La città di latina torna sotto i riflettori per la situazione critica legata al servizio di integrazione scolastica destinato ai bambini con disabilità. Dopo l’approvazione della variazione di bilancio da 8,5 milioni di euro, che destina 700mila euro al servizio, la protesta della fp cgil si fa più intensa. È in programma per lunedì 7 luglio una manifestazione in piazza del Popolo, con sindacati e opposizioni che denunciano mancanze gravi nell’amministrazione cittadina guidata dalla sindaca matilde celentano.
La variazione di bilancio e la protesta della fp cgil
Il consiglio comunale di latina, lo scorso primo luglio, ha approvato una variazione di bilancio da 8,5 milioni di euro, parte della quale è destinata al servizio di assistenza scolastica per alunni con disabilità. Tra i fondi stanziati, circa 700mila euro sono stati messi a disposizione per coprire parte del fabbisogno del servizio. Nonostante questo, la fp cgil ha rilanciato la mobilitazione con una lettera aperta rivolta alla cittadinanza e alla sindaca celentano. Nel documento il sindacato parla di un “fallimento politico senza precedenti” e chiede le dimissioni della prima cittadina. Il sindacato sottolinea la situazione critica che vede 111 educatori sospesi, privi di lavoro e di certezze, in attesa che venga indetto il nuovo appalto per l’affidamento del servizio di assistenza scolastica, delle colonie estive e del supporto agli utenti della caa, ovvero la comunicazione aumentativa alternativa.
Le proteste e le richieste degli operatori
A quel punto la protesta si concentra anche sulla mancanza di un piano chiaro per la ricollocazione lavorativa e le condizioni di stabilità per questi operatori, fondamentali nella quotidianità di molti studenti con disabilità. La sospensione si protrae ormai da settimane, gettando nel caos famiglie e operatori. La cittadinanza, informata dalla diffusa comunicazione del sindacato, si prepara a un nuovo appuntamento di mobilitazione previsto proprio per il 7 luglio in piazza del Popolo.
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Le critiche dalle opposizioni: il ritardo e le conseguenze sulle famiglie
Duro il giudizio degli schieramenti di opposizione come lbc, pd, m5s e per latina 2032, che nella seduta del primo luglio hanno espresso forti preoccupazioni. La variazione di bilancio arriva troppo tardi rispetto alle scadenze, secondo loro, e non affronta i problemi di fondo. I 700mila euro destinati al servizio, dicono, sono stati inseriti “in extremis”, cioè dopo la scadenza del bando; non è stata prevista alcuna procedura ponte per garantire la continuità del servizio.
Impatti sulle famiglie e sui lavoratori
Questa mancanza, spiegano, ha portato a una sospensione prolungata euro operatori, mentre alcune famiglie si sono viste costrette a coprire di tasca propria le spese per l’assistenza durante le colonie estive. Il problema del servizio regolare a settembre resta irrisolto, alimentando incertezza tra tanti. Le opposizioni evidenziano come il ritardo non sia solo di natura economica, ma organizzativo e gestionale, incapace di tutelare lavoratori e utenti. Le famiglie con bambini disabili vivono una situazione di forte disagio e difficoltà che rischia di aggravarsi con la partenza del nuovo anno scolastico.
Preoccupazioni sul nuovo appalto e possibili tagli al monte ore
Il sindacato lancia inoltre un nuovo allarme rispetto al prossimo appalto complessivo previsto per 7 milioni di euro. Secondo quanto riportato, questo importo non sarebbe adeguato per mantenere il monte ore attuale, cioè 24 ore settimanali per ogni educatore. La possibilità di una riduzione concreta degli orari metterebbe a rischio la regolarità e la qualità del servizio, oltre a peggiorare le condizioni di lavoro degli operatori.
Richieste e appelli delle opposizioni
Le opposizioni appoggiano le richieste dei sindacati e rivolgono un appello affinché si intervenga tempestivamente, prima della definizione del capitolato del nuovo appalto. Si chiede di garantire non solo la clausola sociale che tuteli i lavoratori in caso di cambio d’appalto, ma anche la piena tutela delle condizioni lavorative. La partita si gioca dunque anche sulla qualità delle offerte che verranno richieste alle ditte incaricate e sul rispetto degli standard finora garantiti, per evitare un ulteriore impoverimento del servizio e un danno diretto ai bambini con disabilità.
Le giustificazioni della maggioranza e le critiche sull’organizzazione interna
Durante la seduta consiliare, anche la maggioranza si è espressa fornendo alcune spiegazioni. L’assessora all’istruzione tesone ha attribuito i rallentamenti all’impatto della pandemia covid sull’organizzazione e sull’avvio dei servizi nei centri estivi. Tuttavia, questa affermazione non trova riscontri storici: il servizio oggetto della controversia era attivo già prima della pandemia, grazie alle cosiddette “ore salvadanoio” ottenute da risparmi durante l’anno scolastico.
Critiche e responsabilità della giunta celentano
Le opposizioni respingono queste motivazioni, puntando il dito sulle scelte della giunta celentano che, a loro avviso, ha agito senza una strategia ma solo per affrontare emergenze. A complicare la situazione ha contribuito anche il trasferimento della competenza dal settore welfare a quello istruzione. Questo spostamento ha generato maggiore confusione e ha lasciato il servizio senza un capitolo di spesa specifico fino al primo luglio. I consiglieri di opposizione ritengono questa scelta poco logica e dannosa, visto che ha ostacolato la gestione e la programmazione finanziaria.
Le conseguenze politiche e sociali della crisi del servizio di assistenza
Dietro questa vicenda si rivela anche un conflitto politico che tocca alcuni nodi importanti della gestione cittadina. Le opposizioni criticano la sindaca matilde celentano, che è anche delegata nazionale anci per il welfare, per la mancanza di responsabilità nella gestione delle risorse e del servizio. Denunciano una superficialità nella gestione del tema, che espone molte famiglie e operatori a un disagio prolungato.
Impatto su bambini e lavoratori
In particolare viene evidenziato che l’interruzione del servizio colpisce in modo pesante i bambini con disabilità, che restano senza un supporto fondamentale. 111 lavoratori, che da anni svolgono una funzione cruciale, si trovano senza impiego e senza certezze. Questa situazione ha effetti concreti e immediati sulla vita quotidiana di una comunità che richiede attenzione e risposte rapide. La tensione sociale e politica nelle prossime settimane rimane alta, con la manifestazione prevista per il 7 luglio a rappresentare un momento significativo di protesta e di richiesta di chiarezza e soluzioni da parte della giunta.