Una serie di scosse ha interessato la zona dei Campi Flegrei nella mattinata del 2025, destando attenzione negli abitanti e nelle autorità locali. L’evento principale di magnitudo 4.4 è seguito da una seconda scossa di intensità minore in un intervallo di pochi minuti. I movimenti sono stati rilevati con precisione dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha individuato l’epicentro nell’area del porto di Pozzuoli. Le conseguenze hanno coinvolto anche il sistema di trasporti ferroviari della regione, con sospensioni temporanee per controlli di sicurezza.
Dettagli sulle scosse sismiche registrate ai campi flegrei
Alle 12:07 di una giornata di stagione primaverile del 2025, l’osservatorio vesuviano dell’INGV ha segnalato una prima scossa di terremoto di magnitudo 4.4. Quest’evento ha avuto epicentro vicino al porto di Pozzuoli, con una profondità stimata intorno ai 3 chilometri. Circa quindici minuti dopo, alle 12:22, è stata percepita una seconda scossa, questa volta di magnitudo 3.5, nello stesso settore. Le due scosse appartengono a uno sciame sismico iniziato pochi secondi prima delle 12, precisamente alle 12:06. Almeno quattro scosse si sono alternate nel giro di mezz’ora, con intensità differenti ma tutte chiaramente avvertite nelle zone limitrofe.
Attività tellurica nella zona flegrea
La zona flegrea, sede di un complesso sistema vulcanico, è nota per questa attività tellurica. In questi casi, la profondità contenuta degli epicentri indica movimenti alla base della crosta terrestre, spesso legati a rimescolamenti magmatici o pressioni in serbatoi sotterranei. Le rilevazioni dell’INGV sono cruciali per monitorare la situazione e segnalare ogni variazione che potrebbe indicare uno sviluppo più significativo. L’area urbana di Napoli e i comuni flegrei di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e altri hanno percepito le vibrazioni con nitidezza, generando preoccupazione nella popolazione locale.
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Ripercussioni sulla circolazione ferroviaria nel napoli ovest
A seguito dei terremoti, le autorità hanno deciso di bloccare temporaneamente la circolazione ferroviaria nelle linee Cumana e Circumflegrea, che servono la zona occidentale di Napoli. La misura riguarda principalmente la verifica statica dei ponti, gallerie e infrastrutture per accertarsi che non ci siano danni che possano compromettere la sicurezza di passeggeri e operatori. L’ente autonomo Volturno, responsabile della gestione di queste linee, ha comunicato l’interruzione del servizio a partire dalle 12:10, poco dopo la prima scossa.
Monitoraggio nei nodi ferroviari principali
Fiato sospeso anche nel nodo ferroviario di Napoli centrale, dove Ferrovie dello Stato ha sospeso i treni in partenza da o diretti verso le linee interessate. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana si sono subito attivati effettuando controlli approfonditi lungo la rete e le strutture più esposte. Il monitoraggio proseguirà fino a quando non si potrà confermare la piena integrità della rete e la sicurezza della circolazione. Aggiornamenti sono stati annunciati in tempo reale dalle società di gestione e dalle autorità locali per informare i viaggiatori sulle condizioni e le eventuali riaperture del traffico.
Impatto sulla popolazione e misure di prevenzione adottate
I residenti dei comuni flegrei e della zona ovest di Napoli hanno avvertito chiaramente le scosse, molte persone hanno abbandonato temporaneamente le abitazioni per recarsi in spazi aperti per precauzione. L’esperienza di queste scosse ha riacceso l’attenzione su un territorio delicato, caratterizzato da una storia di attività vulcanica intensa. Le autorità locali hanno invitato a mantenere la calma, ma anche a seguire le indicazioni di protezione civile in caso di emergenza.
Allo stato attuale, non risultano danni ingenti a edifici o infrastrutture civili, ma la dinamica degli eventi impone prudenza costante. I residenti vengono informati con avvisi chiari su come comportarsi in caso di nuova attività sismica, specialmente in presenza di scosse di magnitudo superiore a 3 o 4. Le verifiche delle strutture pubbliche e private proseguono per scongiurare rischi nascosti. Sono in corso sopralluoghi da parte di vigili del fuoco, tecnici comunali e specialisti dell’INGV per mantenere aggiornato lo stato della situazione.
Sorveglianza costante sui campi flegrei
Il ripetersi degli eventi nei Campi Flegrei resta oggetto di attenzione da parte dei centri di monitoraggio nazionali ed europei. L’evoluzione può mostrare variazioni rapide, per questo la sorveglianza include strumenti che registrano variazioni di pressione, di temperatura nelle falde e movimenti specifici nella crosta terrestre per tracciare ogni segnale prima che diventi percepibile a livello superficiale.