Proteste a napoli contro le irregolarità nella gestione di appalti su vigilanza e servizi

Proteste a napoli contro le irregolarità nella gestione di appalti su vigilanza e servizi

A Napoli i sindacati USB e SGB denunciano irregolarità nella gestione degli appalti di vigilanza privata, pulizie e logistica, con critiche a Securpol e assenza di risposte dall’ASL Napoli 1.
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A Napoli i sindacati USB e SGB denunciano irregolarità e carenze nella gestione degli appalti di vigilanza privata, pulizie e logistica, con particolare attenzione a Securpol e ai rischi per la sicurezza dei lavoratori. - Gaeta.it

A Napoli, ieri la tensione è salita intorno alla gestione degli appalti in servizi essenziali come la vigilanza privata, le pulizie e la logistica. I sindacati USB e SGB hanno denunciato presunte irregolarità che riguardano la sicurezza dei lavoratori, la trasparenza delle procedure e i subappalti sospetti. Tra le società coinvolte spicca Securpol, finita nel mirino per alcune pratiche definite dai sindacati «gravi». La situazione resta aperta, mentre le istituzioni pubbliche chiamate in causa non hanno ancora offerto risposte concrete.

Le principali accuse dei sindacati usb e sgb sulla gestione degli appalti a napoli

L’iniziativa sindacale ha evidenziato tre punti ritenuti critici nella gestione degli appalti pubblici in città. Prima di tutto, il mancato rispetto delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. I rappresentanti dei lavoratori hanno raccolto diverse segnalazioni dove emergono situazioni di rischio non valutate o affrontate con superficialità dalle aziende appaltatrici.

Gestione opaca e subappalti sospetti

In secondo luogo, la gestione opaca degli appalti, senza trasparenza sulle modalità di assegnazione e sull’esecuzione dei servizi. L’assenza di informazioni chiare ha generato sospetti su operazioni non giustificate e ha aumentato la vulnerabilità dei lavoratori subordinati. I sindacati puntano il dito contro alcune pratiche che sembrano aggirare le regole stabilite nei bandi pubblici.

Infine, la questione subappalti preoccupa chi tutela i diritti dei lavoratori. Secondo USB e SGB, alcune aziende coinvolte applicano subappalti di durata ridottissima, senza adeguata trasparenza, talvolta con scelte che mettono a rischio la continuità del servizio e la salvaguardia del personale. Questo schema mette in dubbio la corretta erogazione dei servizi di vigilanza e supporto.

Il caso securpol e le critiche sulla vigilanza privata

A far discutere è in particolare la società Securpol, responsabile dei servizi di vigilanza privata in diversi appalti pubblici a Napoli. I sindacati hanno messo in luce problemi specifici, partendo dalla gestione della sicurezza dei lavoratori che, a loro giudizio, risulta carente. Alcuni lavoratori sarebbero stati coinvolti in condizioni di pericolo evitabili. Non è chiaro come queste situazioni siano state monitorate o affrontate dal management.

Un subappalto temporaneo sotto accusa

Un episodio che ha fatto scalpore riguarda il ricorso a un subappalto temporaneo dopo che Securpol ha licenziato 25 dipendenti senza procedere al rinnovo dei contratti. Il subappalto dovrebbe durare tre mesi e coprire il periodo delle ferie estive. Ma il fatto che la nuova azienda subentrante impiegherà fino a 90 giorni per avere tutte le autorizzazioni necessarie non fa che accusare un disallineamento tra le scadenze e gli obblighi amministrativi.

Questo genere di pratica viene definito da USB e SGB «senza senso», perché rischia di lasciare scoperti i servizi di vigilanza oppure di affidare incarichi a soggetti non ancora pronti a operare. La questione riguarda anche i tempi di attivazione e le misure per garantire continuità e sicurezza del lavoro. La coerenza delle scelte gestionali viene messa in discussione.

In aggiunta, la committente pubblica, rappresentata dall’ASL Napoli 1, non ha ancora fornito chiarimenti sulle segnalazioni presentate dai sindacati. Il silenzio dell’ASL accentua il malcontento intorno alla situazione e richiama l’attenzione su un’assenza di confronto che rischia di acuire la crisi.

Le richieste dei sindacati e la mobilitazione per un tavolo di confronto urgente

Davanti a queste denunce, USB e SGB hanno chiesto un incontro immediato con i responsabili degli appalti pubblici, cioè i responsabili unici del procedimento e i dirigenti degli enti committenti . La richiesta è finalizzata a ottenere risposte ufficiali sulle modalità di gestione degli appalti, sulle verifiche riguardo la sicurezza e sui controlli sui subappalti.

Dal punto di vista delle organizzazioni sindacali, il problema non riguarda solo la validità dei contratti, ma si concentra sulla tutela concreta della dignità dei lavoratori coinvolti. Secondo quanto dichiarato, serve un intervento rapido per garantire condizioni di lavoro sicure e rispetto dei diritti, altrimenti potrebbero aumentare i rischi per chi opera in questi servizi.

USB e SGB insistono nell’invito a non sottovalutare le criticità emerse e pretendono un coinvolgimento diretto delle istituzioni pubbliche, affinché non rimangano immobili davanti alle evidenze raccolte. Lo sviluppo della vicenda sarà osservato con attenzione da lavoratori, cittadini e operatori del settore, in attesa delle risposte che ci si aspetta da Napoli.

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