Nuove misure nella manovra 2025: dalla mini-Ires ai rimborsi per i ministri

Nuove misure nella manovra 2025: dalla mini-Ires ai rimborsi per i ministri

La manovra economica 2025 prevede tagli alle imposte per le aziende, bonus per elettrodomestici efficienti, anticipazioni pensionistiche e misure di trasparenza per il governo, con focus su investimenti e sostenibilità.
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Nuove misure nella manovra 2025: dalla mini-Ires ai rimborsi per i ministri - Gaeta.it

Con interventi mirati e un piano di finanziamenti, si delinea la manovra economica per il 2025. Tra i punti salienti vi sono variazioni sulle imposte per le aziende, bonus per l’acquisto di elettrodomestici e misure per i membri del governo. La commissione Bilancio della Camera ha svolto un esame approfondito, approvando vari emendamenti, nonostante le tensioni tra i gruppi parlamentari. La capigruppo di Montecitorio, prevista per oggi, discuterà i tempi di discussione in aula; intanto il via libera finale potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Ires premiale per investimenti e assunzioni

Tra le novità più significative della manovra spicca l’introduzione della mini-Ires, una somma significativa di vantaggi per le aziende che decidono di assumere e reinvestire. La commissione Bilancio ha dato il suo consenso a questo emendamento, che prevede un abbattimento dell’aliquota Ires dal 24% al 20%. Tuttavia, perché le aziende possano beneficiare di questo taglio, dovranno rispettare specifiche condizioni.

In particolare, l’80% degli utili dell’anno corrente dovrà essere accantonato in una riserva, mentre almeno il 30% di tali utili dovrà essere destinato a nuovi investimenti, i quali non potranno essere inferiori alla soglia di 20.000 euro. Inoltre, le imprese sono tenute ad aumentare il numero di lavoratori a tempo indeterminato, in misura non inferiore all’1%, evitando di ricorrere alla cassa integrazione durante il periodo di riferimento. Questa misura intende stimolare l’occupazione e incentivare la crescita economica dentro le aziende italiane.

Bonus per elettrodomestici ad alta efficienza energetica

Un ulteriore punto rilevante nella manovra riguarda l’introduzione di un bonus per l’acquisto di elettrodomestici di alta efficienza energetica. Questa proposta è stata recepita con entusiasmo, rappresentando un impulso verso le politiche eco-sostenibili. È stato stanziato un budget di 50 milioni di euro per sostenere questa iniziativa, la quale mira a promuovere l’uso di apparecchiature prodotte in Europa, garantendo la sostituzione di quelle più obsolete.

Si prevede un contributo del 30% sul costo finale dell’elettrodomestico, con un limite massimo di 100 euro, che può arrivare a 200 euro per le famiglie con un ISEE non superiore a 25.000 euro. Questa iniziativa non solo favorisce l’accessibilità a tecnologie più moderne, ma contribuisce anche alla riduzione delle spese energetiche per le famiglie.

Anticipazione della pensione con previdenza complementare

Un altro aspetto interessante riguardo la manovra 2025 è la possibilità di accedere anticipatamente alla pensione, fissata a 64 anni, attraverso il combinato uso della previdenza obbligatoria e complementare. Questa novità offre un’opzione in più per coloro che desiderano pianificare diverse strategie per il proprio ritiro dal mondo lavorativo, andando incontro a quelle esigenze emerse negli ultimi anni, soprattutto per chi ha accumulato un buon capitale attraverso forme di risparmio privato.

Stretta sui compensi per incarichi extra-UE

Non sono mancati i provvedimenti riguardanti la regolamentazione dei compensi per incarichi extra-UE. La commissione Bilancio ha approvato modifiche che vietano ai membri del governo, ai parlamentari e ai presidenti di Regione di ricevere compensi derivanti da incarichi di questo tipo. La nuova normativa prevede anche che, nel caso di violazioni, i compensi erogati debbano essere restituiti all’erario entro 30 giorni.

Si evidenzia ancora come i membri del governo non possano neppure richiedere autorizzazioni per derogare a questa norma, diversamente da quanto previsto per i parlamentari. Questa mossa mira a garantire la trasparenza e l’integrità delle istituzioni, stipulando regole che scoraggiano l’arricchimento derivato da attività esterne al mandato.

Rimborsi per spese di trasferta per i ministri

La questione degli stipendi dei ministri è stata oggetto di discussioni, soprattutto riguardo i rimborsi per le spese di trasferta. La commissione ha stabilito che i rimborsi saranno concessi solo per il tragitto fra il luogo di residenza e il luogo di lavoro, senza equiparare le retribuzioni tra ministri eletti e non eletti. A questa disposizione si aggiunge un fondo di 500.000 euro, destinato a coprire tali spese a partire dal 2025.

Web tax e i fondi per il ponte sullo stretto

Altri argomenti di discussione toccano la Web Tax, che sarà applicata esclusivamente alle aziende con ricavi da servizi digitali di almeno 750 milioni di euro all’anno, escludendo quindi le piccole e medie imprese. Un’altra modifica significativa riguarda l’erogazione di fondi per il Ponte sullo Stretto, il cui budget sarà aumentato di 1,4 miliardi di euro fino al 2032.

Contributi per l’editoria e altre norme riguardo al settore pubblico

Infine, sono state fatte modifiche ai fondi destinati all’editoria, raddoppiando le risorse disponibili da 20 milioni a 50 milioni nel 2025. Il governo ha anche deciso di eliminare l’obbligo per i revisori del MEF nelle società che ricevono contributi pubblici, introducendo però controlli più severi sui finanziamenti ricevuti.

Con l’approvazione di queste misure, il governo mira a creare un ambiente economico più favorevole, incentivando investimenti, promuovendo politiche ambientali e rafforzando la trasparenza delle istituzioni. L’attuazione di queste misure si attende con attenzione nei prossimi mesi, poiché è cruciale per il futuro economico e sociale dell’Italia.

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