Questa mattina a Sant’Angelo, sull’isola di Ischia, quattro tartarughe marine ferite o malate hanno ripreso il mare dopo un lungo percorso di recupero. Questi esemplari di caretta caretta erano stati salvati nelle acque del golfo di Napoli e zone limitrofe. Sono stati curati al Turtle Point di Portici, centro specializzato nel soccorso delle tartarughe marine. Il rilascio è stato organizzato con la collaborazione dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e la locale Guardia Costiera.
Il recupero e le cure ricevute al turtle point di portici
Le tartarughe soccorse negli anni scorsi mostravano gravi difficoltà e segni di malessere. Guendalina, ad esempio, era stata trovata alla deriva nel golfo di Napoli da alcuni diportisti. Presentava un grave blocco intestinale dovuto all’ingestione di plastica. La permanenza al Turtle Point ha permesso di somministrarle terapie specifiche, liberandola dal corpo estraneo e ristabilendo una normale funzionalità intestinale. Ora è completamente guarita e può tornare in mare.
Celestina è stato un caso più recente, recuperata al largo di Ischia solo pochi giorni fa. Anche lei aveva ingerito materiale plastico che ha espulso nel corso della degenza. I medici le hanno fornito trattamenti mirati per lenire gli effetti tossici e permetterle di recuperare le energie necessarie per nuotare liberamente. I casi di ingestione di plastica rivelano ancora una volta quanto l’inquinamento rappresenti un pericolo concreto per la fauna marina.
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Le storie di pollara e federico, tra traumi e riabilitazione
Pollara è un’altra delle tartarughe rimesse in libertà. Era stata vittima di un incidente con un’imbarcazione, che le ha causato danni significativi al carapace e alla colonna vertebrale. Questa situazione aveva compromesso la sua mobilità marina. Per anni è stata seguita attraverso un percorso di riabilitazione intensivo che ha coinvolto anche esercizi in acqua per migliorare la forza muscolare e la capacità natatoria. Oggi Pollara può nuotare senza difficoltà, pronta a riprendere la vita nel suo habitat.
Federico, un esemplare maschio, è stato recuperato nel 2023 a Casalvelino. Presentava una ferita profonda al carapace, probabilmente causata dall’elica di una barca, e mostrava segni di trauma polmonare. Il suo recupero ha richiesto un intervento medico lungo e complesso, oltre a un’attenta riabilitazione in vasca per permettergli di tornare gradualmente a muoversi e respirare autonomamente in acqua. Questa esperienza ha mostrato quanto l’intervento tempestivo e dedicato possa salvare tartarughe che altrimenti non sopravviverebbero.
La cerimonia di rilascio e il ruolo delle istituzioni locali
La liberazione delle quattro tartarughe si è svolta in mare, nel tratto tra l’isolotto di Sant’Angelo e la baia della Pelara. Erano presenti il sindaco di Serrara Fontana, Irene Iacono, il comandante della Guardia Costiera di Ischia Antonio Magi e Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta di Ischia e Procida. L’evento ha richiamato l’attenzione sulla necessità di contrastare i rischi che gli animali marini affrontano quotidianamente.
Il coordinamento tra Turtle Point, Guardia Costiera, Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Area Marina Protetta evidenzia lo sforzo congiunto per la salvaguardia delle specie marine del golfo di Napoli. Questi enti monitorano le condizioni degli animali recuperati e promuovono interventi per migliorare la qualità ambientale. La tutela delle tartarughe caretta caretta rimane una priorità, viste le minacce concrete causate da traffico navale, inquinamento e abbandono di rifiuti in mare.
Sono momenti come questi, con il ritorno in libertà di specie minacciate, che ricordano la stretta necessità del lavoro sul territorio e la cooperazione istituzionale per garantire un futuro sano agli animali del Mediterraneo.