L’approvazione dell’assestamento di bilancio in Lombardia ha acceso il dibattito tra maggioranza e opposizioni. Nonostante le critiche, alcune forze di minoranza hanno registrato risultati concreti, come l’istituzione di un fondo per il sostegno agli affitti. Il confronto in Consiglio regionale rivela tensioni legate alle scelte politiche che riguardano la sanità, il lavoro e le politiche abitative.
La posizione del pd: un primo passo sul sostegno agli affitti ma restano i nodi irrisolti
Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in regione Lombardia, ha espresso una posizione articolata dopo il voto sul bilancio. Ha sottolineato l’importanza dell’istituzione di un fondo regionale per il sostegno agli affitti, definendo questo risultato una “prima risposta” a un problema che il governo nazionale ha aggravato, riducendo drasticamente il fondo sostegno affitti. Il Pd mette in evidenza la necessità di affrontare criticità gravi come le liste d’attesa in sanità, le migliaia di case popolari non utilizzate e la situazione poco chiara nel mondo del lavoro. Majorino critica il bilancio per non aver dato risposte adeguate a queste problematiche, rimarcando come le questioni abitative rimangano centrali nel dibattito pubblico regionale.
Il no del movimento 5 stelle tra accuse di immobilismo del centrodestra
Il Movimento 5 Stelle ha scelto la linea netta del rifiuto all’assestamento di bilancio. Nicola Di Marco, capogruppo M5s, ha spiegato che il voto contrario nasce dalla frustrazione per una maggioranza del Centrodestra “chiusa nella propria bolla”, impegnata in litigi interni per giorni senza discutere seriamente le emergenze del territorio. Secondo Di Marco, mentre il Consiglio regionale si bloccava, fuori dal palazzo si accumulavano problemi e bisogni della cittadinanza lombarda ignorati dal centrodestra. Questa critica punta a sottolineare una mancanza di concretezza e di attenzione alle questioni sociali da parte della maggioranza governativa.
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Lisa Noja di Italia Viva ha espresso un giudizio negativo sull’assestamento, pur riconoscendo un tentativo di dialogo. Secondo lei, il bilancio continua a riflettere “una visione politica che la Lombardia non si merita”, con risorse distribuite a pioggia e con discrezionalità, più per coltivare bacini elettorali che per risolvere problemi reali. Nel mirino finiscono in particolare la sanità e la tutela dei disabili, temi percepiti come trascurati. Michela Palestra del Patto Civico ha ribadito la necessità di maggiore attenzione a sanità, diseguaglianze sociali e fragilità. Entrambe chiedono un uso più mirato e responsabile delle risorse pubbliche, chiedendo una diversa gestione rispetto a quella attuale.
Attenzione umanitaria per gaza e cisgiordania grazie a un emendamento del consiglio regionale
Tra gli aspetti positivi collegati al bilancio regionale c’è la destinazione di 100mila euro per le associazioni impegnate ad assistere la popolazione di Gaza e Cisgiordania. Onorio Rosati di Avs ha spiegato che ci sono voluti quasi due mesi di lavoro per far approvare questa misura, che rappresenta un primo gesto di solidarietà da parte del Consiglio regionale rispetto alla crisi umanitaria in corso. Questo fondo dovrebbe supportare interventi di soccorso in un’area segnata da gravi tensioni e difficoltà da metà 2025. Rosati ha definito questo risultato un segnale concreto, anche se tardivo, di attenzione regionale verso quella emergenza.
L’approvazione dell’assestamento di bilancio in Lombardia ha avuto ripercussioni sulle relazioni politiche e rafforzato alcune divisioni tra maggioranza e minoranze. Il confronto si è concentrato su temi centrali come la casa, la sanità e il sostegno alle fasce deboli, senza riuscire a trovare un’intesa più ampia sulla gestione delle risorse regionali. Le posizioni restano distanti, con le opposizioni che rivendicano qualche conquista ma insistono sulle criticità non affrontate.