Respinta la richiesta di ricorso per Pietrocini e Peppe: il caso dell'immigrazione irregolare

Respinta la richiesta di ricorso per Pietrocini e Peppe: il caso dell’immigrazione irregolare

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Respinta la richiesta di ricorso per Pietrocini e Peppe: il caso dell'immigrazione irregolare - Gaeta.it

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati da Roberto Pietrocini e Giuseppe Peppe, entrambi originari di Maenza e Fondi, accusati di violazione del testo unico sull’immigrazione. Gli imputati erano stati assistiti dall’avvocato Massimo Basile, il quale aveva presentato appelli difensivi dopo la condanna nel processo di primo grado a Latina, che coinvolgeva 35 imputati con una pena complessiva di cento anni.

L’esito del processo d’appello

Nel processo di appello a Roma nel 2023, Pietrocini e Peppe erano stati entrambi assolti dall’accusa di far parte di un’associazione per favorire l’immigrazione clandestina, ma le pene erano state rideterminate, mantenendo in piedi alcune condanne.

Le argomentazioni difensive

Durante il processo di appello, le difese avevano sottolineato che gli imputati erano stati ingannati, avendo chiesto solo pochi braccianti agricoli mediante mediatori e i Caf.

Le sentenze finali

Il verdetto finale della Corte di Cassazione ha stabilito una pena di 3 anni e due mesi e una multa di un milione di euro per Pietrocini, mentre Peppe è stato condannato a tre anni e 990mila euro di multa.

I dettagli delle accuse

Le indagini condotte dalla Questura di Latina e dal Commissariato di Fondi avevano rivelato che Peppe agiva come intermediario tra i coinvolti e un individuo indiano che facilitava l’ingresso di stranieri in Italia con documenti falsi.

Le conseguenze dell’illecito ingresso in Italia

I migranti provenienti da India, Pakistan e Bangladesh erano entrati nel paese grazie a documenti contraffatti, con ogni immigrato che avrebbe dovuto pagare una multa di 25mila euro, portando alle significative sanzioni milionarie.

Il contesto dell’indagine

L’indagine aveva interessato diverse città tra cui Monte San Biagio, Pontinia, Fondi, Terracina e Latina nel 2014, evidenziando un giro di denaro per l’ingresso illecito che andava da 5mila a 11mila euro per straniero.

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