La recente edizione degli internazionali d’italia di tennis, svoltasi a roma nel maggio del 2025, ha raccolto migliaia di appassionati e sportivi al foro italico. Mentre molti si dedicano a seguire le sfide dei migliori giocatori del circuito maschile e femminile, sul campo si sono verificate situazioni di tensione legate alle scommesse dal vivo. Alcuni spettatori hanno scelto di puntare in tempo reale sugli incontri, influenzando l’atmosfera con insulti e boicottaggi verso gli atleti, alterando così il clima sportivo e provocando reazioni immediate dai tennisti coinvolti.
Episodi di contestazione e scommesse nel tabellone maschile
Durante il torneo maschile, diversi incontri hanno visto la presenza di gruppi di spettatori che, più che sostenere i giocatori, si sono concentrati su puntate live. Nel terzo turno, alex de minaur, numero otto del ranking mondiale, ha affrontato luca nardi. Il giovane australiano ha dovuto affrontare un gruppo di tifosi che, oltre a incitare l’italiano, insultava de minaur in modo diretto per favorire le proprie scommesse. Il contrasto è culminato in un breve scambio di battute in tribuna, quando de minaur ha richiamato l’attenzione di questi spettatori al termine del match.
Situazioni simili nel torneo maschile
Anche jakub mensik, emergente ceco proveniente dal tabellone principale, ha fronteggiato una situazione simile durante la sfida contro l’ungherese fabian maroszan. Mensik si è ritrovato sotto una pressione verbale notevole da alcuni scommettitori che tifavano contro di lui per spingere i propri pronostici. Al termine dell’incontro, vinto in due set, il tennista ha risposto con un gesto ironico, applaudendo verso le tribune mentre mandava un bacio sarcastico ai suoi detrattori.
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Questi episodi mettono in evidenza come, durante il torneo di roma, il fenomeno delle scommesse in tempo reale abbia intaccato l’esperienza degli azionisti e creato tensioni al limite del regolamento. Non è un caso che le reazioni dei giocatori siano state immediate e dirette, segnalando un disagio dovuto a disturbi continui.
Tensioni e insulti nel tabellone femminile
Anche nelle partite femminili sono emersi problemi simili. Linda noskova, giovane giocatrice ceca eliminata dalla russa mirra andreeva, ha raccontato sui social una vicenda di insulti ricevuti nel corso del match. Gli attacchi sono arrivati da parte di tifosi in tribuna, in particolare in una giornata simbolica come quella della festa della mamma, domenica 11 maggio 2025.
Noskova ha sottolineato l’inappropriato riguardo degli insulti, soprattutto perché coinvolgevano anche motivi personali come la famiglia. La giocatrice ha espresso il suo disappunto nei confronti di chi ha scelto di andare oltre la normale competizione, usando un linguaggio offensivo e provocatorio durante la partita. Questi fatti confermano che la problematica del comportamento antisportivo collegato alle scommesse dal vivo ha interessato più di un incontro, anche nel torneo femminile.
La posizione della direzione del torneo e le misure contro il fenomeno
Paolo lorenzi, direttore degli internazionali d’italia, ha commentato pubblicamente il fenomeno, definendolo “inaccettabile”. La federazione italiana tennis ha adottato protocolli di monitoraggio degli spettatori, con particolare attenzione ai comportamenti disturbanti legati alle scommesse live durante gli incontri. La legge consente il betting agli adulti, ma la federazione esclude ogni legame tra scommesse e attività agonistica in campo.
Oltre a intensificare i controlli agli ingressi e nelle tribune, la fitp collaborerà con le forze dell’ordine e l’atp per prevenire ulteriori episodi simili. Gli organizzatori hanno annunciato che chi verrà riconosciuto responsabile di disturbi o comportamenti offensivi non potrà più partecipare a eventi federali negli impianti ufficiali. La decisione mira a preservare il regolare svolgimento degli incontri e a tutelare l’integrità del torneo, assicurando un ambiente sportivo rispettoso per giocatori e pubblico.
Attenzione dei vertici sportivi
L’attenzione dei vertici sportivi riflette la gravità del fenomeno e la necessità di riportare la competizione all’interno di regole precise, dove il tifo resta un elemento di supporto e non diventa occasione di pressione o intimidazione per gli atleti.