minacciata da tensioni politiche e incertezze.
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Le tensioni sulla concessione Spinelli-Hapag al porto di Genova hanno allarmato i sindacati, che chiedono garanzie occupazionali e un tavolo di confronto per tutelare i lavoratori e il territorio. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni sono emerse forti tensioni riguardo alla concessione Spinelli-Hapag nel porto di Genova. La questione coinvolge direttamente centinaia di lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno espresso seria preoccupazione di fronte agli sviluppi politici e alle polemiche emerse. In questo contesto, si sono levate richieste per una gestione responsabile che protegga i livelli occupazionali e metta al centro le ricadute sociali di ogni decisione.

La preoccupazione dei sindacati per i posti di lavoro al porto di genova

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno lanciato un allarme coinvolgendo istituzioni e opinione pubblica. Hanno sottolineato che dietro l’appalto non si nascondono soltanto numeri o contratti, ma decine di famiglie che vivono del lavoro legato al terminal Spinelli-Hapag. Per loro è indispensabile un’azione chiara e immediata che assicuri il mantenimento degli impieghi.

Le organizzazioni sindacali si sono detti contrari a qualsiasi strumentalizzazione politica che rischi di danneggiare la stabilità lavorativa. Hanno ricordato come il porto di Genova rimanga un centro fondamentale per la logistica e l’economia locale, particolare di grande rilievo in un momento delicato per l’industria dei trasporti marittimi.

Le richieste delle sigle sindacali alle istituzioni e alle parti coinvolte

Le tre sigle hanno chiamato all’ordine tutte le parti coinvolte, incluse le autorità portuali e le istituzioni politiche. È stato chiesto di mettere da parte le dispute e le responsabilità politiche e concentrarsi esclusivamente sulle soluzioni che garantiscano concretezza nell’occupazione.

In particolare si è chiesto l’istituzione di un tavolo permanente di confronto dedicato esclusivamente al tema dei lavoratori. Questo organismo dovrebbe monitorare la situazione e assicurare che le proroghe contrattuali e le decisioni future portino benefici ai dipendenti, evitando disparità o incertezze. La continuità operativa e lavorativa non va perduta, hanno ribadito i sindacati, che hanno anche ricordato come la proroga sia stata approvata a maggioranza dalla commissione consultiva del porto, nella quale siedono anche rappresentanti sindacali.

Le possibili azioni di mobilitazione per difendere il lavoro al terminal

Nonostante il clima teso e gli scambi accesi, le associazioni dei lavoratori hanno precisato che non si sottrarranno a nessuna forma di protesta necessaria per difendere i diritti e il futuro dei dipendenti diretti del terminal e di quelli coinvolti nell’indotto della logistica merci.

La disponibilità a mobilitarsi nasce da una situazione che definiscono preoccupante e incerta, in cui mancano garanzie a breve termine. Le proroghe attualmente in vigore dovranno servire a pianificare soluzioni concrete e sostenibili, altrimenti gli effetti sulle famiglie degli operatori portuali potrebbero essere pesanti.

Le sigle hanno chiarito che non lasceranno soli i lavoratori in questo momento, considerando che la stabilità del lavoro al Porto di Genova rappresenta un elemento decisivo per il territorio e l’economia circostante. Le prossime settimane saranno decisive per capire quale strada verrà intrapresa e se le parti sapranno trovare un accordo per la sicurezza sociale e occupazionale di queste comunità.

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