Un sit-in di protesta ha catturato l’attenzione a Ischia Porto, dove cittadini, amministratori e sindaci si sono uniti per manifestare contro gli abbattimenti di case abusive programmati sull’isola. Un tema caldo che coinvolge migliaia di immobili con difformità edilizie, spesso realizzati in situazioni di necessità. La mobilitazione giunge in un momento cruciale, poiché il capoluogo isolano si prepara a iniziative di demolizione per il 2025, con una forte richiesta di cambiamento normativo.
La situazione delle case abusive a Ischia
Secondo le stime ufficiali, sull’isola di Ischia ci sarebbero migliaia di immobili a rischio abbattimento a causa di difformità edilizie. Queste abitazioni, costruite in periodi storici diversi, orientano verso la necessità di riflessioni serie sul diritto alla casa. Non solo situazioni di abusivismo legate a scopi speculativi, ma anche case realizzate in risposta a necessità abitative primarie. La questione tocca nel profondo le vite di molte famiglie, e con l’avvicinarsi delle demolizioni programmate, le preoccupazioni aumentano, portando alla mobilitazione di cittadini e amministratori.
Il comune di Ischia ha recentemente ricevuto i fondi necessari per procedere all’abbattimento di quattro opere abusive costruite tra il 1998 e il 2008. A Serrara Fontana, in un gesto che ha colpito l’opinione pubblica, è previsto l’abbattimento di una casa abitata da una madre e dai suoi figli. Queste notizie hanno acceso il dibattito locale, stimolando la richiesta di misure legislative più giuste.
La protesta e l’unità dei sindaci
La protesta di ieri sera ha visto una nutrita partecipazione di sindaci e amministratori locali, tra cui i rappresentanti di Ischia Porto, Lacco Ameno e Serrara Fontana, insieme ai vice sindaci di Casamicciola e Barano. Questi leader hanno risposto con sensibilità alle preoccupazioni espresse dai manifestanti, sottolineando un impegno collettivo per difendere non solo le abitazioni a rischio ma anche il diritto alla casa.
Molti manifestanti hanno sollevato l’idea di una nuova norma che consenta ai giudici di non procedere agli abbattimenti. Questo richiamo si basa sulla necessità di distinguere tra abusi privi di opportunità abitative e quelli effettuati per speculazione. Gli amministratori hanno espresso la convinzione che una legislazione adeguata possa risolvere la questione, proponendo di fermare le demolizioni.
Riflessioni future e la strada da percorrere
Nel contesto di crescente mobilitazione, i cittadini di Ischia si preparano a organizzare un nuovo corteo nelle prossime settimane, continuando a lottare per i loro diritti. È evidente che la situazione attuale richiede non solo un’attenzione a livello locale, ma anche un dialogo serio con le istituzioni affinchè si arrivi a una risoluzione che tuteli le famiglie e le loro case.
La questione degli abbattimenti sull’isola di Ischia pone interrogativi cruciali riguardo alla normativa vigente. Le voci unite di sindaci e cittadini creano un fronte forte, che mira a rendere la questione della casa non solo un tema amministrativo, ma un diritto da garantire a tutti. L’attesa per una riforma che armonizzi le istanze di necessità e legalità è palpabile, e la lotta per salvaguardare le abitazioni a rischio continua a infiamma l’opinione pubblica.
Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina