La legge 112 del 22 giugno 2016, comunemente nota come “Dopo di Noi”, ha aperto la strada a importanti tutele per le persone con disabilità gravi, soprattutto quando il supporto familiare viene meno. Questa legislazione mira a garantire l’autonomia e la dignità delle persone più vulnerabili, anche in assenza dei genitori, creando ambienti di vita che richiamino quelli familiari. Di recente, il sindaco di Cerveteri, Maria Elena Gubetti, ha annunciato un’iniziativa significativa per l’implementazione di questa legge nel territorio, coinvolgendo immobili confiscati alla criminalità organizzata per finalità sociali.
L’iniziativa del sindaco: un immobile confiscato per finalità sociali
La conferenza di servizi tenutasi di recente ha segnato un momento decisivo per la comunità di Cerveteri. Il sindaco Gubetti ha comunicato che l’amministrazione comunale ha avviato la procedura per l’acquisizione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata. Questo immobile sarà trasformato in una residenza assistita, con l’intento di fornire un rifugio sicuro e accogliente per le persone vulnerabili e con disabilità. L’annuncio ha generato entusiasmo e aspettativa, dato che si tratta di una necessità che è stata a lungo avvertita nel territorio, dove oggi manca un servizio di questo tipo.
La proposta non è solo un gesto simbolico, ma un passo concreto verso l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Infatti, le strutture assistenziali destinate a queste persone sono fondamentali per garantire loro un ambiente di vita sereno e stimolante, dove poter sviluppare la propria autonomia. Questa iniziativa rappresenta quindi un’importante opportunità per favorire il benessere di una categoria di cittadini che spesso vive in condizioni di fragilità.
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Un progetto per l’autonomia e l’inclusione sociale
Il progetto prevede la creazione di un servizio di residenza assistita, che si allinea perfettamente con i principi stabiliti dalla legge 112/2016 sul “Dopo di Noi”. L’obiettivo principale sarà quello di promuovere percorsi di autonomia per le persone con disabilità, assicurando che possano vivere in un contesto il più vicino possibile a quello domestico e familiare.
Un aspetto rilevante di questa iniziativa è il coinvolgimento attivo del Terzo Settore. L’amministrazione comunale prevede di indagare le competenze di enti e associazioni che operano nel sociale, chiamandoli a partecipare alla gestione dell’immobile e dei servizi associati. L’intento è quello di creare una rete che rendano il servizio non solo un luogo di assistenza, ma uno spazio vitale di interazione e di crescita. La sinergia con il Terzo Settore garantirà una progettualità condivisa, arricchendo le opportunità di inclusione sociale per le persone fragili.
Un passo verso una comunità più solidale
Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per Cerveteri, che si avvicina all’ideale di una comunità coesa e solidale. Garantire assistenza e supporto a persone con disabilità è un dovere sociale che coinvolge tutti, dalla pubblica amministrazione ai cittadini. L’implementazione di queste residenze non solo offrirà una nuova chance di vita a chi ne ha bisogno, ma contribuirà a sensibilizzare la comunità sull’importanza della solidarietà e dell’inclusione.
Attualmente, le famiglie di persone con disabilità possono affrontare sfide enormi, specialmente in mancanza di supporto. La creazione di questo servizio a Cerveteri rappresenta quindi un pilastro fondamentale per offrire dignità e autonomia a chi vive situazioni di fragilità. Con questo progetto, il comune dimostra un forte impegno verso un futuro in cui ogni individuo possa sentirsi parte attiva e valorizzata della comunità.