nuovi dispositivi di allarme per la sicurezza al pronto soccorso di Fermo

nuovi dispositivi di allarme per la sicurezza al pronto soccorso di Fermo

Il pronto soccorso dell’ospedale di Fermo si dota di dispositivi tascabili per allarmi rapidi contro aggressioni, integrati con forze dell’ordine e sensori ambientali, migliorando sicurezza e prevenzione nella Regione Marche.
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Il pronto soccorso di Fermo è stato dotato di un nuovo sistema di allarme tascabile per segnalare rapidamente situazioni di rischio e aggressioni, migliorando la sicurezza di medici e personale sanitario grazie a una stretta collaborazione tra ospedale, forze dell’ordine e istituzioni locali. - Gaeta.it

Nel pronto soccorso dell’ospedale di Fermo, i medici e il personale sanitario hanno a disposizione un nuovo sistema di allarme che permette di segnalare situazioni di criticità e aggressioni in modo immediato. La Regione Marche ha indicato all’azienda sanitaria fermana di dotarsi di questi strumenti che, attraverso un semplice gesto, mettono in comunicazione la vigilanza e le forze dell’ordine presenti in ospedale. La presentazione ufficiale si è svolta a Fermo con la partecipazione di autorità locali e responsabili della sanità.

Caratteristiche tecniche e funzionamento dei dispositivi tascabili

I dispositivi consegnati al pronto soccorso sono otto e verranno presto aumentati per altri reparti considerati particolarmente a rischio, come la psichiatria. Si tratta di strumenti compatti che il personale può portare con sé e attivare premendo un pulsante. Sono dotati di due tasti: uno rosso e uno blu, con funzioni diverse. Il pulsante rosso abilita una comunicazione verbale in tempo reale con la postazione di controllo polizia e vigilanza, così da descrivere quanto sta accadendo e richiedere aiuto diretto. Il tasto blu invece fa partire solo l’allarme, mantenendo il dispositivo in modalità silenziosa.

Sistema di attivazione automatica e accessori inclusi

Oltre all’attivazione manuale, il sistema può inviare automaticamente l’allarme se rileva movimenti bruschi o una caduta del portatore, pratica utile per intervenire tempestivamente anche in caso di difficoltà improvvisa. Nel pacchetto fornito, oltre ai dispositivi portatili, sono inclusi otto auricolari per facilitare la comunicazione, due radiotrasmittenti per vigilanza privata pronte a ricevere gli allarmi, e un monitor centrale per la gestione.

Sono in fase di installazione anche due sensori ambientali, destinati alla sala d’attesa del pronto soccorso, per aumentare il controllo e la rapidità d’intervento in tutta l’area critica. Il progetto punta a rafforzare le misure di sicurezza per operatori e utenti, con un sistema integrato tra uomini e tecnologie.

contesto istituzionale e nuove misure per l’ospedale di Fermo

La presentazione dei nuovi dispositivi di allarme è stata anche occasione per aggiornare sulle altre novità riguardanti la struttura ospedaliera di Fermo. Roberto Grinta, direttore generale di Ast, ha raccontato i passi fatti per la sicurezza interna, segnalando l’installazione di diversi depuratori d’aria anche al pronto soccorso, una misura per migliorare l’ambiente assistenziale.

Nel corso degli ultimi giorni, è stato effettuato un sopralluogo in vista della realizzazione del nuovo ospedale di Campiglione di Fermo. Insieme alla questura si sono valutate le esigenze per la nuova postazione della polizia di Stato dentro la struttura, che potrà contare su spazi adeguati e moderni.

Un dettaglio importante riguarda anche la presenza di due camere di degenza dedicate ai detenuti, elemento che conferma l’attenzione alla sicurezza e alla gestione di situazioni particolari. La collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e azienda sanitaria viene considerata fondamentale per garantire un ambiente protetto e prevenire episodi di violenza.

Interventi sulle misure di sicurezza e prevenzione nella sanità locale

Le parole chiave che accompagnano le nuove iniziative sono sicurezza, prevenzione e fare rete tra i vari soggetti coinvolti. Il prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, ha sottolineato l’importanza di un dialogo costante tra forze dell’ordine, vigili e personale sanitario per gestire al meglio le emergenze.

Queste misure nascono dalla necessità di proteggere i medici, infermieri e tutto il personale che opera al pronto soccorso e negli altri reparti, spesso esposti a situazioni difficili. L’uso di dispositivi tecnologici moderni aiuta a raggiungere questo scopo senza gravare eccessivamente sulle attività di cura.

Anche il questore Luigi Di Clemente e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza hanno partecipato alla presentazione, rimarcando l’impegno congiunto per la tutela di operatori e cittadini. Le tecnologie installate dialogheranno presto con le centrali provinciali delle forze dell’ordine, ampliando il campo d’azione e velocizzando gli interventi.

Un modello replicabile per la regione

Il rafforzamento delle misure di sicurezza negli ospedali si inserisce in una dinamica più ampia che riguarda il garantire protezione e condizioni lavorative più serene al personale sanitario, con riflessi positivi anche sull’assistenza ai pazienti. L’iniziativa di Fermo si presenta quindi come un modello destinato a essere replicato anche in altre realtà della regione.

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