La 44ª edizione di oroarezzo è partita oggi ad arezzo con la presenza del ministro dell’interno matteo piantedosi. La manifestazione, organizzata da ieg – italian exhibition group, ospita espositori e buyer da tutto il mondo per mostrare le eccellenze italiane nel settore orafo. Tra oro, argento, pietre preziose e macchinari tecnologici, questa kermesse rappresenta un appuntamento centrale per produttori, aziende e distributori italiani e internazionali fino al 13 maggio. Al centro del dibattito temi come sicurezza, formazione, passaggio generazionale e espansione sui mercati esteri.
Partecipazione istituzionale e impegni delle associazioni di categoria
L’apertura della fiera ha visto la partecipazione del ministro dell’interno matteo piantedosi, che ha ricevuto un documento dalle associazioni di categoria. Il testo riporta richieste che riguardano la sicurezza sul lavoro, la semplificazione burocratica, il sostegno alla formazione specializzata, e strumenti per favorire il passaggio generazionale nelle imprese. Si è sottolineata inoltre l’importanza di supportare l’internazionalizzazione del comparto orafo italiano. Questi temi emergono come nodi cruciali per mantenere la competitività di un settore con profonde radici artigianali e manifatturiere.
Non a caso, le associazioni hanno evidenziato che il rafforzamento di queste aree rappresenta la base per affrontare le sfide attuali, in un contesto globale segnato da forti trasformazioni economiche e geopolitiche. L’intervento del ministro ha aperto quindi un confronto diretto tra istituzioni e operatori, in vista di possibili misure di sostegno concreto per un settore vivace ma complesso.
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Il ruolo di arezzo e la visione della regione toscana
Per il presidente della regione toscana, eugenio giani, oroarezzo è una tappa fondamentale per lo sviluppo della città e del distretto orafo regionale. Giani ha ricordato il valore delle produzioni di alta qualità e ha indicato la necessità di unire gli sforzi delle istituzioni con quelli degli imprenditori. Serve un’azione che abbracci marketing territoriale, formazione e ricerca, per intercettare nuovi mercati esteri, visto il mutato scenario internazionale.
Il governatore ha posto l’accento sull’importanza di rafforzare le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore del sistema produttivo legato al gioiello e alla moda. Quindi ha richiamato l’urgenza di investire in formazione, innovazione e sviluppo, offrendo prospettive concrete alle nuove generazioni. A suo avviso, solo una collaborazione serrata tra pubblico e privato potrà dare slancio al comparto orafo in tempi segnati da incertezze internazionali.
La posizione di italian exhibition group e le sfide globali
maurizio ermeti, presidente di ieg, ha definito oroarezzo “una perla” del catalogo fieristico italiano dedicato all’oro e alla gioielleria. Ha confermato l’impegno a mantenere alta la qualità dell’evento pur in una fase internazionale complicata da tensioni geopolitiche e guerre commerciali. Secondo ermeti, però, il sistema che si è costruito intorno alla manifestazione, con partner e operatori del territorio, sarà lo strumento per consolidare la posizione italiana sul mercato mondiale.
In effetti, l’evento rappresenta una piattaforma strategica per un comparto che guarda con attenzione a scenari in evoluzione, fra rischi e opportunità. La presenza di oltre 370 aziende espositrici e 400 buyer esteri sottolinea la portata internazionale di oroarezzo, che continua a ospitare tecnologie all’avanguardia e un’offerta manifatturiera di raffinata qualità dal punto di vista artigianale e commerciale.
Il contributo dei giovani e la strategia di confindustria federorafi
giordana giordini, portavoce di confindustria federorafi nazionale, ha evidenziato quanto le nuove generazioni rappresentino il presente e il futuro nel mondo orafo. Ha invitato a puntare sui giovani, capaci di affrontare il contesto difficile, segnato da crisi e trasformazioni nel settore ormai da quindici anni. Ha sottolineato la necessità di formare, accompagnare e offrire loro spazi per crescere, mantenendo alta la competitività verso nuovi mercati.
giordini ha richiamato l’attenzione sulle capacità di fare squadra tra imprese e istituzioni. Questo approccio, a suo avviso, permette di superare le difficoltà e di valorizzare le competenze che i giovani possono portare. Si tratta di una sfida centrale se si vuole mantenere saldo il ruolo dell’Italia nel panorama mondiale della gioielleria, fatto di tradizione ma anche di rinnovamento costante nei processi produttivi e commerciali.
Il sindaco di arezzo e il valore culturale della manifestazione
alessandro ghinelli, primo cittadino di arezzo, ha posto l’accento sull’importanza internazionale che oroarezzo ha acquisito nel tempo. Per la città si tratta di un’occasione per promuovere il distretto orafo, considerato un’eccellenza capace di reggere la competizione globale nonostante la complessità del periodo attuale. È un momento per fare il punto sui trend del mercato, ma anche per vivere la città e mostrare la sua ricchezza culturale agli operatori e ai buyer provenienti da decine di paesi diversi.
Il sindaco ha ricordato il ruolo di oroarezzo come vetrina cruciale per il made in italy, dove l’incontro tra manifattura e cultura si traduce in un’occasione di rilancio commerciale e turistico. Il contesto cittadino, già storico, si integra con la manifestazione, portando un valore aggiunto alle relazioni commerciali e agli scambi internazionali.
Il piano ice per promuovere la gioielleria italiana
maurizio forte, direttore centrale export dell’agenzia ice, ha illustrato la strategia di promozione della gioielleria italiana sui mercati globali. Il programma annuale conta circa 20 iniziative dedicate, tra cui la consolidata partnership con ieg per valorizzare oroarezzo e vicenzaoro. Viene organizzato un robusto incoming destinato ad accogliere più di 1200 operatori stranieri, un’importante occasione per favorire i contatti commerciali e aprire nuove trattative.
forte ha sottolineato l’importanza dei padiglioni nazionali alle fiere internazionali più rilevanti, come jck a las vegas o le fiere di hong kong e sije, che permettono di presidiare i mercati tradizionali e di entrare in quelli emergenti. La collaborazione con grandi distributori e piattaforme ecommerce va di pari passo con campagne innovative sui social, realizzate con influencer in mercati chiave come stati uniti e regno unito. Ci sono infine studi di mercato molto dettagliati, frutto dell’accordo con federorafi, che orientano le politiche di marketing e le scelte delle imprese.