Il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio importante al quotidiano della minoranza slovena in Italia, Primorski dnevnik, nel giorno in cui il giornale celebra gli 80 anni di attività. La sua lettera, pubblicata interamente nella doppia lingua slovena e italiana, sottolinea il contributo che il quotidiano ha dato alla tutela della cultura e della lingua slovena nel territorio italiano. Mattarella richiama inoltre il valore delle istituzioni e dei cittadini nel far rispettare le norme che proteggono le minoranze linguistiche, evidenziando occasioni di confronto culturale di rilievo come quelle proposte dalle città di Gorizia e Nova Gorica, capitali europee della cultura 2025.
Il valore del primorski dnevnik per la minoranza slovena
Primorski dnevnik rappresenta da otto decenni un punto di riferimento per la minoranza slovena presente in Italia. Il suo ruolo non si limita alla mera informazione ma si estende alla salvaguardia della cultura e della lingua slovena, soprattutto in un contesto in cui queste identità rischiano di essere marginalizzate. Nel messaggio di Mattarella si riconosce il contributo diretto del quotidiano nel mantenere viva la memoria linguistica e culturale dei sloveni in Italia, definendola un patrimonio da preservare con impegno dalle istituzioni e dalla società civile.
La lettera del capo dello stato evidenzia come la tutela formale sia garantita sia dalla costituzione italiana che dal diritto europeo. Però spetta a tutti, cittadini e organizzazioni, trasformare questi principi in azioni concrete e quotidiane. Questo significa praticare il rispetto delle diversità e favorire la convivenza come un fatto naturale, non solo come un dettame legislativo. Il quotidiano si configura come un esempio di questo impegno, dimostrando che l’identità può coesistere con l’appartenenza nazionale.
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Gorizia e nova gorica: un esempio di riconciliazione attraverso la cultura
Mattarella cita come esempio concreto il successo di Gorizia e Nova Gorica, città che condividono un confine ma anche una storia complessa e spesso divisa da conflitti. Nel 2025, entrambe sono state designate capitali europee della cultura, un titolo che riconosce la capacità di queste aree di affrontare il passato e costruire insieme un futuro di cooperazione e arricchimento reciproco. L’evento di apertura, presieduto dal presidente italiano e dalla presidente slovena Nataša Pirc Musar nell’evocativa piazza della Transalpina, rappresenta un momento simbolico importante di dialogo e condivisione.
La piazza, posta al confine tra i due paesi, simboleggia la storia comune di territori attraversati da differenze, ma anche da elementi che uniscono. Questo riconoscimento non è solo culturale ma ha ricadute sociali e politiche, dimostrando come un impegno condiviso possa favorire la comprensione e il rispetto tra le comunità. Nel contesto europeo, queste iniziative hanno un ruolo cruciale nel mostrare la possibilità di superare le divisioni storiche attraverso la cooperazione culturale.
Appuntamenti futuri e solidarietà tra italia e slovenia
Il presidente Mattarella annuncia inoltre un prossimo impegno istituzionale a Capodistria, in Slovenia, dove parteciperà all’inaugurazione dell’anno scolastico nel rinnovato Collegio dei Nobili. Questa istituzione con una lunga storia è vista come un simbolo di convivenza e della capacità di tutelare le minoranze, un tema centrale nel rapporto tra Italia e Slovenia. L’evento è anche un segnale di collaborazione che vuole estendersi oltre i confini nazionali, prendendo come esempio i rapporti bilaterali per offrire spunti a paesi balcanici con controversie profonde.
La lettera richiama l’Unione Europea quale spazio decisivo per questa opera di riconciliazione. L’appartenenza comune diventa un mezzo per promuovere stabilità, progresso e coesione sociale. I tentativi di allargamento dell’Unione sono presentati come necessari e urgenti per garantire pace e sviluppo in aree ancora segnate da tensioni nazionali. Il sostegno delle società civili, e anche dei media come Primorski dnevnik, risulta fondamentale per mantenere viva questa prospettiva attraverso la diffusione di modelli di convivenza positiva.
Il messaggio del presidente sulla convivenza e l’identità
La lettera chiude con un forte richiamo a un modello di convivenza che non si basa sull’omogeneità ma sul rispetto e la valorizzazione delle differenze. Mattarella sottolinea come preservare la propria identità non debba mai diventare un ostacolo, ma un modo per arricchire la vita collettiva. La testimonianza del Primorski dnevnik è citata come esempio da seguire, quello di una comunità che vive la diversità come valore e risorsa.
Questo messaggio si inserisce in un contesto europeo in cui le minoranze devono trovare spazi e attenzioni per non scomparire, ma non solo come entità separate. La sfida resta quella di tradurre le norme in esperienze quotidiane, in azioni visibili di rispetto e integrazione. L’impegno del presidente e delle istituzioni in questa direzione si manifesta non solo con le parole ma anche con la partecipazione a eventi simbolici e momenti condivisi che fanno da ponte tra popoli vicini.
Il Primorski dnevnik, celebrando un anniversario importante, riceve quindi un riconoscimento ufficiale che rafforza la sua funzione non solo di testimone ma di attore attivo di una storia che riguarda un intero territorio e la sua complessa identità culturale.