Un nuovo progetto dedicato all’integrazione sociale prende forma a Santa Marinella con l’avvio di un corso di pittura rivolto alle donne. L’iniziativa, ospitata presso il Centro Missionario Padre Lorenzo e Madre Crocefissa, vuole favorire l’incontro fra donne italiane e straniere residenti in città, creando uno spazio di scambio culturale e crescita comune. Dietro al progetto c’è la volontà di superare barriere linguistiche e culturali attraverso l’arte, mettendo in contatto persone di origini diverse.
Il ruolo storico e simbolico delle suore carmelitane a santa marinella
Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche suor lilian kapongo, superiora generale della congregazione che gestisce il centro. La religiosa ha ricordato il valore storico di questa iniziativa, lanciata nel centenario della fondazione della congregazione stessa. Padre Lorenzo van den Eerenbeemt e madre Crocefissa, infatti, cento anni fa arrivarono a Santa Marinella con l’intento di promuovere una comunità aperta all’incontro fra culture diverse.
Il corso di pittura rispecchia proprio questa visione: un’occasione per prendersi cura delle persone e accompagnarle nel percorso di inserimento sociale e culturale. La presenza delle suore e il sostegno alla nuova iniziativa confermano il legame stretto fra impegno religioso e attenzione alle realtà del territorio, in particolare alle esigenze di una cittadina con una popolazione sempre più multietnica. Il centro missionario diventa così fulcro di attività volte a favorire l’inclusione e la solidarietà.
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Calendario e modalità del corso di pittura
Gli incontri si terranno nel corso dell’estate con frequenza settimanale, offrendo alle partecipanti un’attività regolare ma non impegnativa, in un contesto rilassato e amichevole. Da settembre l’intensità delle lezioni aumenterà, con appuntamenti più ravvicinati dedicati a chi vorrà proseguire il percorso. Questo permette di organizzare un ciclo che si adatta alle esigenze delle donne coinvolte, molte delle quali hanno impegni familiari o lavorativi.
L’idea è mantenere un equilibrio fra apprendimento artistico e momento di socializzazione. La pittura diventa un mezzo per confrontarsi, conoscersi e condividere esperienze di vita, in un contesto che unisce persone di paesi diversi. La dinamica delle lezioni sarà improntata all’ascolto, alla partecipazione e al rispetto reciproco, in modo da costruire un gruppo coeso e aperto, capace di esprimersi anche attraverso il linguaggio visivo.
Questa scelta di diluire l’attività nel tempo e di riprenderla con più intensità in autunno favorisce anche il consolidamento di relazioni e l’infiltrarsi di nuove proposte culturali, che possono svilupparsi intorno al corso stesso. In questo modo, Santa Marinella si conferma luogo dove l’incontro fra comunità diverse assume forme pratiche e continuative.
Una proposta di inclusione attiva attraverso l’arte
Il corso di pittura è stato inaugurato all’interno del Centro Missionario gestito dalle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa di Gesù Bambino. Questo ambiente accogliente diventa teatro di un percorso che vuole favorire il dialogo fra culture diverse, partendo dalla creatività. Il progetto nasce dall’idea di creare momenti di confronto tra donne straniere e italiane, occasioni utili per costruire legami e conoscersi. I partecipanti potranno esprimersi attraverso la pittura, una lingua universale capace di abbattere distanze e pregiudizi.
La dott.ssa Pauline Kashale, promotrice del corso e presidente dell’associazione RéseauFondarc Onlus, ha sottolineato come l’integrazione richieda diritti e doveri ma anche riconoscimento e valore nella società. Il corso si inserisce in questo quadro, offrendo un’occasione concreta di partecipazione alla vita culturale e sociale del territorio. L’obiettivo è quindi non solo insegnare tecniche artistiche, ma creare un clima di accoglienza e scambio, attraverso momenti di dialogo che vanno oltre la semplice attività formativa.