Rena majore, la spiaggia invasa da posidonia e le tensioni con il comune di Aglientu

Rena majore, la spiaggia invasa da posidonia e le tensioni con il comune di Aglientu

Aglientu, Sardegna: la spiaggia di Rena Majore è invasa da posidonia, rendendo il mare impraticabile e causando tensioni tra residenti, operatori turistici e amministrazione locale.
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La spiaggia di Rena Majore ad Aglientu, Sardegna, è invasa da grandi accumuli di posidonia che ne impediscono la balneazione, causando proteste di residenti e operatori turistici per la scarsa manutenzione e la gestione controversa tra i comuni coinvolti. - Gaeta.it

Nel comune di Aglientu, sulla costa nord della Sardegna, la spiaggia di rena majore sta vivendo una situazione difficile a causa di un accumulo consistente di posidonia che invade la sabbia e rende impossibile la balneazione. Un fenomeno che ha acceso le polemiche tra residenti, operatori turistici e l’amministrazione locale, mentre le immagini del luogo rimandano a ricordi di paesaggi incontaminati utilizzati anche dalla Walt Disney per il film “La sirenetta”.

Lo stato attuale di rena majore: posidonia in eccesso e mare impraticabile

Rena majore appare oggi molto lontana dalla cartolina naturale che un tempo la caratterizzava. La distesa di sabbia dorata, che in alcune parti assumeva sfumature rosa, è quasi interamente coperta da cumuli notevoli di posidonia, una pianta marina che si è accumulata creando veri e propri depositi. Queste montagne di alghe si estendono per più di due metri in altezza, riducendo notevolmente l’accesso al mare.

Gli operatori locali segnalano come questa situazione comprometta l’esperienza turistica durante la stagione estiva. Non è raro imbattersi in acqua melmosa e inadatta alla balneazione, mentre i cumuli rendono la spiaggia poco fruibile e poco invitante. Le uniche occasioni di pulizia spontanea si verificano con le mareggiate, ma dipendere da eventi naturali non basta a mantenere l’area adatta per residenti e visitatori. L’acqua torbida, insieme ai depositi, alimenta il disagio e frena l’afflusso turistico quando invece la spiaggia dovrebbe rappresentare uno dei punti di forza del territorio.

Critiche e richieste: gli abitanti di rena majore contro il comune di aglientu

Gli abitanti e i titolari delle attività ricettive puntano il dito contro l’amministrazione comunale di aglientu, accusandola di inadempienza nella gestione della pulizia e manutenzione del litorale. Secondo le testimonianze raccolte, gli interventi risultano sporadici e vengono effettuati solo a seguito di pressioni continue, spesso con risultati insufficienti.

Le lamentele riguardano anche le giustificazioni usate dagli uffici comunali per rimandare gli interventi: condizioni meteo sfavorevoli, periodi festivi o la presenza di mare mosso. Queste motivazioni non convincono chi vive a rena majore e lavora nel turismo durante l’estate. L’accumulo di posidonia si verifica ogni anno e la spiaggia non torna mai al suo aspetto originario. Le amministrazioni regionali sono state informate, ma fino a ora la situazione è rimasta pressoché invariata.

Chi frequenta la spiaggia ricorda soprattutto il 2023, l’anno in cui sono state girate le scene della sirenetta per la Walt Disney: in quel periodo rena majore mostrava un’immagine perfetta, limpida e invitante. Oggi non è più così e il confronto con altri lidi vicini amplifica il senso di abbandono. Le lamentele arrivano anche da turisti delusi, che trovano difficile godersi una località promessa come perla naturale della Gallura.

La disputa territoriale tra aglientu e santa teresa: un confine conteso

Rena majore si trova al confine tra il comune di aglientu e quello di santa teresa gallura. Alcuni residenti sostengono che questa posizione di confine complichi la gestione della spiaggia. Viene descritta come una vera e propria “faida” tra i due comuni. Chi vive a rena majore spende spesso il denaro per fare la spesa o usufruire di servizi a santa teresa, alimentandone l’economia.

Secondo questi residenti, aglientu risponderebbe lasciando la spiaggia in condizioni precarie per indurre i turisti a spostarsi verso altre località, come la vicina spiaggia di vignola, che invece risulta ben curata. Questa rivalità alimenterebbe un’impostazione che lascia trasparire scarso interesse per le esigenze di una comunità tanto turistica quanto abitata.

Vignola: un esempio diverso di gestione delle spiagge nella zona nord della sardegna

A pochissima distanza da rena majore si trova la spiaggia di vignola, che offre un esempio opposto per la cura del litorale. Qui la costa si presenta con ghiaia fine e piccoli ciottoli, divisa in più tratti che comprendono anche la caletta della torre. Nonostante la presenza stagionale di posidonia anche in questa zona, l’amministrazione interviene regolarmente con mezzi meccanici per raccogliere le alghe e creare dune in punti appositi.

Questa pratica consente di mantenere la spiaggia pulita e accessibile durante tutta l’estate, mentre le posidonie raccolte vengono restituite al mare fuori stagione per rispettare l’ecosistema. Gli operatori turistici locali confermano un’attività costante di rimozione che evita accumuli e mantiene la qualità del mare. Il contrasto con rena majore risulta evidente e punta i riflettori su scelte diverse nella gestione delle risorse costiere.

Lo sdegno sui social e le richieste di cittadini e turisti

L’indignazione di chi abita o frequenta rena majore si è riversata in particolare sui social network. Nelle pagine Facebook dedicate alla località fioccano commenti critici verso il comune di aglientu. Si parla di incuria, di disinteresse e di mancanza di rispetto verso chi investe nel territorio acquistando una casa o gestendo attività turistiche.

I residenti fanno notare come i servizi pubblici, come la raccolta di rifiuti e la manutenzione, vengano pagati tutto l’anno come se la stagione turistica durasse più a lungo. Il mancato intervento sulla spiaggia per la pulizia delle alghe si traduce in un peggioramento dell’esperienza turistica, con ricadute negative per la comunità. Alcuni chiedono che almeno una parte delle tasse versate venga destinata a un servizio di pulizia dedicato.

Si sottolinea anche l’importanza di una gestione che concili la tutela dell’ambiente marino con l’accessibilità e la fruizione dei luoghi da parte di residenti e visitatori. In diversi commenti emerge la richiesta di pratiche più equilibrate, che non trasformino la sabbia in un tappeto fisso di posidonia ma che evitino al tempo stesso danni alla biodiversità marina.

La situazione di rena majore continua ad essere al centro dell’attenzione pubblica, ma al momento mancano risposte concrete che mettano fine allo stato di disagio denunciato dagli abitanti e dagli operatori. Nel 2025 la spiaggia resta un luogo di conflitti e attese sulla gestione della costa nel cuore della Gallura.

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