Il recente sciopero generale indetto dai sindacati Cgil e Uil in Friuli Venezia Giulia ha registrato una partecipazione eccezionale. I dati mostrano un’adesione che, in alcune aree, ha toccato anche il 100%. Una mobilitazione significativa per diverse categorie di lavoratori, compresi giovani e pensionati, che ha avuto luogo a Pordenone.
L’evento di Pordenone e la partecipazione dei cittadini
La manifestazione si è svolta in piazza Risorgimento, un’area centrale che ha visto una notevole affluenza fin dai primi momenti. Le immagini della protesta rivelano un’atmosfera di unità, con bandiere di vari partiti e la presenza del Coordinamento Salute Fvg, il quale sostiene con decisione il diritto a una sanità di qualità. Questo aspetto è stato uno dei principali temi sollevati durante il confronto e riflette le preoccupazioni dei cittadini riguardo ai servizi sanitari nella regione.
Il coinvolgimento di diverse generazioni, dai lavoratori attivi agli anziani, sottolinea un sentimento di solidarietà e di comune interesse nell’affrontare le problematiche attuali. La manifestazione non ha riguardato solo i dipendenti di uno specifico settore, ma ha fatto emergere una serie di istanze collettive che uniscono i vari gruppi professionali presenti, rendendo l’evento ancora più significativo.
Dati di adesione per settore
Le stime sulla partecipazione mostrano risultati notevoli, con il settore metalmeccanico in evidenza. Nella provincia di Pordenone, aziende come Electrolux Porcia, Nidec, Savio e Brovedani hanno riportato adesioni che si avvicinano al 90% dei dipendenti. Anche Cimolai ha dimostrato un’adesione alta, pari all’85%, mentre Zml ha chiuso con un 80% e Electrolux Professional al 70%.
Inoltre, le percentuali di adesione in altre realtà aziendali evidenziano un quadro uniforme. Per esempio, alla Sodexo, che gestisce le mense di Electrolux, l’adesione è stata del 100%, segno di un forte consenso tra i lavoratori. Anche Roncadin, Marine Interiors del Gruppo Fincantieri e Licar hanno mostrato livelli significativi di partecipazione con percentuali rispettivamente del 16%, 80% e 60%.
Un altro settore colpito dalla protesta è stato quello dei trasporti pubblici, con adesioni che si sono attestate al 50% a Trieste e all’80% a Gorizia. Questi numeri evidenziano una mobilitazione che supera i confini di singoli comparti, attestando un malcontento generalizzato che si fa spazio ogni giorno di più nel dialogo sociale.
Un futuro incerto per il lavoro in Fvg
La manifestazione è stata un’importante occasione di riflessione sui temi del lavoro e dei diritti dei lavoratori in Friuli Venezia Giulia. Le elevate percentuali di adesione testimoniano un malessere latente che serpeggia tra i lavoratori e che si manifesta nelle loro richieste di rispetto delle normative e delle condizioni di lavoro.
Lo sciopero non fa solo da eco a un malessere diffuso, ma rappresenta anche un’opportunità per avviare un dialogo costruttivo tra istituzioni, aziende e lavoratori. Con l’evolversi della situazione economica e sociale del territorio, è fondamentale che tutte le parti in causa possano sedersi attorno a un tavolo per trovare soluzioni condivise e sostenibili a lungo termine.
La partecipazione a questo sciopero generale riflette una volontà di resistenza e un desiderio di cambiamento, evidenziando un’importante dinamica di interlocuzione nel contesto lavorativo che, in mancanza di risposte concrete, potrebbe trasformarsi in ulteriori azioni di protesta nei prossimi mesi.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Laura Rossi