Provincia di Latina autorizzata a istituire il centro per la giustizia riparativa su impulso della riforma Cartabia

Provincia di Latina autorizzata a istituire il centro per la giustizia riparativa su impulso della riforma Cartabia

la provincia di Latina istituisce un centro per la giustizia riparativa, promuovendo mediazione e conciliazione secondo la riforma Cartabia, con l’obiettivo di favorire coesione sociale e reinserimento degli autori.
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La provincia di Latina avrà un nuovo centro per la giustizia riparativa, volto a favorire mediazione e dialogo tra vittima, autore e comunità, in linea con la riforma Cartabia, per promuovere coesione sociale e reinserimento. - Gaeta.it

L’istituzione di un centro per la giustizia riparativa nella provincia di Latina segna un passo significativo nel panorama giuridico regionale. La conferenza locale per la giustizia riparativa della corte d’appello ha identificato gli enti locali abilitati a promuovere e gestire questi centri, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 150 del 2022, noto come riforma Cartabia. Questa svolta apre la strada a un approccio più dialogico e partecipativo nelle soluzioni dei conflitti penali, valorizzando la mediazione e la conciliazione tra le parti coinvolte.

Il percorso e l’esperienza maturata dalla provincia di latina

L’esperienza della provincia di Latina nel campo della giustizia riparativa non nasce oggi. Dal 2006 partecipa a un protocollo d’intesa per la creazione di un ufficio di conciliazione e riparazione in ambito penale minorile, in collaborazione con il ministero della giustizia, il consultorio “Crescere insieme” e il comune di Latina. Questo ha permesso un primo sviluppo di pratiche riparative integrate nel sistema giudiziario.

La conferenza locale per la giustizia riparativa e la scelta della provincia di latina

Il 2025 ha visto a Roma un incontro della conferenza locale per la giustizia riparativa del distretto della corte d’appello, chiamata a selezionare gli enti più idonei per ospitare i centri previsti dalla recente riforma. In questa occasione la provincia di Latina è stata ufficialmente riconosciuta insieme alla regione Lazio, Roma Capitale e la provincia di Rieti. Questo riconoscimento è il frutto di un iter amministrativo iniziato il 19 marzo 2024 con l’insediamento ufficiale della conferenza stessa. Già nel ottobre precedente l’ente pontino aveva formalizzato la sua candidatura tramite un atto di indirizzo a cura del presidente.

Il prossimo passaggio riguarda la ratifica da parte della conferenza nazionale. Solo dopo tale conferma si procederà alla firma di un protocollo d’intesa tra la provincia e la conferenza locale. Questo atto farà partire le attività operative del centro presso Latina. La Provincia si prepara così a diventare sede di un servizio che integra il processo giudiziario tradizionale con strumenti di dialogo e riparazione del danno.

L’impatto sociale e istituzionale della nuova struttura a latina

Secondo il presidente della provincia Gerardo Stefanelli, la nomina di Latina come sede del centro per la giustizia riparativa rappresenta un riconoscimento concreto per il territorio e per l’amministrazione locale. Il progetto radica su un modello di giustizia differente, che mette al centro la mediazione tra vittima, autore del reato e comunità. “L’obiettivo è favorire la coesione sociale, aiutare la tutela delle vittime e incoraggiare una presa di responsabilità da parte degli autori, per un territorio più sicuro e rispettoso.”

Il presidente ha sottolineato che la provincia ha creduto fin dall’inizio nel valore di questo metodo, con l’auspicio che esso possa dare nuovo slancio a politiche sociali improntate sul dialogo, sulla riparazione del danno e sul reinserimento sociale. Il centro costituirà una realtà capace di incidere sul tessuto locale, tenendo conto delle esigenze di giustizia e di umanità.

La funzione e il significato della giustizia riparativa nel sistema penale

La giustizia riparativa si fonda su programmi che promuovono il dialogo volontario tra le persone coinvolte in un reato: vittima, autore e comunità interessata. Questo incontro è facilitato da un mediatore specializzato. L’intento è risarcire il danno, favorire la riconciliazione e in alcuni casi prevenire ulteriori situazioni di conflitto.

Si tratta di un approccio complementare al sistema penale tradizionale, che interviene laddove la giustizia giudiziaria non basta a ricostruire relazioni sociali compromesse. La mediazione consente di far emergere responsabilità, stimola consapevolezza e coinvolge la comunità nella gestione del conflitto. Questo modello ha una rilevanza crescente nelle politiche per la sicurezza urbana e la tutela dei diritti di chi subisce un’offesa.

L’istituzione di un centro a Latina si inserisce in questo quadro con l’intento di consolidare tali pratiche e renderle accessibili a tutta la popolazione del territorio. La struttura rappresenta un laboratorio per testare un modo differente di frontiere la giustizia, con impatti concreti su individui e collettività.

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