Nella mattinata di oggi, Pescara ha ospitato una significativa manifestazione in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, un evento ricco di emozione e impegno sociale. Giovanissimi studenti hanno aperto la giornata cantando l’Inno Nazionale, arricchito dalla Lingua dei Segni, per veicolare un messaggio di rispetto e consapevolezza. La manifestazione, intitolata “Segni di libertà“, è stata organizzata grazie alla sinergia tra il Premio Nazionale Borsellino e l’Istituto Comprensivo Pescara 4, segnando una data importante nel calendario cittadino.
Il messaggio di libertà e consapevolezza
L’evento si è svolto lungo il centralissimo Corso Umberto, davanti alla Fondazione Pescarabruzzo. In un contesto di colore e partecipazione, il fulcro della manifestazione sono stati i temi di rispetto, responsabilità, diversità e consapevolezza, essenziali per combattere la violenza di genere. Le manifestazioni artistiche hanno coinvolto attivamente gli alunni della secondaria di primo grado ‘Michetti-Pascoli‘ e delle classi quinte delle scuole primarie ‘San G. Bosco‘ e ‘Silone‘. Questi giovani hanno saputo trasmettere il loro messaggio con passione, mixando musica, parole e comunicazione in Lingua dei Segni, mostrando così la propria sensibilità e impegno contro la violenza.
Guidati dalla regia attenta di Franca Berardi, gli studenti si sono esibiti in una performance originale, creata ad hoc per l’evento. Le musiche, composte da Stefano Cutilli, hanno accompagnato le parole degli studenti, contribuendo a creare un’atmosfera di forte impatto emotivo. Il coinvolgimento di attori e interpreti, tra cui Lorella Di Giacomo e il gruppo ‘Il cenacolo delle arti‘, ha ulteriormente arricchito la manifestazione, offrendo un’interpretazione vivace e coinvolgente dei temi trattati.
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L’importanza della collaborazione scolastica
La giornata, oltre a rappresentare una celebrazione, è stata anche un’opportunità per riflettere su come la scuola possa essere un luogo di crescita e sensibilizzazione su temi così rilevanti. Il lavoro di squadra tra le varie istituzioni scolastiche ha dimostrato come la collaborazione possa portare a risultati significativi, coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche le famiglie e la comunità locale.
I docenti Gianna Cieri, Rosaria Core, Carmelo Donzella, Maria Cristina Mauriello e Maria Tentarelli hanno avuto un ruolo fondamentale nella preparazione degli alunni, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare una tematica così delicata. L’impegno delle scuole di Pescara per educare le nuove generazioni al rispetto e alla non violenza è un segnalo di speranza in un contesto sociale ancora in difficoltà. Gli studenti non solo hanno imparato l’importanza di questi valori, ma hanno anche preso coscienza del loro ruolo nella società, diventando portavoce di un messaggio di libertà e cambiamento.
Un futuro di impegno e sensibilizzazione
L’iniziativa “Segni di libertà” è un esempio di come l’arte e l’educazione possano unirsi per promuovere valori di rispetto e responsabilità. Non si tratta solo di un evento isolato, ma di un passo verso il cambiamento culturale necessario per affrontare la violenza di genere. Attraverso l’espressione artistica, i giovani hanno imparato a comunicare le proprie emozioni e a sensibilizzare gli altri, rendendo visibile un problema che spesso rimane nascosto.
Questi eventi non solo rappresentano una commemorazione, ma offrono anche un’opportunità per l’intera comunità di riflettere e adoperarsi per un cambiamento positivo. Partecipare attivamente alla creazione di un ambiente più sicuro e rispettoso è fondamentale e manifestazioni come queste sono passi in avanti nel processo di sensibilizzazione. In un contesto globale in cui la violenza di genere continua a rappresentare una grave problematica, iniziative come quella di Pescara sono una luce di speranza che deve illuminare il cammino verso un futuro migliore.