Regione Campania: Sospeso il divieto di pascolamento degli equini nel Parco del Matese

Regione Campania: Sospeso il divieto di pascolamento degli equini nel Parco del Matese

La Regione Campania revoca il divieto di pascolamento per equini nel Parco del Matese, offrendo nuove opportunità agli allevatori e avviando la creazione di un piano di gestione sostenibile.
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Regione Campania: Sospeso il divieto di pascolamento degli equini nel Parco del Matese - Gaeta.it

La giunta della Regione Campania ha recentemente annunciato la revoca del divieto di pascolamento per gli equini all’interno del Parco Regionale del Matese, una decisione molto attesa da parte degli allevatori della zona. Questo provvedimento, segnalato da Coldiretti Caserta, rappresenta una significativa opportunità per le aziende agricole locali, che possono ora sfruttare per un anno aree precedentemente interdette a questa attività. La sospensione del divieto è un passo preliminare in vista dell’elaborazione di un piano specifico da parte dell’ente gestore del parco.

Un provvedimento atteso

La decisione di sospendere il divieto di pascolamento non è stata presa a caso, ma è il risultato di un lungo processo che ha visto coinvolti diversi attori. Grande impulso a questa iniziativa è arrivato dall’approvazione del ‘Vademecum fida pascolo’, un documento fondamentale per la gestione degli spazi agro-pastorali nel Parco del Matese. L’implementazione di questo vademecum ha visto la collaborazione e l’impegno di Coldiretti Campania, che ha lavorato a stretto contatto con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione per trovare soluzioni che favorissero gli allevatori.

Il direttore di Coldiretti Caserta, Giuseppe Miselli, ha sottolineato come questo provvedimento permetta di utilizzare zone normalmente soggette a restrizioni, garantendo così un’opportunità preziosa per chi vive e lavora in queste terre. Le aziende locali beneficeranno notevolmente della possibilità di pascolare gli equini in aree che erano state bloccate, consentendo una maggiore flessibilità nella gestione dei propri animali e delle risorse agro-pastorali.

Protezione degli interessi degli allevatori

L’importanza del provvedimento è duplice: da un lato offre nuovi spazi per il pascolamento, dall’altro protegge gli interessi economici degli allevatori, garantendo loro una gestione più efficace delle risorse. Miselli ha messo in evidenza come questo sia un passo fondamentale verso una nuova era di vivibilità e sostenibilità per le aziende del territorio, in particolare per quelle situate nell’Alto Casertano e nella comunità del Matese.

La tutela delle tradizioni agricole e del paesaggio locale sono aspetti che, secondo i rappresentanti di Coldiretti, devono andare di pari passo con lo sviluppo dell’attività produttiva. Il mantenimento delle pratiche di pascolamento tradizionali non solo preserva il territorio, ma sostiene anche il reddito degli allevatori, creando un equilibrio fra attività economica e conservazione ambientale.

Il futuro del pascolamento nel Matese

Guardando al futuro, si attende ora che l’ente gestore del parco avanzi nella creazione di un piano di pascolamento definitivo che renda sostenibile e condiviso l’uso delle risorse. I rappresentanti del settore agricolo sperano che questo piano possa affrontare le esigenze delle diverse parti coinvolte, creando un sistema che permetta di integrare la tutela dell’ambiente con le necessità di produzione.

Il provvedimento di sospensione rappresenta quindi un punto di partenza per un rinnovato dialogo tra istituzioni e agricoltori. È fondamentale che le decisioni future siano ben ponderate e tengano in considerazione le condizioni del territorio e le tradizioni locali. Nelle prossime settimane si avrà modo di osservare come si evolveranno le dinamiche legate all’attività di pascolamento nel Parco del Matese, in attesa di un piano strutturato che possa garantire un utilizzo razionale delle aree destinate alle attività agro-pastorali.

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