Otto curatori invitano 43 artisti a esplorare il concetto di un’estate senza fine a Cervia

Otto curatori invitano 43 artisti a esplorare il concetto di un’estate senza fine a Cervia

la mostra endless summer al magazzino del sale di cervia esplora il concetto di un’estate senza tempo attraverso opere di 43 artisti selezionati da otto curatori, unendo diversi linguaggi e prospettive artistiche
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"‘Endless Summer’ è una mostra collettiva al Magazzino del Sale di Cervia (maggio-giugno 2025) che esplora, attraverso 43 artisti e 8 curatori, il concetto di un’estate senza tempo come metafora di sospensione e trasformazione temporale nell’arte contemporanea." - Gaeta.it

L’associazione culturale Magma di Cervia apre uno spazio per indagare l’idea di una stagione estiva che si protrae oltre i confini del tempo reale. Tra il 17 maggio e il 22 giugno 2025, il Magazzino del Sale ospita ‘Endless Summer’, una mostra che raccoglie il contributo di 43 artisti visivi scelti da otto curatori, ognuno con un bagaglio di esperienze e interessi diversi. Il progetto vuole mostrare come l’arte contemporanea possa ampliare la percezione del tempo attraverso diverse modalità espressive.

L’idea di un’estate infinita come paradigma artistico

‘Endless Summer’ si ispira al documentario di Bruce Brown realizzato negli anni sessanta, che seguiva surfisti in un viaggio alla ricerca di un’estate perenne. La mostra, diretta da Viola Emaldi e Alex Montanaro, tenta di trasporre quel concetto in chiave artistica, trasformandolo in un tema che supera la mera dimensione climatica. L’estate qui è intesa come una condizione mentale, una sorta di sospensione temporale dove il tempo si dilata e la luce domina, aprendo la strada a nuovi modi di sentire e vedere il mondo.

Le opere presentate mettono in scena questa sospensione, mescolando la nostalgia tipica dei momenti fugaci con un’intensità emotiva che coinvolge lo spettatore. L’estate diventa così una metafora per il desiderio e la proiezione di nuove possibilità, un sogno che affascina proprio perché irraggiungibile.

La pluralità dei linguaggi artistici coinvolti

Il percorso espositivo raccoglie opere appartenenti a forme espressive diverse: dalla pittura, nelle sue declinazioni più grandi e più intime, al video, passando per la scultura, la fotografia e il collage. Questa varietà permette di rappresentare con maggiore ampiezza le sfumature di quel tempo sospeso che l’estate simboleggia. Ogni artista porta una luce diversa, un modo particolare di restituire l’idea di continuità temporale e di trasformazione percettiva.

La pluralità dei linguaggi riflette la complessità dell’arte contemporanea, che non si limita a un unico punto di vista ma si muove in più direzioni. I curatori hanno scelto di lavorare in modo condiviso proprio per valorizzare questa molteplicità, offrendo una piattaforma che accoglie visioni separate ma interconnesse.

L’esperienza di una curatela collettiva e multicentrica

La mostra nasce da una collaborazioe tra otto curatori di generazioni diverse, ognuno con specifiche inclinazioni e metodi di ricerca. Questo approccio collettivo mette in evidenza le scelte curatoriali come azioni condivise, capaci di affrontare l’arte contemporanea nella sua complessita e fluidità. Questa modalità supera la visione tradizionale, proponendo un modello multicentrico che riconosce contributi molteplici senza imporre un unico punto di vista.

Il lavoro in gruppo ha permesso di esplorare il tema dell’estate in modi differenti, a partire da esperienze personali e riflessioni diverse. Ogni curatore ha invitato artisti che si legano al proprio mondo culturale e alle proprie ricerche, ampliando così la rete di sguardi e prospettive coinvolte. La mostra diventa così un’occasione per osservare come si costruiscono narrazioni collettive a partire da scelte individuali.

Magazzino del sale come vetrina per un ciclo triennale

‘Endless Summer’ è la prima edizione di un ciclo di mostre triennali pensato per il Magazzino del Sale di Cervia, che si conferma un luogo vivo per la sperimentazione artistica. La scelta della sede non è casuale: questo spazio connotato da una storia industriale particolare si presta a ospitare progetti che vogliono interrogare il tempo, la memoria e i cambiamenti culturali.

Il magazzino diventa un ambiente capace di accogliere pratiche artistiche diverse, favorendo l’incontro tra discipline e generazioni. La durata temporale del ciclo consente di seguire l’evoluzione delle idee e di approfondire i temi trattati con continuità. Un appuntamento stabile che crea un legame tra la città di Cervia e le ricerche in corso nel campo delle arti visive contemporanee.

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