A Taverna, il Museo Civico ha aperto le porte a una straordinaria mostra archeologica documentale intitolata “Dallo Ionio alla Sila – alla ricerca di Trischene tra verità e leggenda”. Curata da Maria Grazia Aisa e Giuseppe Valentino, l’esposizione si propone di esplorare la ricca storia del territorio attraverso reperti unici e inediti, offrendo un affascinante mix di verità storica e mito.
I reperti in mostra: tra storia e mitologia
La mostra è un’opportunità imperdibile per gli appassionati di archeologia e storia locale. Tra i pezzi forte della collezione figurano i frammenti di anfore risalenti al I secolo a.C., scoperti durante le recenti campagne di scavo a Sellia Marina. Questi reperti, per la prima volta esposti al pubblico, offrono uno spaccato significativo delle pratiche commerciali e delle interazioni culturali del periodo.
Accanto a queste scoperte, i visitatori possono ammirare una rara formella di fondazione della chiesa di San Domenico, databile al 1465. Questo oggetto non è solo un artefatto di valore artistico, ma rappresenta anche un pezzo cruciale della storia religiosa locale. Insieme ad essa, sono esposti vasi provenienti dall’antica spezieria conventuale, che offrono spunti interessanti sulla vita quotidiana dei religiosi e delle comunità circostanti.
Completa la sezione dedicata ai reperti un manoscritto della “Cronica di Taverna“, un testo risalente al Quattrocento che racconta eventi storici significativi per la cittadina. Presentata al pubblico per la prima volta in una mostra, questa cronaca è un’importante fonte di informazioni sulla storia sociale e culturale della zona. Inoltre, una copia del volume “Universale Fabrica del Mondo” dell’autore locale Gian Lorenzo Anania, stampato a Venezia nel 1597, arricchisce ulteriormente il percorso espositivo.
Un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale
La mostra “Dallo Ionio alla Sila” si svolge nella cornice suggestiva della sala dell’antico refettorio di Palazzo San Domenico, un luogo che incarna la storia stessa di Taverna. Questo progetto espositivo rientra nell’iniziativa “Viseum – valorizzare e comunicare il patrimonio artistico nella patria di Mattia Preti“, che mira a mettere in luce la ricchezza culturale e artistica della regione.
L’iniziativa è realizzata grazie al contributo della Regione Calabria, nell’ambito del PAC 2014-2020, che supporta progetti mirati alla valorizzazione e comunicazione del patrimonio. La collaborazione con il Ministero della Cultura e la Soprintendenza ABAP per le province di Catanzaro e Crotone sottolinea l’importanza di una sinergia fra istituzioni per la tutela e promozione dei beni culturali. Partecipa attivamente anche il Comune di Taverna e il Gruppo Archeologico Ionico, per realizzare un’esposizione che non solo informa, ma coinvolge emotivamente i visitatori.
Dettagli e accessibilità della mostra
La mostra è aperta al pubblico fino al 30 marzo 2025, rendendola una magnifica opportunità per studiosi e visitatori di esplorare la storia locale in modo approfondito. L’allestimento, accompagnato da pannelli descrittivi, fotografie e video divulgativi, rende l’esperienza ancora più coinvolgente e accessibile, facilitando la comprensione dei contesti storici e culturali dei reperti esposti.
In queste tre sezioni espositive, la storia si intreccia con la leggenda, offrendo uno sguardo nuovo e stimolante sul passato del territorio, rendendo la visita un’esperienza educativa unica. Gli sponsor ufficiali – Poste Italiane, Sistema Museale Nazionale – Calabria Straordinaria e il Servizio Civile Universale – sostengono questo importante progetto di valorizzazione, evidenziando la rilevanza della cultura nel patrimonio collettivo e nella crescita sociale.