Nuovo centro di riabilitazione robotica a salerno integra tecnologie avanzate e progetti di ricerca clinica

Nuovo centro di riabilitazione robotica a salerno integra tecnologie avanzate e progetti di ricerca clinica

Il centro di riabilitazione robotica e teleriabilitazione della Fondazione Don Gnocchi a Salerno offre terapie innovative per disabilità motorie e cognitive, integrando ricerca clinica, tecnologia avanzata e assistenza domiciliare nel Mezzogiorno.
Nuovo Centro Di Riabilitazione Nuovo Centro Di Riabilitazione
Il nuovo Centro di Eccellenza per la Riabilitazione Robotica di Salerno, inaugurato dalla Fondazione Don Gnocchi, offre terapie innovative integrate di robotica e teleriabilitazione, supportando pazienti con disabilità motorie e cognitive e promuovendo la ricerca clinica nel Mezzogiorno. - Gaeta.it

Il territorio di Salerno si arricchisce di un centro dedicato alla riabilitazione robotica e teleriabilitazione, pensato per migliorare la qualità di vita di persone con diverse disabilità. La Fondazione Don Gnocchi ha inaugurato una struttura all’avanguardia che unisce dispositivi tecnologici innovativi a progetti clinici accurati, con l’obiettivo di fornire terapie efficaci e accessibili. Questo impulso arriva nell’ambito di un programma nazionale che coinvolge numerosi enti e mira a portare la ricerca scientifica direttamente nelle strutture sanitarie.

Caratteristiche tecnologiche e strutturali del centro di eccellenza

Il nuovo Centro di Eccellenza per la Riabilitazione Robotica occupa un padiglione di quasi 700 metri quadri presso la struttura “S. Maria al Mare” di Salerno. La struttura è stata completamente ristrutturata per accogliere una palestra dedicata alle tecnologie riabilitative e un laboratorio specializzato per l’analisi del movimento e la neurofisiologia. Questa dotazione supporta sia pazienti adulti e bambini con disabilità motorie e cognitive sia anziani fragili, offrendo spazi attrezzati per prove e valutazioni cliniche approfondite.

Innovazioni principali e strumenti tecnologici

Tra le innovazioni spicca UAN.GO, un esoscheletro medico che permette a pazienti paraplegici o con esiti di ictus di sollevarsi e camminare grazie a motori che muovono le articolazioni dell’anca e del ginocchio. Il laboratorio dedicato all’analisi del movimento registra dati sulla cinematica e dinamica dei pazienti, mentre strumenti di neurofisiologia come l’elettroencefalogramma a alta densità indagano le attività cerebrali coinvolte nel recupero. Questi dati sono fondamentali per validare nuove soluzioni terapeutiche e migliorare le modalità di cura.

Il ruolo della ricerca clinica e sperimentazioni in corso

CoE-REHAB a Salerno è parte integrante di Fit4MedRob, progetto supportato dal Piano Nazionale Complementare al PNRR, che coinvolge 25 partner tra università, centri di ricerca, ospedali e imprese. Un’attenzione particolare è rivolta al sud Italia, destinatario del 40% dei fondi. Il centro contribuisce attivamente a diversi studi clinici, tra cui StrokeFit4, che coinvolgerà circa 600 pazienti con esiti da ictus in 13 centri, e TECHildren REHAB, che prevede il lavoro con 194 bambini affetti da disturbi neurosviluppativi.

Studi clinici e sostenibilità

Questi studi non solo valutano l’efficacia dei dispositivi robotici, ma verificano anche la sostenibilità economica e l’impatto reale nelle attività di riabilitazione quotidiane. Il centro ospita inoltre trial innovativi come DESC-Glove, rivolto a pazienti colpiti da ictus, o VirtualPark – Pediatric, dedicato a bambini con patologie neuromuscolari. Attraverso questi progetti, la struttura promuove la traslazione delle innovazioni tecnologiche dalla ricerca alla pratica clinica.

Il contributo della teleriabilitazione e dei servizi domiciliari

Una parte fondamentale dell’attività del centro riguarda la teleriabilitazione, ovvero la possibilità di erogare terapie a distanza sfruttando dispositivi digitali. Questo aspetto amplia l’accesso alle cure per i pazienti impossibilitati a spostarsi o che necessitano di un’assistenza continua. Il progetto STROKEFIT4@HOME, promosso dalla Fondazione Don Gnocchi, prevede il coinvolgimento di 160 pazienti con esiti di ictus in 14 centri, con l’obiettivo di testare soluzioni tecnologiche per un recupero domiciliare.

Integrazione tecnologia e assistenza domiciliare

Questi approcci sono pensati per integrare la riabilitazione tradizionale e supportare il percorso di cura ovunque il paziente si trovi, mantenendo standard clinici elevati anche fuori dalla struttura ospedaliera. Il centro di Salerno, quindi, si posiziona come punto di riferimento per la Campania e il Mezzogiorno per la sperimentazione e l’applicazione di modelli di riabilitazione su misura, che uniscono robotica, tecnologia e assistenza a domicilio.

Il sostegno istituzionale e le prospettive per il mezzogiorno

La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. A fare gli onori di casa, Don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi. L’investimento nel centro rappresenta una risposta concreta alle necessità di persone con disabilità e di soggetti fragili del territorio.

Integrazione e sviluppo regionale

L’integrazione tra ricerca, clinica e tecnologia punta a rafforzare i servizi sanitari nel Mezzogiorno, riducendo il divario con altre aree. L’iniziativa, grazie al forte sostegno del PNRR, offre nuove opportunità per la cura e il recupero funzionale, concentrandosi su protocolli validati e strumenti che migliorano le autonomie quotidiane. Il coinvolgimento di più istituti e enti specialistici garantisce inoltre un aggiornamento continuo e una diffusione delle migliori pratiche a livello nazionale.

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