A lanciano si ritrovano dopo 46 anni gli ex studenti dell’istituto tecnico per geometri enrico fermi

A lanciano si ritrovano dopo 46 anni gli ex studenti dell’istituto tecnico per geometri enrico fermi

ex alunni dell’istituto tecnico per geometri enrico fermi di lanciano si ritrovano dopo 46 anni per una reunion emozionante con docenti storici e familiari, celebrando amicizie e ricordi indelebili del 1979
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Un gruppo di ex studenti della classe 1979 dell’istituto tecnico per geometri Enrico Fermi di Lanciano si è riunito il 31 luglio 2025 per celebrare quasi 50 anni dalla maturità, condividendo ricordi, emozioni e il valore duraturo delle amicizie scolastiche. - Gaeta.it

Un gruppo di ex alunni dell’istituto tecnico per geometri Enrico Fermi di Lanciano ha ricreato un incontro dopo quasi mezzo secolo dalla maturità. L’evento, carico di ricordi e emozioni, si è svolto il 31 luglio 2025 al ristorante Cavalluccio, vicino al mare, con la partecipazione di docenti storici e familiari legati alla scuola.

La réunion della classe 1979 all’istituto tecnico per geometri enrico fermi di lanciano

Il ritrovo della classe V B del 1979 si è caratterizzato per una partecipazione appassionata e intensa dopo 46 anni dallo stesso anno di diploma. Molti ex allievi, pur avendo percorso strade lavorative e personali diverse, hanno scelto di conservare il legame e di riassaporare le atmosfere degli anni 70. L’evento ha dato modo di rievocare momenti formativi, quella fase della vita che ha segnato un passaggio determinante, cementando amicizie e insegnamenti destinati a durare.

La scelta di un locale in contrada Piano Favaro, a due passi dal mare, ha contribuito a rendere più suggestiva una serata dove le risate, gli abbracci, gli scambi di ricordi hanno preso il sopravvento. Le discussioni hanno spaziato anche sul valore di quegli anni, spesso definiti fondamentali per identità e crescita personale. Questo incontro ha permesso a molti di evitare l’oblio del tempo e di rinsaldare un rapporto di stima che non si è mai davvero spezzato.

Nel tempo, i contatti tra alcuni gruppi tendono a perdersi; la classe del 1979 ha invece dimostrato che ricordi e amicizie possono superare la distanza fisica e gli anni trascorsi. Il fatto stesso di riuscire a radunarsi in presenza mostra una volontà di preservare quel legame e di rivivere insieme esperienze personali, sorprese dagli eventi ma mai dimenticate.

Presenze importanti al raduno

Una delle figure attese al raduno è stata il professor Domenico Nativio, insegnante di topografia di allora. All’epoca era un giovane ingegnere agli albori della carriera didattica. La sua presenza ha suscitato emozioni, con il suo modo di essere e la capacità di trasmettere lezioni non solo tecniche ma anche umane, rimaste nel cuore degli studenti.

Parallelamente, ha partecipato Annapiera De Luca, dirigente scolastica e figlia della professoressa Lidia Paone, insegnante di lettere molto apprezzata della stessa generazione di studenti. Pur non avendo insegnato direttamente in quella classe per evidenti motivi d’età, Annapiera ha rappresentato un collegamento importante con la tradizione materna. Infatti, ha continuato un rito annuale chiamato “precetto pasquale”, che ogni anno si svolge a Villa Amicizia di San Vito Chietino, mantenendo vivi ricordi e valori legati al passato scolastico.

Queste presenze hanno conferito profondità all’incontro, sottolineando il valore della continuità tra generazioni che hanno vissuto quella scuola come punto fondamentale. Il dialogo con i docenti ha stimolato riflessioni, ricordando non solo episodi ma anche principi e valori che accompagnano ancora oggi gli ex studenti.

Il valore duraturo dell’esperienza scolastica dopo quasi mezzo secolo

L’incontro del 31 luglio 2025 ha dimostrato come i ricordi e le amicizie scolastiche possano resistere al passare degli anni. La classe del 1979 ha ribadito che il legame coltivato nei cinque anni di studio è qualcosa che non si esaurisce necessariamente con la fine delle superiori.

Tra i partecipanti, Graziano Tarantini ha espresso un pensiero che riassume lo spirito di quella esperienza. Ha ricordato che “gli anni di scuola superiore hanno un’intensità unica dovuta all’età e ai rapporti formati, con insegnanti che hanno segnato quelle giornate di formazione”. Ha spiegato che “ciò che è stato vero in quei momenti resta vivo dentro e regala un senso fino al termine della vita”.

Queste riflessioni mostrano un attaccamento forte a un periodo della vita spesso considerato cruciale e unico. La reunion ha reso evidente che la scuola non è solo un luogo di studio, ma di incontri, scoperte e crescita condivisa, elementi che lasciano tracce profonde.

Il gruppo di ex studenti ha anche evidenziato che, seppure le vite si siano dirette verso direzioni diverse, quel percorso comune resta un pilastro su cui costruire ancora relazioni e ricordi. L’insieme dei partecipanti ha messo in luce come non esistano alternative al valore del legame tra compagni di scuola fedeli agli affetti e alle esperienze vissute.

I protagonisti e i volti della reunion di lanciano 1979

La foto ricordo con il professor Domenico Nativio, Antonio Di Martino, Victor Di Martino, Marco Aruffo, Graziano Tarantini, Tony Silvestri, Annapiera De Luca, Ivana D’Alessandro, Amedeo Travaglini, Giovanni Valentini, Armando Di Biase, Costanza Comini, Paolo Iacovella, Alfredo De Innocentiis, Flavio Pasquini e Stefano Bucceroni testimonia la portata dell’evento.

Questi nomi rappresentano quei volti legati a una storia comune di studio e crescita, che ha attraversato i decenni. La partecipazione ha mostrato la volontà di mantenere saldo un affetto non solo personale ma anche collettivo, un sentimento condiviso che ha superato i confini del tempo.

L’evento ha avuto la funzione di rinsaldare una relazione che si era allentata ma mai spezzata definitivamente. Espressioni di emozione e ricordo hanno confermato che l’esperienza formativa ha lasciato radici profonde, capaci di resistere ai mutamenti imposti dal passare degli anni.

La reunion non si è limitata a uno scambio formale ma ha riportato alla luce la complicità e la fiducia costruite nella giovinezza, offrendo a tutti l’opportunità di rivivere uno spaccato importante delle loro vite. Si è trattato di una testimonianza concreta di quanto il passato possa guidare anche momenti presenti in modo significativo.

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