La cultura pugliese e la memoria storica italiana si fondono in un evento imperdibile. Giovedì 17 ottobre 2024, alle ore 18, la Sala Roma di via Aldrovandi 16 farà da cornice alla presentazione del libro “Figlio della terra: la leggenda di Peppino Di Vittorio”, scritto da Antonio Del Giudice e pubblicato da Castelvecchi editore. L’Associazione Pugliese di Roma è l’organizzatrice di questo incontro, arricchito dalla partecipazione di esperti e appassionati di storia e letteratura.
Un viaggio nella memoria: il romanzo di Antonio Del Giudice
“Figlio della terra” nasce da un episodio casuale che risale a due anni fa, quando Antonio Del Giudice, durante un pranzo con il suo editore, inizia a raccontare storie della sua infanzia trascorsa in Puglia negli anni Cinquanta. La scintilla creativa scaturisce da un ricordo vivido: un corteo di persone che porta in processione una grande foto di un uomo. Questa immagine, impressa nella mente del giovane Del Giudice, è espressione della figura di Peppino Di Vittorio, un “comunista ma persona per bene”. La narrazione ripercorre i ricordi di un bambino che, incantato, osserva l’importanza di quel momento e il significato della presenza di quella figura carismatica.
Settant’anni dopo, il bambino è cresciuto ed è diventato un giornalista per la “Gazzetta del Mezzogiorno”. Tra le pagine di “Figlio della terra”, Del Giudice restituisce la voce a chi ha lottato per i diritti dei braccianti e degli operai, emblema di dedizione e impegno sociale. La narrazione si apre su un evento cruciale, il 3 novembre 1956, che segna non solo la vita del giovane protagonista ma anche un capitolo significativo della lotta per i diritti civili e sociali in Italia.
L’opera mira a recuperare la memoria storica di Peppino Di Vittorio, considerato uno dei più importanti attivisti del secolo scorso, che continua a ispirare generazioni di italiani. La rielezione della sua vita e delle sue battaglie diventa pertanto un tributo all’impegno civico e un invito a riflettere sull’attualità delle sue lotte.
Chi è Antonio Del Giudice
Antonio Del Giudice è una figura di spicco nel panorama giornalistico italiano, con una carriera che si estende in diverse testate. Originario di Andria, ha lavorato per la “Gazzetta del Mezzogiorno” e ha collaborato con importanti quotidiani come “Paese Sera”, “La Repubblica”, “L’ora di Palermo” e “L’Unità”. Il suo ruolo di direttore del Centro di Abruzzo testimonia la versatilità e la leadership che caratterizzano il suo percorso professionale.
Oltre a “Figlio della terra”, Del Giudice ha firmato diverse opere, tra cui “La Pasqua bassa” e “Il ragazzo che rubava le parole”. La sua narrativa esplora temi di grande rilevanza sociale e culturale, confermando il suo impegno nell’analisi critica della realtà italiana. Tracciando legami tra passato e presente, Del Giudice invita il lettore a riflettere sul significato delle proprie radici e sull’eredità dei grandi uomini del passato.
Riconosciuto per la sua capacità di intrecciare storie personali a narrazioni più ampie, Del Giudice pone un forte accento sulla memoria collettiva e sull’importanza di mantenere viva la coscienza storica, temi che emergono chiaramente nella sua ultima pubblicazione. Un autore che, attraverso le sue opere, continua a contribuire al dibattito culturale e politico dell’Italia contemporanea.