Il dibattito in consiglio comunale a pescara si accende dopo la bocciatura di una mozione presentata dal partito democratico. La proposta puntava a riconoscere il ponte del mare come bene di interesse culturale e a stabilire linee guida chiare per la sua manutenzione e valorizzazione. La decisione ha sollevato critiche da alcuni consiglieri, che temono rischi per il futuro dell’opera considerata simbolo della città.
La mozione del pd per il riconoscimento del ponte del mare come bene culturale
La mozione presentata dal gruppo del pd mirava a far riconoscere ufficialmente il ponte del mare come bene di interesse culturale tramite la soprintendenza. Questo procedimento avrebbe permesso di aumentare la tutela dell’opera e di facilitare l’accesso a fondi statali specifici per la sua conservazione. Nel testo si faceva esplicito riferimento all’importanza di preservare un simbolo architettonico e culturale che caratterizza pescara.
La maggioranza invece ha espresso dubbi sull’eventuale riconoscimento, sostenendo che potesse rallentare o bloccare i lavori di manutenzione già programmati sul ponte. Questi timori sono stati definiti dal consigliere marco presutti “pretestuosi”, ritenendo che il riconoscimento non debba essere visto come un ostacolo ma piuttosto come uno strumento per proteggere l’opera nel tempo. La proposta bocciata rappresentava un tentativo concreto di inserire il ponte nella mappa dei beni tutelati a livello regionale e nazionale, rispondendo alla necessità di salvaguardare strutture con alto valore storico e simbolico.
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Il nodo dell’integrità strutturale e dei nuovi sottoservizi
Tra i punti fondamentali dell’ordine del giorno c’era la richiesta di tutelare l’integrità strutturale e la concezione originale del ponte del mare. La mozione invitava l’amministrazione comunale a evitare interventi che potessero compromettere la stabilità dell’opera, in particolare il passaggio di nuove condotte o altri sottoservizi integrativi. Secondo marco presutti, la mancata approvazione di questo punto fa sorgere preoccupazioni sull’effettiva pianificazione futura.
Il timore riguarda possibili modifiche che potrebbero compromettere la staticità o deturpare la tecnologia progettuale del ponte. La richiesta puntava a preservare sia l’aspetto tecnico sia quello estetico, evitando ripercussioni che potrebbero ridurre la sicurezza o alterare il design originale. L’opera, infatti, non è solo un’infrastruttura funzionale ma anche un segno distintivo della città, con una rilevanza che supera la sola capacità portante. La bocciatura suggerisce che non ci sia consenso per una linea ferma di tutela, aperta invece alla possibilità di nuovi interventi strutturali non definiti pubblicamente.
Manutenzione programmata e utilizzo dei fondi pnrr per il ponte
La mozione richiedeva anche un approccio più organizzato e programmato per gli interventi di manutenzione del ponte del mare, contrastando l’idea di interventi spot o estemporanei. Si poneva l’accento sulla necessità di dedicare attenzione a interventi strutturali importanti, con un occhio ai 940.500 euro stanziati dal piano nazionale di ripresa e resilienza per mettere in sicurezza ponti e viadotti.
Il ruolo del pnrr è particolarmente rilevante perché prevede finanziamenti destinati proprio alla sicurezza e alla manutenzione di opere pubbliche. Nonostante ciò, la maggioranza ha rifiutato di impegnarsi formalmente su questa linea, giudicata incomprensibile dal consigliere presutti. Il rifiuto potrebbe indicare un orientamento diverso nella gestione delle risorse o priorità alternative meno legate alla conservazione strutturale del ponte. Il dibattito rivela una mancanza di condivisione sulle strategie più opportune per garantire nel tempo la fruibilità e la sicurezza del ponte.
Reazioni e implicazioni politiche in consiglio comunale a pescara
La bocciatura dell’ordine del giorno ha provocato una forte reazione da parte del gruppo pd. Marco presutti ha definito la scelta della maggioranza una “miopia politica” e ha chiesto una vigilanza più attenta sugli sviluppi futuri. L’opposizione teme che dietro il rifiuto non ci siano motivazioni tecniche ma altre valutazioni, forse non ancora rese note.
Il consigliere ha inoltre citato la visione originaria del sindaco d’alfonso, promotore del ponte come simbolo della vocazione di pescara a unire e guardare verso il mare. Quella idea rischia di venire meno se non si mette la salvaguardia dell’opera al centro dell’agenda politica locale. Il dibattito in consiglio resta aperto, mentre la tutela e la valorizzazione del ponte del mare restano temi di forte attualità nella discussione pubblica cittadina.