Papa Francesco: la medicina deve servire la dignità umana e non il mercato

Papa Francesco: la medicina deve servire la dignità umana e non il mercato

Papa Francesco sottolinea l’importanza della dignità umana nella medicina, esortando i medici a curare ogni vita e a mantenere un approccio umano e compassionevole nel loro lavoro.
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Papa Francesco: la medicina deve servire la dignità umana e non il mercato - Gaeta.it

La medicina, secondo Papa Francesco, deve sempre restare ancorata al rispetto della dignità umana, un principio che deve guidare il lavoro dei medici. Durante un’udienza con una delegazione del Dipartimento di Odontoiatria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il Pontefice ha affermato con convinzione che ogni vita, indifferentemente dalla sua condizione, merita di essere curata e sostenuta.

Il valore inalienabile della vita

Nell’intervento, il Papa ha sottolineato l’importanza della vita in tutte le sue forme, ribadendo che la medicina ha la responsabilità di proteggere e valorizzare la vita, in particolare quella dei più vulnerabili. La sua affermazione che “nessuna vita va scartata” porta un messaggio chiaro: non ci si può arrendere di fronte alle difficoltà, né tantomeno lasciare indietro chi è in difficoltà. Per il Pontefice, il dovere del medico non è solo quello di curare le malattie, ma anche di coltivare un profondo rispetto per ogni individuo, riconoscendone la dignità fondamentale. La medicina non deve diventare una merce, subordinata agli interessi economici o ai diktat ideologici, ma deve concentrarsi su ciò che è realmente necessario: il benessere del paziente.

Curare fino all’ultimo respiro

Papa Francesco ha parlato anche della necessità di accompagnare i pazienti nella loro esperienza di vita, sottolineando la rilevanza della presenza umana che ogni medico deve mantenere. La frase “ma questo non ce la farà… accompagnalo fino alla fine” racchiude una profonda umanità, evidenziando il valore del supporto relazionale nella cura. Invece di rinunciare a una persona che sta affrontando sfide difficili, il medico ha il compito etico di restare vicino, attestando l’importanza di una medicina che non ignora il contesto personale e sociale.

Una scienza a servizio della persona

Concludendo il suo discorso, il Papa ha esortato i giovani medici e gli studiosi a impegnarsi per una scienza sempre al servizio della persona. Questo implica non solo competenze tecniche, ma anche una sensibilità in grado di mettere al primo posto il paziente e le sue esigenze. La medicina, per il Pontefice, dovrebbe essere una professione che abbraccia l’essere umano nella sua interezza, senza lasciarsi influenzare da fattori esterni che potrebbero compromettere questa missione compassionevole. La sanità deve essere un campo dove la scienza e l’umanità coesistono e collaborano per la salute e il benessere di chi più ne ha bisogno.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sofia Greco

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