La questione dei tribunali minori in Abruzzo torna al centro dell’attenzione politica durante la visita del sottosegretario al ministero della giustizia, andrea ostellari, a Sulmona. L’obiettivo è confermare l’impegno del governo nel mantenere aperti questi presidi giudiziari tramite proroghe temporanee, mentre si lavora a una proposta di legge per una riorganizzazione definitiva. Sul tavolo ci sono anche dubbi e critiche sull’accorpamento di alcune corti tributarie, una mossa che solleva timori sul futuro dell’accesso alla giustizia e sulla capacità di garantire servizi rapidi.
La visita di andrea ostellari a sulmona e incontri istituzionali
Il 2025 ha visto la presenza di andrea ostellari a Sulmona per sostenere il sindaco luca tirabassi e i candidati della lega, insieme al senatore alberto bagnai. L’incontro si è svolto principalmente presso il palazzo di giustizia, la sede del tribunale della città abruzzese, dove il sottosegretario ha avuto modo di dialogare con il consiglio dell’ordine degli avvocati locale. In questa occasione, ostellari ha ribadito la promessa di un futuro ritorno dei tribunali in forma stabile, dopo un lungo periodo di incertezza dovuto a chiusure e ridimensionamenti.
L’appoggio politico a livello nazionale si è concretizzato con la presenza di figure di spicco come bagnai e vincenzo d’incecco, coordinatore regionale della lega. L’obiettivo dichiarato è quello di rilanciare la funzione giudiziaria territoriale, che rappresenta un servizio fondamentale per la comunità e per il sistema legale abruzzese. La visita ha voluto sottolineare l’attenzione del governo verso un territorio che aspira a recuperare un presidio giudiziario pienamente funzionante.
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Proroghe temporanee e prospettive legislative per i tribunali abruzzesi
Il cuore della questione riguarda la proroga temporanea delle attività dei tribunali di sulmona, avezzano, lanciano e vasto. Il ministro della giustizia nordio aveva già promesso un intervento per stabilizzare queste sedi giudiziarie, e il sottosegretario ostellari ha confermato che si lavora a una soluzione provvisoria in attesa di una legge che possa fare chiarezza in modo permanente. Al momento, l’idea è di mantenere aperti gli uffici con personale adeguato e risorse necessarie, evitando che possano chiudere definitivamente senza alternative valide.
Questa proroga è stata definita indispensabile per garantire la continuità dei servizi, mentre al governo viene affidato il compito di esaminare un disegno di legge che modifichi la geografia giudiziaria sulla base di criteri territoriali e di funzionalità. La questione è stata portata in consiglio dei ministri e sarà discussa in parlamento. La decisione finale dovrebbe arrivare a breve, portando a un equilibrio tra esigenze locali e criteri nazionali di razionalizzazione.
Criticità nella riforma delle corti tributarie e audizione di gianni di matteo
Parallelamente alla questione dei tribunali, si è tenuta un’audizione al consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Qui gianni di matteo, membro dell’uncat , ha sollevato seri dubbi circa la proposta di ridurre da 103 a 39 le sedi delle corti tributarie. L’idea di concentrare le funzioni giudiziarie in meno uffici, secondo di matteo, rischia di rendere più difficile l’accesso ai giudici tributari, specie per i cittadini nei territori più isolati.
La riduzione proposta alarmerebbe anche per il carico di lavoro che sarebbe spostato sulle corti rimanenti. Nonostante i progressi nella digitalizzazione, il pericolo di rallentamenti si profila concreto. La riforma potrebbe compromettere, quindi, il funzionamento fluido e veloce di una giurisdizione già complessa. Questo confronto testimonia come il tema della riorganizzazione giudiziaria resti al centro del dibattito, con implicazioni dirette su efficienza e diritto di accesso ai servizi.
Situazione in abruzzo tra proroghe e riforme
Sulmona e l’intera regione abruzzese si trovano così al crocevia di scelte importanti. La proroga concessa mette una pezza temporanea su tribunali minori a rischio chiusura, ma il futuro dei presidi giudiziari dipenderà dall’esito di decisioni politiche e legislative da compiersi nei prossimi mesi. Le tensioni sulle riforme della giustizia, in particolare quelle tributarie, mostrano un quadro complesso e delicato.