La città di Bologna si prepara ad ospitare un evento musicale di rilievo legato alla riscoperta del patrimonio culturale locale. Il 17 maggio si terrà nella chiesa di Santa Cristina della Fondazza la prima esecuzione moderna integrale della seconda versione de “La passione di Gesù Cristo signor nostro”, un oratorio di Stanislao Mattei. L’iniziativa è promossa da Officina San Francesco e Bologna Festival e punta a valorizzare la figura del compositore bolognese in occasione dei duecento anni dalla sua morte.
La giornata di studi e il contesto storico dell’esecuzione
L’esecuzione del 17 maggio sarà preceduta da un’intera giornata dedicata a Stanislao Mattei, curata da Elisabetta Pasquini, docente all’Università di Bologna. Il programma scientifico è costruito attorno alla figura del compositore, che nacque a Bologna nel 1750 e intrecciò il suo percorso artistico e religioso con importanti nomi del tempo. La giornata rappresenta un momento di approfondimento sul ruolo di Mattei nella scena musicale locale, fornendo un quadro dettagliato della sua attività compositiva e didattica. Il concerto che segue sarà ad ingresso libero, favorendo dunque la partecipazione della cittadinanza.
L’oratorio di stanislao mattei: musica e collaborazioni storiche
L’opera protagonista dell’evento è “La passione di Gesù Cristo signor nostro”, su libretto del noto poeta Pietro Metastasio. Questa composizione sacra, che vede la sua seconda versione in prima esecuzione moderna, associò alla sua prima rappresentazione una curiosità storica significativa: nel 1806, la parte di Maria Maddalena fu interpretata da un giovane Gioachino Rossini, allora allievo di Mattei. Questa connessione tra maestro e allievo ha lasciato un segno indelebile nella storia musicale bolognese. L’oratorio si inserisce nel filone della musica sacra di fine Settecento, un genere nel quale Mattei operò prevalentemente.
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Figlio spirituale e musicale di padre Giovanni Battista Martini, Mattei divenne frate minore conventuale e mantenne un rapporto stretto con il suo mentore. Nonostante l’opposizione dell’Accademia dei filarmonici, Mattei fu scelto come coadiutore e successivamente come titolare della Cappella Musicale di San Francesco di Bologna, incarico prestigioso. La sua carriera lo portò anche alla direzione della musica nella basilica di San Petronio, dove insegnò contrappunto. Tra i suoi allievi si annoverano figure come Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, testimoni della sua influenza nella formazione musicale dell’epoca. Il corpus compositivo di Mattei è in gran parte costituito da musica sacra rimasta a lungo inedita prima di questa iniziativa.
Dettagli sull’esecuzione e formazioni coinvolte
L’evento musicale vedrà la partecipazione dell’Orchestra sinfonica Gioachino Rossini, diretta da Enrico Lombardi. Lo stesso direttore sarà a capo anche del Coro da Camera del Collegium Musicum Almae Matris e guiderà un quartetto vocale di rilievo. Il cast comprende il soprano Giulia Bolcato nel ruolo di Pietro, il mezzosoprano Gaia Petrone come Maddalena, il tenore Manuel Amati nel ruolo di Giovanni e il baritono Marco Bussi che interpreta Giuseppe d’Arimatea. La scelta della chiesa di Santa Cristina della Fondazza contribuisce a rievocare l’atmosfera originaria delle esecuzioni sacre, conferendo al concerto una dimensione autentica e suggestiva.
Questa iniziativa riflette una forte attenzione verso il recupero del patrimonio musicale bolognese, riportando all’attenzione del pubblico brani poco noti e valorizzando compositori locali legati al tessuto storico e artistico della città. L’esecuzione del 17 maggio si inserisce così in un contesto culturale che mira a mantenere vive le tracce di una tradizione musicale con radici profonde e a offrire nuove esperienze a chi segue la vita culturale bolognese.