Pescara: il progetto sentinelle di civiltà e felicità termina con una nuova consapevolezza

Pescara: il progetto sentinelle di civiltà e felicità termina con una nuova consapevolezza

Il Liceo Scientifico Galilei di Pescara ha ospitato il progetto “Sentinelle di civiltà e felicità”, promuovendo la consapevolezza su diritti umani, disabilità e inclusione tra circa 100 studenti.
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Pescara: il progetto sentinelle di civiltà e felicità termina con una nuova consapevolezza - Gaeta.it

Il Liceo Scientifico Galilei di Pescara ha ospitato per il quinto anno consecutivo il progetto Sentinelle di civiltà e felicità, un’iniziativa focalizzata sulla formazione e sensibilizzazione degli studenti rispetto a temi fondamentali quali i diritti umani, la felicità, e le sfide legate alle disabilità. L’evento si è svolto in tre giorni, durante i quali i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esaminare le proprie emozioni e acquistare una maggiore consapevolezza riguardo a pregiudizi e discriminazioni.

Attività del progetto e obiettivi

Le attività hanno incluso workshop e riflessioni guidate, favorendo un’atmosfera di apertura e scambio tra i ragazzi. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di analizzare le proprie emozioni, affrontare i temi del pregiudizio e della discriminazione, e comprendere le difficoltà che affrontano le persone con disabilità. Questo approccio è stato curato da un team di esperti, tra cui il Cav. Claudio Ferrante e l’Avv. Mariangela Cilli, con la partecipazione attiva dell’Associazione Carrozzine Determinate.

Il dirigente scolastico, Prof. Carlo Cappello, ha espresso grande soddisfazione per l’interesse mostrato dagli studenti. “Ogni anno, il progetto si arricchisce di nuove esperienze e pensieri. Le reazioni emotive degli adolescenti sono sorprendenti e mostrano una consapevolezza significativa,” ha detto. Negli ultimi tre giorni, circa 100 studenti hanno scoperto non solo il valore dell’inclusione, ma anche l’importanza di essere cittadini responsabili di una società che comprende e rispetta tutti.

Riflessioni degli studenti

Le riflessioni degli studenti, emerse durante il progetto, hanno messo in luce le reali difficoltà delle persone con disabilità. Giacomo, uno studente della II I, ha condiviso come l’esperienza gli abbia fatto capire il peso delle ingiustizie quotidiane. “Le barriere architettoniche sono una costante, fanno sentire chiunque in difficoltà, e ci si accorge di quanto sia dannoso l’ambiente che ci circonda,” ha dichiarato. Un altro studente, Carlotta della III DSA, ha sottolineato l’importanza di ritrovare la felicità. “Credevo di sapere cosa significasse, ma ho capito che è qualcosa di cui si deve essere costantemente consapevoli,” ha affermato.

Elena, compagna di classe di Carlotta, ha enfatizzato come il progetto l’abbia spinta a prendere coscienza di un argomento che normalmente non viene discusso. “Ho percepito per la prima volta il vero significato di giustizia e lo stato in cui molte persone vivono ogni giorno,” ha detto. Allo stesso modo, Francesco della III E ha commentato la realtà della città, notando come le piccole soluzioni potrebbero migliorare notevolmente l’accessibilità.

L’importanza della passeggiata empatica

La passeggiata empatica, parte integrante del progetto, ha svolto un ruolo cruciale nella sensibilizzazione dei partecipanti. Matteo della III DSA ha descritto la sua esperienza con parole incisive: “È stata una lezione di vita. Ho capito che la società spesso non offre il supporto necessario.” La camminata ha fatto prendere coscienza agli studenti dell’impatto che le barriere architettoniche hanno sull’autonomia delle persone con disabilità.

La consapevolezza emersa durante l’attività ha superato le aspettative, portando a riflessioni su come Pescara possa ancora migliorare in termini di accessibilità. “Le leggi ci sono, ma non vengono rispettate,” ha spiegato Matteo, evidenziando quanto sia importante continuare a lavorare per una città più inclusiva. Il progetto ha dimostrato di avere un impatto duraturo, creando un legame tra studenti e problematiche che spesso vengono trascurate.

Collaborazioni e impegni futuri

Il progetto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di diverse realtà e professionisti. Tra questi, l’Ortopedia Artes di Montesilvano che ha fornito le carrozzine necessarie per le attività. Il presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, ha espresso il suo desiderio di ampliare il progetto in futuro per raggiungere un numero sempre crescente di ragazzi. “Speriamo di coinvolgere altri istituti e ampliare la platea di studenti. È un’esperienza fondamentale per la crescita personale di ciascuno,” ha affermato.

L’eco delle esperienze condivise e delle consapevolezze acquisite durante questa tre giorni di formazione proseguirà senza dubbio anche al di fuori delle aule, influenzando il comportamento e la coscienza sociale degli studenti partecipanti.

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