La squadra italiana di fioretto maschile ha conquistato il titolo mondiale ai mondiali di scherma di Tblisi, superando gli Stati Uniti con un punteggio risicato ma decisivo. Il gruppo guidato dal commissario tecnico Simone Vanni ha mostrato una progressione costante e risultati convincenti dal primo turno fino alla finale, affermando il ritorno dell’Italia al vertice della disciplina.
Il cammino degli azzurri: vittorie nette contro croazia e singapore
Gli azzurri sono partiti con una vittoria solida nel match d’esordio contro la Croazia, chiudendo 45-30 una gara condotta con decisione. La giovane formazione composta da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi ha dimostrato sicurezza e coordinazione sin dalle prime battute. Il giorno seguente l’avversario era Singapore, battuto in modo schiacciante per 45-20. La squadra italiana ha mantenuto alta l’intensità, sviluppando attacchi rapidi e difese precise, che hanno impedito ogni possibile rimonta degli avversari. In questo frangente la capacità di mantenere la concentrazione e il ritmo è stata evidente, segnando il passo verso gli incontri a eliminazione diretta più impegnativi. Tale avvio ha dato fiducia ai ragazzi di Vanni, chiamati a confermare il valore complessivo nelle fasi successive del torneo.
Sfide più dure: polonia e francia superate con autorità
Superati gli ottavi, l’Italia ha messo subito a segno un altro successo netto ai quarti di finale contro la Polonia, chiudendo 45-36. In questo match i fiorettisti azzurri hanno combinato rapidità e tecnica per scardinare la resistenza polacca. La differenza si è fatta sulle scelte tattiche e sulla capacità di adattarsi allo stile di gioco avversario, aspetti curati dal ct Vanni durante le settimane di preparazione. Nella semifinale la sfida contro la Francia, rivale storica della scherma, è stata un banco di prova decisivo. Gli azzurri hanno dominato il confronto, chiudendo 45-30 e replicando il risultato dell’europeo di Genova, vinto proprio contro la stessa formazione. Questo successo ha sancito la qualificazione alla finale mondiale, confermando la solidità di un gruppo affiatato. Il percorso ha messo in mostra l’equilibrio tra esperienza e freschezza atletica, fattori chiave per il rendimento finale.
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La finale di Tblisi è stata una gara intensa, caratterizzata da un alternarsi di momenti di vantaggio e recupero da entrambe le squadre. L’Italia ha dovuto confrontarsi con un team statunitense molto agguerrito, capace di rispondere colpo su colpo. Alla fine i nostri hanno prevalso per 43-42, dopo aver gestito la tensione e le situazioni critiche nei momenti decisivi. La vittoria ha permesso agli azzurri di conquistare un titolo mondiale che mancava dal 2022, ottenuto a Il Cairo. Il risultato finale sottolinea la determinazione del quartetto guidato da Simone Vanni e l’efficacia della preparazione a lungo termine. La medaglia d’oro rappresenta un punto di ripartenza per la scherma maschile italiana, proiettata ora verso nuovi impegni internazionali con rinnovato entusiasmo e solidità.