L’Europa e gli Stati Uniti sono vicini a un’intesa di principio sui dazi commerciali che tengono banco da tempo. Fonti diplomatiche riferiscono che i negoziati sono entrati in una fase decisiva e potrebbero concludersi a breve. Questo passo arriva in vista del Consiglio Ue sul commercio convocato in via straordinaria per lunedì prossimo, momento in cui i governi europei valuteranno gli sviluppi di questi colloqui cruciali.
La fase finale dei negoziati tra ue e stati uniti
Da quanto trapela, la Commissione europea ha segnalato che un’intesa potrebbe essere raggiunta entro pochi giorni. I lavori sul tavolo negoziale si sono intensificati nelle ultime settimane, spingendo verso una chiusura definitiva. L’obiettivo più immediato sarebbe evitare l’attivazione automatica dei controdazi prevista per il 14 luglio. La posta in gioco riguarda le tariffe che l’Unione europea ha deciso di introdurre in risposta a quelle americane, legate a questioni commerciali e tecnologiche che coinvolgono vari settori.
Le riunioni si stanno svolgendo a livello diplomatico ma coinvolgono anche rappresentanti politici, con l’intenzione di mettere a punto accordi che riducono le tensioni commerciali senza compromettere gli interessi di entrambe le parti. Finora, i negoziati si sono trovati di fronte a ostacoli tecnici e posizioni divergenti, ma gli ultimi segnali indicano una convergenza sulle condizioni essenziali. Il tempo resta breve, perché l’attivazione dei dazi sta per entrare in vigore e nessuno vuole essere colto impreparato.
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Il ruolo degli ambasciatori ue e il consiglio commercio di lunedì
Domani è prevista la riunione del Coreper, l’organo che riunisce gli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’Ue. Sarà l’occasione per fare il punto sulle discussioni in corso e preparare il terreno per il Consiglio straordinario sul commercio previsto lunedì. Le decisioni che saranno prese dipenderanno molto dagli sviluppi dell’ultima ora nelle trattative con gli Stati Uniti.
Gli ambasciatori analizzeranno le diverse posizioni, in vista di un possibile stop all’entrata in vigore automatica dei controdazi. Quel che accadrà adesso è nelle mani di Bruxelles, dove si deciderà se sospendere o meno l’aumento delle tariffe. Nel caso in cui i negoziati dovessero fallire, l’Unione ha già annunciato di essere pronta con un secondo pacchetto restrittivo, per rafforzare o estendere la risposta commerciale. Ci si prepara quindi a un confronto tanto importante quanto delicato, con ripercussioni dirette sull’economia europea e le relazioni transatlantiche.
Lo scenario se i negoziati dovessero fallire
I controdazi del 14 luglio rappresentano una scadenza chiave. Nel caso in cui non si raggiungesse un accordo, Bruxelles è pronta a far scattare misure aggiuntive. Un secondo pacchetto di contromisure potrebbe includere dazi più ampi o colpire altri prodotti americani. Questa strategia servirebbe a mantenere la posizione dell’Ue in negoziazioni durature e a rispondere alle politiche tariffarie degli Usa.
Gli osservatori sottolineano che la reazione di Bruxelles sarà calibrata, non immediata e aggressiva, ma piuttosto pensata per mantenere un equilibrio nei rapporti commerciali. Seguiranno settimane di confronto, possibili rinegoziazioni e interventi diplomatici. Le prossime ore saranno decisive per capire quale strada prenderà questa partita, che interessa direttamente aziende, settori produttivi e consumatori nei due continenti.
La pressione di entrambe le parti resta alta
L’economia globale osserva con attenzione, dato che eventuali dazi aggiuntivi potrebbero condizionare catene produttive e scambi tra Europa e Usa. L’esito dei negoziati sarà un elemento fondamentale per definire il futuro dei rapporti commerciali tra le due potenze.