Il festival pontino di musica torna a animare la provincia di Latina con la sua 61ª edizione, partendo da Sermoneta il 3 luglio 2025. Tra concerti e performance, la rassegna offre un repertorio che attraversa generi e secoli, coinvolgendo più di cento musicisti. La prima serata si concentra su una figura dimenticata del XIX secolo: la pianista e compositrice francese Louise Dumont Farrenc, ricordata attraverso la sua musica e una narrazione teatrale.
La partenza del festival pontino nel cuore storico di sermoneta
Il festival si apre giovedì 3 luglio 2025 alle 21 nel suggestivo castello Caetani di Sermoneta, un borgo medievale che offre un’atmosfera unica per eventi culturali. L’edizione di quest’anno si svolge fino al 31 luglio e distribuisce oltre venti concerti in varie località della provincia di Latina, dalla storica abbazia di Valvisciolo, passando per le coste di Sabaudia, fino alla città di Latina.
Le esibizioni riuniscono più di cento musicisti, tra solisti e ensemble, offrendo una varietà di programmi che spaziano dal barocco ai brani più popolari contemporanei. Il festival attrae un pubblico eterogeneo grazie alle scelte musicali che alternano capolavori raramente eseguiti a repertori noti. Questa lunga manifestazione conferma il ruolo centrale nella diffusione della musica e nello sviluppo dell’offerta culturale locale, portando in scena spazi architettonici di rilievo e un cartellone ricco che coinvolge artisti di calibro nazionale e internazionale.
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Il tributo a louise dumont farrenc nello spettacolo di apertura
La serata inaugurale si concentra su una figura femminile che ha lasciato un segno nel panorama musicale francese dell’Ottocento: Louise Dumont Farrenc . Nel 2025 si celebra il 150° anniversario della sua morte, occasione che il festival sfrutta per riportare alla luce il suo contributo artistico spesso negletto.
Il trio formato da Mihaela Costea , Silvia Chiesa e Linda Di Carlo propone un programma con alcune delle opere da camera più significative di Farrenc. L’evento si intitola «louise farrenc: una donna allo specchio» ed è arricchito dalla presenza della celebre attrice italiana Anna Bonaiuto. L’attrice alterna il racconto alla musica, interpretando la stessa compositrice attraverso un testo di Antonella Campani. Questo permette agli spettatori di scoprire i dettagli della vita e della carriera di Farrenc, con un’attenzione particolare alle difficoltà affrontate in un ambiente musicale dominato dagli uomini.
La musica e la storia di louise dumont farrenc in scena
La serata mette in luce non solo la musica di Louise Dumont Farrenc, ma anche la sua vita di donna che ha superato ostacoli professionali legati al sesso e all’epoca storica. Farrenc riuscì a diventare docente di conservatorio, ottenendo uno stipendio pari a quello dei colleghi maschi, un riconoscimento raro per una donna nel XIX secolo.
Il programma musicale della serata include brani come l’air russe varié op.17 per pianoforte, che mostra l’abilità di Farrenc nel tema e variazioni. Si ascolta anche l’andante sostenuto dalla sonata op. 46 per violoncello e pianoforte, che esprime la sua capacità di fondere lirismo e tecnica strumentale. Le variazioni concertanti op. 20 per violino e pianoforte e il trio n.2 in re minore op.34 completano l’esplorazione del repertorio cameristico, mettendo in risalto gli intrecci tra strumenti e la struttura classica ma ricca di sfumature.
Attraverso questo omaggio musicale allegato a una narrazione teatrale, il pubblico ha modo di scoprire una musicista che ha combattuto i pregiudizi e imposto la sua presenza in un contesto musicale tradizionalmente maschile, e che oggi trova finalmente uno spazio adeguato nel patrimonio sonoro europeo.