Panico e distruzione a Calenzano: esplosione in un deposito Eni provoca feriti e devastazione

Panico e distruzione a Calenzano: esplosione in un deposito Eni provoca feriti e devastazione

Un’esplosione devastante all’Eni di Calenzano provoca panico tra residenti e operai, causando danni ingenti e feriti. Le autorità indagano sulle cause dell’incidente mentre la comunità cerca di riprendersi.
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Panico e distruzione a Calenzano: esplosione in un deposito Eni provoca feriti e devastazione - Gaeta.it

La mattina di oggi, i residenti e gli operai dell’area Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, sono stati sconvolti da un’esplosione di proporzioni significative. L’evento ha causato danni ingenti, vetri mandati in frantumi e momenti di intenso terrore tra i presenti, dando vita a scene che ricordano i racconti di guerra. Mentre si raccolgono i dettagli di quanto accaduto, i testimoni raccontano la loro incredibile esperienza, cercando di comprendere le cause di un simile incidente.

Il racconto dell’esplosione

Le prime testimonianze raccolte da chi si trovava nei dintorni parlano di un’esplosione improvvisa e violenta, che ha mandato in frantumi i vetri delle finestre e ha fatto tremare le strutture vicine. “Abbiamo udito un’esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra”, racconta uno degli operai presenti nella zona. L’atmosfera era di pura paura, con molti che temevano il peggio. “Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo”, aggiunge un altro testimone, mentre il panico si diffondeva tra i lavoratori e i residenti.

I racconti di alcuni operai evidenziano la flagranza della situazione. “Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra”, si legge nel racconto di un lavoratore che ha vissuto momenti di preoccupazione estrema. L’eco della detonazione ha pervaso l’aria, creando una sensazione di vulnerabilità e paura tra le persone, che cercavano rifugio e sicurezza.

La testimonianza dei feriti

Tra i feriti, un corriere di una ditta di trasporti ha descritto la forza del boato che ha investito la sua auto: “Il mio furgone si è alzato di due metri da terra”, ha raccontato, visibilmente scosso. Le conseguenze immediate sono state visibili anche per coloro che si trovavano a una certa distanza dall’epicentro dell’esplosione, e alcuni di loro hanno riportato lesioni minori. Un uomo di 50 anni, che si trovava nel suo ufficio a circa 100 metri dal luogo dell’incidente, è tra i feriti più colpiti.

“Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono”, ha spiegato, cercando di mettere in parole l’impatto emozionale dell’esplosione. In tutto, cinque persone sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Sebbene nessuna delle ferite risulti grave, i medici hanno riscontrato tagli e traumi che, si prevede, si risolveranno nel giro di pochi giorni.

La reazione delle autorità

Immediatamente dopo l’esplosione, le autorità locali sono state allertate e sono giunti sul posto i soccorso. La polizia e i vigili del fuoco hanno iniziato le operazioni di verifica e bonifica dell’area, per garantire la sicurezza dei cittadini e delle strutture circostanti. Le indagini sono in corso per chiarire le cause di questo evento devastante. La situazione è attualmente monitorata, nella speranza di ottenere informazioni più dettagliate per evitare futuri incidenti simili.

Mentre la comunità di Calenzano cerca di riprendersi da questa esperienza traumatica, la disponibilità di supporto da parte delle autorità e dei servizi sanitari reste fondamentale per garantire assistenza a coloro che hanno subito traumi fisici e psicologici in seguito all’esplosione. La giornata odierna ha lasciato un segno profondo, ma la resilienza della comunità potrà facilitare un recupero più rapido e sereno.

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