la serie underdogs di national geographic celebra animali insoliti con narrazione ironica e scientifica su disney+

la serie underdogs di national geographic celebra animali insoliti con narrazione ironica e scientifica su disney+

National Geographic su Disney+ presenta Underdogs, una serie in cinque episodi narrata da Ryan Reynolds che esplora animali poco conosciuti con un mix di ironia e rigore scientifico.
La Serie Underdogs Di National La Serie Underdogs Di National
National Geographic su Disney+ presenta *Underdogs*, una serie in cinque episodi narrata da Ryan Reynolds che esplora con ironia e rigore scientifico le strategie sorprendenti di animali poco conosciuti, valorizzando specie spesso ignorate dalla natura documentaristica tradizionale. - Gaeta.it

National Geographic porta su Disney+ una nuova serie dedicata ai protagonisti meno noti del mondo animale. Underdogs, cinque episodi narrati da Ryan Reynolds, esplora specie spesso ignorate ma con comportamenti sorprendenti e curiosi. La serie combina un taglio ironico e scientifico, raccontando animali definiti “outsider” e mettendoli al centro della scena.

Un nuovo punto di vista sulla fauna poco conosciuta

Per oltre cento anni National Geographic ha raccontato storie di animali iconici come leoni, elefanti e balene. Underdogs cambia questa prospettiva dedicandosi a specie meno appariscenti, spesso trascurate dalla rappresentazione tradizionale. Le larve che si illuminano o i lamantini che sfruttano gas intestinali per restare a galla diventano qui soggetti di interesse, grazie a una narrazione capace di sorprendere e divertire.

La serie evidenzia come anche gli animali meno noti mostrino strategie di vita altrettanto intricate e affascinanti. Il progetto nasce da un’osservazione sul campo: mentre predatori classici come i leoni risultano a volte poco dinamici , le specie più piccole offrono comportamenti incessanti e stimolanti. Così si è deciso di proporre la loro storia sotto una luce nuova, valorizzando chi solitamente resta ai margini.

Un mix di humor e rigore scientifico per raccontare l’inaspettato

La produzione firmata Wildstar Films ha scelto Ryan Reynolds, già noto per il ruolo di Deadpool, sia come voce narrante che produttore esecutivo. Il coinvolgimento di una celebrità del suo calibro doveva essere un sogno lontano, invece Reynolds, fan di National Geographic, ha sposato il progetto con entusiasmo.

La tensione tra ironia e rigore

Il successo della serie nasce dalla tensione tra ironia e rigore. Le immagini di alta qualità si accompagnano a una sceneggiatura che non si affida a effetti speciali o animazioni, ma parte dai fatti reali. La comicità emerge dalle stranezze naturali di questi animali, come le scelte genitoriali bizzarre o i rituali di corteggiamento insoliti, il tutto verificato scientificamente.

L’elemento umoristico, affidato a Reynolds, concede leggerezza senza sminuire la materia. Come dice lo showrunner Dan Rees, “l’attore riesce a strappare risate anche nei momenti meno convenzionali, dando voce a creature spesso ignorate nei documentari mainstream.”

Episodi tematici e comportamenti animali sorprendenti

La serie è divisa in cinque capitoli, ognuno dedicato a una particolare tattica di sopravvivenza o comportamento. Per esempio, l’episodio “Terrible Parents” espone strategie parentali discutibili come quella dei koala, che nutrono i loro cuccioli con feci, una pratica reale e documentata.

Corteggiamento e raccolta di oggetti strani

“Sexy Beasts” mette invece in luce il bowerbird australiano Sebastian, che mette in scena una forma di corteggiamento raccogliendo oggetti strani dal territorio, tra cui manette giocattolo ritrovate vicino a una stazione di servizio. Questi dettagli, esposti con rigore e ironia, mostrano come la natura possa essere fuori dagli schemi senza perdere di autenticità.

Lo spettacolo rende così accessibili comportamenti complessi ma curiosi, lontani dagli stereotipi su fauna selvatica. Essi diventano più vicini alla quotidianità umana e più facili da comprendere per il grande pubblico.

La valorizzazione degli animali invisibili e il futuro della serie

Underdogs restituisce visibilità a specie altrimenti ignorate, dando importanza ai piccoli e insoliti attori del mondo animale. La serie invita a osservare la natura attraverso un filtro diverso, meno maestoso ma più reale e talvolta divertente. Il rapporto tra spettatore e questi animali “diversamente famosi” si fa immediato e intenso.

Il successo apre spazi per nuove puntate. Lo showrunner Dan Rees suggerisce che ci sarebbe materiale per molte stagioni, viste le numerose specie e comportamenti ancora da esplorare. Reynolds e il team sembrano pronti a proseguire questa sfida, intrecciando scienza e intrattenimento in modo originale.

Con questa serie National Geographic segna una svolta nella narrazione naturalistica, animata da un approccio rinfrescante che amplia il racconto della biodiversità in modi inattesi.

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