Porto di trieste primo trimestre 2025: calano le rinfuse liquide, boom dei container e traffico passeggeri in calo

Porto di trieste primo trimestre 2025: calano le rinfuse liquide, boom dei container e traffico passeggeri in calo

Il porto di Trieste nel primo trimestre 2025 registra un calo del 4,25% nelle merci totali, con forti perdite nelle rinfuse liquide e una crescita record del 34,75% nei container; traffico passeggeri in diminuzione.
Porto Di Trieste Primo Trimest Porto Di Trieste Primo Trimest
Il porto di Trieste chiude il primo trimestre 2025 con un calo delle merci liquide e del traffico passeggeri, ma registra una forte crescita nel settore container e stabilità nel trasporto ferroviario nonostante problemi infrastrutturali. - Gaeta.it

Il porto di trieste ha chiuso il primo trimestre del 2025 mostrando performance discordanti tra i vari comparti. Le tensioni geopolitiche mondiali e il rallentamento della domanda internazionale hanno pesato soprattutto sulle merci liquide, mentre i container registrano risultati eccezionali. Il traffico passeggeri invece diminuisce, mentre il trasporto ferroviario resta pressoché stabile nonostante problemi infrastrutturali nei valichi alpini.

Impatto delle tensioni internazionali e del contesto economico sul porto di trieste

L’attività del porto di trieste ha risentito delle condizioni economiche globali segnate da un clima incerto. La domanda internazionale rallenta, in un quadro dove le tensioni geopolitiche creano un terreno difficile per il commercio marittimo. In particolare, la movimentazione complessiva delle merci è scesa del 4,25% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, passando a 13,6 milioni di tonnellate.

Questo calo si concentra soprattutto sulle rinfuse liquide, che hanno segnato un tonfo del 12,34%, con 8,6 milioni di tonnellate movimentate. A incidere è stata anche la manutenzione programmata di alcune raffinerie collegate al terminal TAL, un nodo cruciale per il porto. Di conseguenza, il settore delle merci liquide ha sofferto tanto da influenzare negativamente il risultato complessivo del porto.

Il rallentamento economico globale ha dunque avuto un impatto diretto e netto sul traffico merci, mettendo in evidenza la sensibilità dello scalo triestino rispetto agli scenari esterni. La flessione del settore liquido sottolinea la relazione stretta tra infrastrutture di raffinazione e operazioni portuali. Resta da valutare nei prossimi mesi l’adattamento alle condizioni di mercato, anche in previsione di possibili ulteriori tensioni o cambiamenti.

Crescita eccezionale nel settore container

In contrasto con il calo delle rinfuse liquide, il comparto container ha segnato un progresso importante e inedito nella storia del porto di trieste. Nei primi tre mesi del 2025 sono stati movimentati 237.534 TEU, un aumento del 34,75% rispetto al primo trimestre 2024. Questi dati indicano un nuovo record per lo scalo triestino, mai raggiunto in precedenza in questo periodo dell’anno.

È significativo anche il dato del solo mese di marzo, che ha toccato 87.837 TEU, crescendo del 39,34% rispetto a marzo 2024. Il risultato di marzo rappresenta il miglior mese mai registrato per questa tipologia di traffico al porto di trieste. Un andamento così marcato testimonia una domanda crescente di servizi containerizzati e conferma l’importanza strategica dello scalo nell’area adriatica.

Oltre ai container movimentati direttamente, si evidenzia una crescita nel traffico container a bordo delle navi RO-RO, che hanno raggiunto 31.717 TEU, segnando un +11,30%. Questi risultati indicano una diversificazione crescente e una migliore integrazione dei servizi offerti. La crescita nel comparto container rappresenta un elemento positivo per l’economia portuale, dal momento che si lega a flussi commerciali internazionali e alle catene logistiche globali.

Trend positivi nel settore delle merci varie e nel traffico ro-ro

Il porto di trieste ha mostrato segni di miglioramento anche nei carichi definiti come merci varie. Per questo segmento sono state movimentate 4,9 milioni di tonnellate, un aumento del 14,62% rispetto ai primi tre mesi del 2024. Questo incremento contribuisce a bilanciare la flessione registrata nelle rinfuse liquide, alimentando aspettative più positive per il futuro.

Anche il traffico RO-RO, ossia quello delle merci trasportate su mezzi rotabili, ha mantenuto una certa solidità. Sono state movimentate 77.618 unità con una crescita del 2,35%. L’attività correlata alla “autostrada del mare” registra un aumento delle toccate delle navi da e per la turchia, salite da 209 a 227 nell’arco del trimestre . Questo dimostra un rafforzamento dei collegamenti marittimi nel Mediterraneo orientale.

Adattamento e diversificazione dello scalo

Le performance dei comparti merci varie e RO-RO riflettono nella loro totalità un porto capace di reagire e diversificare i movimenti, adattandosi a mercati in varia evoluzione. Questi segnali risultano fondamentali per tenere aperte nuove linee di traffico e garantire continuità operativa in momenti di incertezza globale.

Flessione del traffico passeggeri e regolarità del traffico ferroviario

Il settore dei passeggeri ha invece subito un forte rallentamento nel primo trimestre del 2025. Il numero di crocieristi registrati è sceso a 2.370, pari a una diminuzione del 37,73% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo calo riguarda soprattutto il traffico crocieristico, generando preoccupazioni sulle prospettive turistiche nel porto.

Al contrario, il traffico ferroviario si è mantenuto pressoché stabile, con 2.084 treni transitati nel periodo . Il dato appare significativo considerando le difficoltà infrastrutturali registrate lungo i principali valichi alpini, in particolare al brennero e tarvisio. Quei disagi hanno inciso sulla puntualità e sulla regolarità dei flussi transfrontalieri, rallentando alcune operazioni.

Mantenere quasi invariato il traffico ferroviario in un contesto di criticità infrastrutturali evidenzia un impegno concreto per garantire la continuità della logistica su rotaia. L’importanza dei collegamenti ferroviari per il porto di trieste è evidente nell’ottica di un sistema di trasporti integrato e sostenibile, capace di superare tensioni e limitazioni di traffico.

La flessione nei passeggeri, invece, segnala il bisogno di interventi e strategie per rilanciare questo segmento importante, specie in vista delle stagioni turistiche future che potrebbero subire impatti dalle dinamiche globali ancora in gioco.

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