Il Polo bibliotecario di Potenza ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento: il premio nazionale “Maria A. Abenante”. Questo prestigioso premio è stato conferito per l’eccezionale impegno nella realizzazione e nell’ospitalità del progetto “Cinema ad Alta Voce”, un’iniziativa che enfatizza l’importanza dell’accessibilità e dell’inclusione nel mondo della cultura. Questo evento ha avuto luogo durante la ventiquattresima edizione del workshop della biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia, svoltosi a Bari, dove il direttore Luigi Catalani ha avuto l’onore di ritirare il premio.
Il progetto “Cinema ad Alta Voce”
Il progetto “Cinema ad Alta Voce” è nato dall’idea di promuovere il cinema come strumento di inclusione sociale. Ideato e organizzato dal Consorzio Concreto, il progetto ha ricevuto il supporto dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Basilicata, insieme al patrocinio della Regione Basilicata. L’iniziativa si è proposta di offrire un’esperienza cinematografica accessibile a tutti, coinvolgendo un pubblico di circa 200 partecipanti, tra cui vedenti, non vedenti e ipovedenti.
L’ideazione del progetto è stata caratterizzata dalla volontà di abbattere le barriere che spesso limitano l’accesso alla cultura. Attraverso proiezioni adattate, il progetto ha mirato a fornire un’esperienza coinvolgente, permettendo ai partecipanti di apprezzare opere cinematografiche con l’aggiunta di narrazione audio e altri strumenti che facilitano la fruizione dei contenuti. Di conseguenza, l’evento ha contribuito non solo a promuovere l’arte cinematografica, ma anche a sensibilizzare la comunità locale sull’importanza di un accesso inclusivo alla cultura.
Un riconoscimento significativo
Il premio “Maria A. Abenante” non rappresenta solo un traguardo per il Polo bibliotecario di Potenza, ma anche un segnale di progresso in termini di accessibilità culturale e sociale. Nella cerimonia di consegna, Luigi Catalani ha sottolineato come questo riconoscimento sia il frutto di un impegno collettivo volto a garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle proprie limitazioni, possano godere della bellezza del cinema. La premiazione avviene in un contesto in cui l’accessibilità sta diventando sempre più una priorità nelle politiche culturali italiane.
Il premio non è solo un simbolo di successo, ma è visto come uno stimolo per continuare a lavorare su progetti simili in futuro. La biblioteca si è distinta per la capacità di adattarsi alle esigenze comunicative e culturali dei suoi utenti, portando avanti un dialogo costante con le associazioni locali e regionali per sviluppare ulteriormente l’inclusione sociale.
L’importanza dell’accessibilità nella cultura
L’accessibilità culturale è un tema di crescente rilevanza nel panorama odierno. La possibilità di fruire dell’arte e della cultura da parte di tutti, senza distinzioni, è diventata un elemento cruciale per una società inclusiva. In questo contesto, iniziative come “Cinema ad Alta Voce” svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la partecipazione attiva di tutti i cittadini nella vita culturale.
L’obiettivo di creare un accesso universale al patrimonio culturale è finalmente riconosciuto come un diritto fondamentale. In Italia, numerose istituzioni stanno portando avanti progetti simili, mirando a integrare persone con diverse abilità nei circuiti culturali. Attraverso una maggiore visibilità per le iniziative accessibili, si auspica di contribuire all’abbattimento di pregiudizi e barriere che storicamente hanno ostacolato la piena partecipazione.
Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 da Marco Mintillo