Protesta a Comunanza per la chiusura dello stabilimento Beko: il Governo deve intervenire

Protesta a Comunanza per la chiusura dello stabilimento Beko: il Governo deve intervenire

La chiusura dello stabilimento Beko a Comunanza provoca una forte mobilitazione di lavoratori, sindacati e cittadini, richiedendo un intervento del Governo per proteggere posti di lavoro e l’economia locale.
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Protesta a Comunanza per la chiusura dello stabilimento Beko: il Governo deve intervenire - Gaeta.it

L’annuncio della chiusura dello stabilimento Beko di Comunanza ha scatenato una reazione forte e unitaria da parte di lavoratori, sindacati e cittadini. L’europarlamentare Matteo Ricci, presente alla manifestazione, ha sottolineato la necessità di unire le forze per evitare questa chiusura, chiedendo un intervento deciso da parte del Governo italiano per tutelare i posti di lavoro. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla capacità e la volontà delle istituzioni di proteggere le realtà produttive locali.

La manifestazione dei lavoratori e della comunità

La manifestazione a Comunanza ha visto una partecipazione significativa dei lavoratori Beko e delle rappresentanze sindacali, unite in un’unica voce per opporsi alla decisione dell’azienda. Tanti cittadini hanno preso parte all’evento, simboleggiando la preoccupazione di un’intera comunità per il futuro economico della zona. Durante l’incontro, i manifestanti hanno messo in evidenza le gravi ripercussioni che la chiusura dello stabilimento porterebbe non solo ai dipendenti, ma anche all’indotto e alle famiglie coinvolte.

Ricci ha enfatizzato che l’unità dei lavoratori e dei cittadini è fondamentale in questo momento critico, richiamando l’importanza di farsi sentire dalle istituzioni. I partecipanti alla manifestazione hanno esposto cartelloni e slogan, rivendicando diritti e richieste di sostegno da parte del Governo per garantire un futuro per il lavoro e l’occupazione in zona. La situazione non è solo una questione aziendale, ma un’operazione che rispecchia il benessere economico di Comunanza e delle aree limitrofe.

L’intervento del Governo e il Golden Power

Matteo Ricci ha ribadito che è cruciale per il Governo italiano esercitare il Golden Power per proteggere le aziende strategiche. Questo strumento giuridico consente allo Stato di intervenire in alcune operazioni societarie che possono avere impatti rilevanti sul mercato. Sono già state avviate azioni politiche, con un’interrogazione presentata a livello europeo, e Ricci ha comunicato la sua intenzione di richiedere un incontro con i commissari europei Stéphane Séjourné e Roxana Minzatu.

Tale incontro potrebbe rappresentare un’opportunità per discutere delle possibili repercussioni economiche dell’imminente chiusura e delle misure che possono essere messe in atto per proteggere gli interessi dei lavoratori italiani. La comunità e i rappresentanti politici intendono fare pressione affinché le istituzioni europee non rimangano inattive di fronte a situazioni che minacciano l’occupazione e il sostentamento di famiglie intere.

La posizione di Beko e le possibili conseguenze

Beko, parte del gruppo ArcelorMittal, ha comunicato la sua intenzione di chiudere lo stabilimento, evocando problemi legati alla viabilità economica e alla competitività del mercato. Tuttavia, le ragioni presentate dall’azienda sono oggetto di discussione e contestazione da parte dei dipendenti e dei sindacati, che chiedono maggiore trasparenza e giustificazioni valide per una scelta tanto drastica.

Le ripercussioni di questa chiusura potrebbero essere significative non solo sul piano occupazionale, ma anche sull’economia locale. Comunanza è un paese con una forte tradizione industriale e la perdita di un’importante azienda potrebbe determinare un effetto domino su altri settori, dalle piccole imprese locali al commercio. I timori sono tanti, e non c’è dubbio che ogni sforzo deve essere fatto per preservare i posti di lavoro e l’industria della zona.

Con la comunità di Comunanza in prima linea e il supporto di parlamentari come Matteo Ricci, resta da vedere quali azioni concrete verranno intraprese nei prossimi mesi per affrontare questa sfida.

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