Due operai impegnati in lavori pubblici a Nurallao, piccolo centro nella parte meridionale della Sardegna, sono stati vittima questa mattina di un attacco da parte di uno sciame di vespe. Uno dei due ha subito una grave reazione allergica che ha richiesto l’intervento immediato del 118 e il trasferimento urgente in ospedale. L’episodio evidenzia il rischio nascosto legato a nidificazioni di insetti in aree verdi poco visibili.
L’attacco dello sciame durante i lavori comunali a nurallao
I due operai stavano lavorando per incarico dell’amministrazione comunale in un’area caratterizzata da intensi fenomeni di vegetazione. A un certo punto, pare abbiano urtato un nido di vespe nascosto tra i rovi o altre piante, il che ha scatenato l’aggressione degli insetti. È probabile che la presenza del nido non fosse stata individuata prima dell’inizio delle operazioni, fatto che ha aumentato la pericolosità dell’ambiente per chi lavorava sul posto.
Reazione grave e dinamica dell’attacco
Lo sciame ha attaccato in massa, pungendo entrambi i lavoratori più volte. Uno dei due, più sensibile alle tossine delle vespe, ha manifestato immediatamente sintomi gravi di shock anafilattico, una reazione allergica acuta e potenzialmente letale che richiede soccorsi urgenti. L’altro operaio ha subito delle punture ma non ha avuto conseguenze serie, rimanendo stabile.
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L’intervento del 118 e il trasporto in ospedale
Sul luogo dell’incidente il personale sanitario del 118 è arrivato nel giro di pochi minuti. L’intervento è stato tempestivo e ha permesso di somministrare i farmaci necessari per bloccare l’evoluzione dello shock anafilattico. Queste manovre includono solitamente l’adrenalina, ossigeno e il controllo delle vie respiratorie per evitare il collasso.
Vista la gravità della situazione, si è reso necessario il trasporto immediato del paziente con l’elisoccorso all’ospedale Brotzu di Cagliari, struttura attrezzata per gestire emergenze allergiche complesse. Qui l’operaio ha ricevuto le cure specialistiche ed è stato monitorato con attenzione nei reparti di terapia intensiva o allergologia.
Condizione attuale del paziente
Durante il trasferimento e le prime ore di degenza, il paziente ha risposto bene alle cure e ad oggi si trova fuori pericolo di vita. Il collega, meno colpito, è stato comunque visitato e stabilizzato sul posto.
Rischi degli insetti pungenti sul luogo di lavoro e misure preventive
L’episodio di Nurallao porta alla luce la necessità di una maggiore attenzione nella gestione di aree verdi e ambienti esterni dove si svolgono attività di manutenzione o lavori pubblici. I nidi di vespe rappresentano pericolo soprattutto quando sono nascosti e non segnalati. Le punture multiple possono provocare reazioni allergiche severe in soggetti sensibili fino allo shock anafilattico.
Sarebbe utile, in questo tipo di situazioni, prevedere sopralluoghi approfonditi prima dell’avvio delle attività e adottare dispositivi di protezione efficaci per gli operai. In alcune realtà si utilizzano droni o ispezioni specialistiche per individuare possibili nidi nascosti.
Gli enti locali e le amministrazioni comunali potrebbero integrare protocolli di sicurezza mirati, sensibilizzando il personale sull’opportunità di segnalare immediatamente la presenza di insetti pericolosi, così da richiamare squadre specializzate per la disinfestazione. La formazione in materia di primo soccorso e la disponibilità di dispositivi di emergenza sul posto è consigliabile in ogni cantiere esterno.
In Sardegna come altrove, gli interventi rapidi del 118 restano fondamentali per evitare esiti drammatici in presenza di shock anafilattici provocati da punture di insetti. Questo episodio ricorda quanto sia importante coniugare la sicurezza sanitaria con le procedure tecniche nei luoghi di lavoro.