Produzione di pesche, percoche e nettarine in europa nel 2025: focus su italia e gli altri paesi principali

Produzione di pesche, percoche e nettarine in europa nel 2025: focus su italia e gli altri paesi principali

Nel 2025 la produzione europea di pesche, percoche e nettarine cala del 7% a causa di condizioni climatiche avverse in Spagna, Grecia e Francia, mentre l’Italia mantiene livelli stabili con miglioramenti nel sud.
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Nel 2025 la produzione europea di pesche, percoche e nettarine cala del 7%, con Spagna, Grecia e Francia in difficoltà, mentre l'Italia mantiene livelli stabili grazie a condizioni climatiche favorevoli, soprattutto nel Sud. - Gaeta.it

Il 2025 vede in europa una riduzione complessiva della produzione di pesche, percoche e nettarine rispetto all’anno passato. Meno frutti provenienti da spagna, grecia e francia fanno calare il totale di circa il 7%. L’italia, invece, mantiene livelli stabili con una leggera flessione al nord e andamenti più positivi nel sud. Questi dati emergono dal report europêch 2025, diffuso dal cso italy, che monitora l’ortofrutta europea.

Lo stato della produzione italiana: andamento e caratteristiche della raccolta

In italia la stagione delle pesche, percoche e nettarine si prospetta buona per il 2025. La produzione complessiva resta all’incirca simile a quella di un anno fa, con alcune differenze regionali. Al centro-nord si registrano leggere diminuzioni, mentre nel sud del paese si nota un incremento dei quantitativi raccolti. Il clima ha avuto un ruolo decisivo: temperature e condizioni meteorologiche hanno favorito la crescita di frutti dal calibro maggiore rispetto al 2024.

Le tempistiche di raccolta seguono un andamento regolare. Nel sud italia i periodi di raccolta coincidono con quelli dello scorso anno, mentre al nord la maturazione si presenta in lieve ritardo. Ciò ha evitato sovrapposizioni tra le aree di produzione, consentendo una distribuzione più equilibrata del prodotto sul mercato e una gestione più efficiente della logistica. Questa differenza di calendario permetterà anche di evitare un eccesso di offerta concentrata in pochi giorni.

L’equilibrio tra quantità e qualità rimane un elemento cruciale per gli agricoltori italiani, chiamati a valorizzare la produzione e rispondere alla domanda interna ed estera. In alcune zone del sud, le condizioni meteo hanno favorito un calo del rischio di malattie e una migliore conservazione dei frutti. Il monitoraggio costante degli sviluppi climatici resta comunque fondamentale nelle prossime settimane, per evitare sorprese negative.

Condizioni climatiche e impatto regionale

Nel sud italia, le temperature miti e l’assenza di eventi climatici estremi hanno contribuito a un raccolto di qualità superiore, mentre al nord si osservano ancora lievi ritardi ma con prospettive comunque positive.

La situazione nei principali paesi produttori europei: spagna, grecia e francia

Gli altri grandi produttori europei presentano condizioni più difficili rispetto all’italia nel 2025. In spagna la produzione si riduce di circa il 5% rispetto al 2024, attestandosi intorno a 1,4 milioni di tonnellate. Le aree settentrionali, dove sono concentrate le fioriture, non hanno subito particolari problemi climatici. Tuttavia il sud del paese ha registrato piogge frequenti e elevata umidità nel periodo di fioritura, fattori che hanno influito negativamente sul raccolto.

In grecia le condizioni meteo sono state più severe. Un’ondata di freddo durante la fase di fioritura ha causato una riduzione significativa della produzione. Le pesche e nettarine sono calate del 19%, mentre le percoche hanno subito un decremento più marcato, vicino al 26%. Questo indebolimento riflette danni ai fiori più sensibili al gelo, con conseguenze dirette sulla quantità di frutti raccolti e quindi sull’offerta disponibile nei mercati locali e internazionali.

In francia la fioritura ha avuto luogo senza problemi particolari legati al freddo, ma le piogge intense hanno influito negativamente. L’eccessiva umidità nel periodo di fioritura potrebbe riflettersi in una riduzione della produzione del 15% rispetto al 2024. Questi eventi costringono i produttori a gestire maggiori rischi di malattie e a pianificare con attenzione la raccolta e la conservazione della frutta.

Effetti specifici per i paesi europei

La diversità climatica tra le regioni europee evidenzia la sfida di mantenere un’offerta stabile e di qualità in un contesto di variabilità meteorologica crescente.

L’impatto sul mercato europeo e le previsioni per la campagna 2025

Il risultato combinato di queste condizioni meteorologiche ed eventi climatici si traduce in una produzione complessiva europea di fronte a una contrazione del 7% rispetto allo scorso anno. Si stima una disponibilità totale di circa 3,2 milioni di tonnellate di pesche, percoche e nettarine. Questa riduzione crea diverse implicazioni per il mercato ortofrutticolo, influenzando prezzi, scambi e strategie commerciali.

Per l’italia il prolungarsi di condizioni favorevoli, soprattutto nel sud, potrebbe supportare una presenza stabile sul mercato, con frutta di calibro grosso apprezzata sia sul fronte interno che per le esportazioni. Le variazioni di calendario di raccolta aiutano a smaltire l’offerta e a ridurre picchi eccessivi.

Diversamente, spagna, grecia e francia devono affrontare una contrazione dell’offerta che può generare una spinta sui prezzi o una maggiore importanza delle importazioni per soddisfare la domanda. In particolare, il calo significativo in grecia sulle percoche rappresenta un segnale di difficoltà per quella categoria specifica.

Monitoraggio e scenari futuri

Il cso italy continuerà a monitorare l’evoluzione dei raccolti nelle prossime settimane, offrendo aggiornamenti utili agli operatori del settore e agli osservatori del mercato europeo. Le condizioni climatiche successive al periodo di fioritura, come temperature estive e precipitazioni, giocheranno un ruolo determinante nella definizione del saldo finale della campagna 2025.

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