Protesta durante l’orale di maturità al liceo bagatta di desenzano contro il governo e sistema scolastico

Protesta durante l’orale di maturità al liceo bagatta di desenzano contro il governo e sistema scolastico

Enea, studente del liceo Bagatta di Desenzano, protesta contro il governo e il sistema scolastico nazionale rifiutando l’esame orale per denunciare le criticità dell’alternanza scuola-lavoro e delle politiche educative.
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Uno studente del liceo Bagatta di Desenzano ha rifiutato di sostenere l’esame orale di maturità come atto di protesta politica contro il governo e il sistema scolastico, denunciando criticità nella scuola e nell’alternanza scuola-lavoro. - Gaeta.it

La tensione legata agli esami di maturità si è manifestata anche al liceo bagatta di desenzano, nel bresciano. Un ragazzo ha scelto di non sostenere la prova orale, trasformando l’esame in momento di protesta contro il governo e l’organizzazione scolastica nazionale.

Il rifiuto di rispondere all’orale come gesto di dissidenza politica

Nella mattinata del 24 giugno 2025, Enea, studente del liceo bagatta, ha deciso di non rispondere alle domande dell’esame orale. Un’azione che ha definito “atto di dissidenza” indirizzato al governo definito “di estrema destra” e al sistema scolastico nel suo insieme. L’iniziativa non è nata in seguito a pressioni esterne o a episodi dentro la commissione, ma da motivazioni personali e politiche, precisate dallo stesso ragazzo in un’intervista a Radio Onda d’Urto, emittente locale che raccoglie voci critiche e antagoniste della zona.

La protesta come esito della valutazione delle prove scritte

Enea ha spiegato che il gesto nasce dalla frustrazione verso i risultati ottenuti nelle prime due prove scritte dell’esame. Il voto della prima prova, secondo lui, non ha rappresentato il percorso svolto nei cinque anni scolastici, mentre la seconda prova, pur impegnativa, ha rispecchiato le sue capacità. Il giovane ha sottolineato che la scelta di non partecipare all’orale era stata presa con largo anticipo, nonostante poi la vicenda abbia ottenuto un certo rilievo mediatico.

La critica alla scuola e al rapporto con il mondo del lavoro

Il maturando ha posto una particolare attenzione su un tema che riguarda crescenti polemiche: l’alternanza scuola-lavoro. Nel suo racconto si legge una forte critica verso questo meccanismo, che secondo lui limita la crescita personale degli studenti subordinandoli a ruoli lavorativi poco strutturati. Enea ha dichiarato che questo sistema favorisce la creazione di “lavoratori ubbidienti”, quindi giovani poco indipendenti e messi in condizione di dover adattarsi a comandi esterni senza sviluppare un proprio pensiero critico.

Dibattito sulle competenze scolastiche e politiche educative

Questa riflessione si inserisce in un dibattito più ampio che riguarda la formazione di ragazzi e ragazze nel nostro paese, discutendo di quali competenze siano realmente coltivate nei percorsi scolastici e quali si perdano o vengano sacrificate a vantaggio di politiche educative che legano scuola e mercato del lavoro.

Le responsabilità politiche dietro la situazione scolastica

Enea ha voluto chiarire che, secondo il suo punto di vista, le problematiche della scuola non sono sotto la responsabilità esclusiva dell’attuale governo. Il riferimento va alla riforma Valditara, considerata un seguito di quella della “Buona scuola” introdotta durante il governo Renzi. Secondo lo studente, la crisi e le difficoltà scolastiche sono il frutto di scelte politiche che si sono susseguite nel tempo, coinvolgendo più forze parlamentari.

La scuola tra scelte politiche e insoddisfazione degli studenti

Questo concetto ribadisce come, nel dibattito pubblica, i cambiamenti nella scuola siano il risultato di decisioni che superano singole amministrazioni, e che coinvolgono scelte di lungo periodo in tema di istruzione, organizzazione degli esami e rapporto con il lavoro. La protesta di Enea al liceo bagatta si colloca in questo contesto di insoddisfazione diffusa tra gli studenti, che percepiscono la scuola come un luogo non adeguato alle loro aspettative e ai bisogni reali di apprendimento.

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